Un errore tragico avvenuto 26 anni fa, una storia incredibile da Canosa, in Puglia, dove due bimbe nate a 11 minuti di distanza nella sala parto dell'ospedale furono incredibilmente scambiate.
«La mia vita è andata in frantumi quando quello che pensavo essere
mio padre mi chiamò e mi disse: 'Tu non sei mia figlia, il giorno in
cui nascesti ci fu uno scambio in cullà». A parlare per la prima volta è
Lorena Cobuzzi, originaria di Trinitapoli, una delle
due bimbe scambiate in un'intervista su "Gente" in edicola sabato 1
agosto. Le piccole Lorena e Antonella subito dopo la nascita furono
affidate ai genitori sbagliati.
«Solo nel 2012, grazie a una fotografia - dice Lorena - mio padre
Michele si accorse della somiglianza tra Antonella Zenga e Caterina, la
mamma che mi aveva cresciuto. Anche il test del Dna accertò lo scambio.
Per mesi non volli più parlare con i miei genitori, avevo perso la mia
identità, mi sono dovuta far aiutare da un terapista per ritrovare la
serenità. Ora chiedo un risarcimento di 5 milioni di euro: i soldi
comunque non saneranno le ferite di tutti noi. Con Antonella? Per ora è
difficile costruire un rapporto, ma siamo legate per sempre, è la mia
sorella del destino».
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