martedì 23 febbraio 2016

Kate Moss, brutta caduta sugli sci: si è rotta i legamenti del ginocchio

Brutta avventura per Kate Moss: la bella top model è caduta rovinosamente dagli sci, mentre era in settimana bianca a Verbier, nelle Alpi svizzere. Il bilancio dell'incidente è abbastanza pesante: si sarebbe procurata la rottura del legamente crociato del ginocchio.
 



Kate Moss era in compagnia del suo fidanzato Nikolai von Bismarck: attualmente si trova ancora nella località sciistica svizzera, dove rimarrà per un po' di tempo. Per camminare si dovrà servire delle stampelle e sarà obbligata a seguire un periodo di fisioterapia abbastanza lungo.

venerdì 19 febbraio 2016

Migranti, l'Ue si affida alla Turchia Austria e Ungheria si chiudono, ira Berlino

Immigrazione e Brexit al centro del vertice Ue di Bruxelles. Pessimismo sulla questione di Londra, mentre per la crisi dei migranti l'Ue decide di affidarsi alla Turchia "per contenere i flussi", si legge nelle conclusioni. Scontro Renzi-Ungheria. Il premier: "Solidarietà o basta fondi". Intanto Budapest decide di chiudere 3 valichi con la Croazia. L'Austria annuncia restrizioni sugli ingressi. Berlino regisce: "No misure a discapito della Germania".

A marzo, come hanno svelato Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, e Angela Merkel, si terrà un nuovo vertice straordinario Ue-Turchia con la partecipazione di tutti i Ventotto e del premier turco, Ahmet Davutoglu. Respingimenti, passa la linea dura - Dalle conclusioni del vertice emerge come sia passata la linea dura dei "respingimenti alle frontiere esterne dei cittadini di Paesi terzi che non soddisfano le condizioni d'ingresso o che non hanno presentato domanda d'asilo sebbene ne abbiano avuto la possibilità". Il passaggio, nonostante le critiche di Berlino, che vi intravede un nulla osta all'Europa dei muri, è stato recepito nel documento finale. L'Ungheria chiude tre valichi con la Croazia - Per far fronte alla crisi migratoria l'Ungheria ha annunciato che da domenica chiuderà per trenta giorni i suoi tre passaggi di frontiera ferroviari con la Croazia. Nella disposizione firmata dal ministro dell'Interno Sandor Pinter, l'iniziativa è motivata con "l'interesse della sicurezza pubblica". I passaggi di frontiera interessati sono quelli di Murakeresztur-Kotoriba, Gyekenyes-Koprivnica e Magyarboly-Beli Manastir. L'Austria inaugura la stretta sugli ingressi - Via libera da Vienna alla stretta sugli ingressi dei migranti, oggetto di un duro scontro tra Austria-Ue al Consiglio europeo. Bruxelles ha infatti definito "illegali" le misure sui tetti giornalieri sull'accoglienza e sul transito dei richiedenti asilo. Il cancelliere austriaco Werner Faymann, malgrado le critiche, ha assicurato che il suo Paese sarebbe andato avanti nell'applicazione delle misure annunciate. Berlino minaccia "reazioni" alle misure nazionali - Immediata la reazione di Berlino: il ministro dell'Interno Thomas de Maizière ha ammonito i Paesi europei dall'adottare nell'emergenza profughi misure a scapito della Germania, minacciando "reazioni". "Nel caso in cui alcuni Paesi dovessero tentare di trasferire i problemi comuni unilateralmente e sulle spalle dei tedeschi lo troveremmo inaccettabile e sarebbe incassato da parte nostra alla lunga non senza conseguenze", ha dichiarato.
Renzi ai Paesi dell'Est: "Solidarietà o basta fondi" - "Cari amici - avrebbe detto Renzi nel corso della cena - basta con le prese in giro. Da un anno vi diciamo che questo problema riguarda tutti. Mettiamola così: la solidarietà non può essere solo nel prendere". E avrebbe lanciato una minaccia: "Inizia adesso la fase della programmazione dei fondi 2020. O siete solidali nel dare e nel prendere. Oppure smettiamo di essere solidali noi Paesi contributori. E poi vediamo". Una sferzata sulla quale avrebbe raccolto il consenso di Francia e Germania. Ungheria: "Ricatto politico dall'Italia" - Dura la risposta ungherese a Renzi: la minaccia dell'Italia di tagliare i fondi Ue agli Stati membri dell'est è un "ricatto politico". A dirlo è stato il portavoce del governo dell'Ungheria, Zoltan Kovacs. Il quale ha ribadito la posizione che Budapest ha da tempo, cioè che a suo parere in Europa non c'è spazio per le quote di ricollocamenti per costringere gli Stati membri a farsi carico di un certo numero di rifugiati.

Juncker: "Immigrazione sia problema europeo e non nazionale" - "Abbiamo detto unanimamente - ha spiegato il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker - che un approccio europeo alla crisi migratoria è necessario e che un approccio nazionale non è raccomandato. Ora ho speranza, dopo aver visto che tutti i Paesi membri hanno adottato questo approccio, che faremo progressi sulle decisioni già prese mesi fa. Tutti gli Stati membri hanno riconfermato il proprio impegno sui ricollocamenti".
Brexit, "passi indietro" - Tutt'altro che chiuso il capitolo Brexit, ossia l'ipotesi di un'uscita del Regno Unito dall'Ue. Il negoziato con il primo ministro David Cameron è "più difficile del previsto", e "tutti i punti del testo del possibile accordo restano ancora aperti". E' quanto fanno sapere fonti europee.

Paura a Torino, brucia motore aereo Air France al decollo: vigili del fuoco in pista, passeggeri evacuati

Un aereo Avro RJ85 dell'Airfrance in partenza dall'aeroporto di Torino Caselle per Parigi è stato evacuato dopo che il motore ha preso fuoco in accensione. 

Nessuno dei passeggeri è rimasto ferito e l'incendio è stato spento dalle squadre di vigili del fuoco presenti allo scalo. L'incidente è avvenuto alle 6.45, quando è scattato il piano d'emergenza.

mercoledì 17 febbraio 2016

Eva Klotz e la pensione d'oro da 945mila euro. "Quei soldi sono miei, li userò per il Sudtirol"

La 'pasionaria' del Sudtirolo Eva Klotz difende i 945 mila euro che ha ricevuto come compensazione della sua pensione da consigliera provinciale. Due anni fa le cosiddette «pensioni d'oro» dei consiglieri del Trentino Alto Adige avevano causato aspre polemiche e anche manifestazioni in piazza. 
 Recentemente la presidente del consiglio regionale Chiara Avanzo ha dichiarato in risposta ad un'interrogazione che due ex consiglieri nel frattempo hanno maturato i requisiti per questi «anticipi» sulla pensione, l'ex assessore provinciale trentino Marco Benedetti e la Klotz. «Non si tratta di un anticipo sulla pensione, ma di un compenso per il fatto che la mia pensione mensile è stata quasi dimezzata da 7.000 euro a 2.800 euro», spiega all'ANSA l'ex consigliera.
«Sono stata in consiglio regionale per 31 anni e nel 2003 avevo già maturato i requisiti per la pensione e da ex consigliera all'epoca avrei ricevuto circa 6.000 euro al mese», prosegue. «Sono rimasta in consiglio fino al 2014 e ho continuato a versare contributi per 11 anni». «Ho ricevuto quanto previsto dalla legge», precisa Klotz. «Di certo - aggiunge - non ho bisogno di una Porsche oppure di una pelliccia, ma userò questi soldi per l'impegno politico a favore dell'autodeterminazione del Sudtirolo».

martedì 16 febbraio 2016

Inps, gli sgravi trainano le assunzioni: 764mila posti stabili in più nel 2015

Boom a dicembre per le assunzioni a tempo indeterminato con gli sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilità per il 2015: nel mese, infatti, si legge nell'Osservatorio sul precariato Inps, le assunzioni con l'incentivo sono state 272.512, oltre il doppio di novembre. Nell'intero anno le assunzioni con gli sgravi sono state 1.442.725, superando le attese del Governo. 

Lo sgravio completo sui contributi Inps per le assunzioni e le trasformazioni a tempo indeterminato è triennale e ha un limite annuo di 8.060 euro.   Nel 2015 si sono registrate oltre 2,4 milioni di assunzioni a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di rapporti a termine e apprendisti) a fronte di 1.684.911 cessazioni (+764.000 posti stabili nell'anno). Lo si legge nell'Osservatorio sul precariato dell'Inps appena pubblicato che sottolinea come nell'intero 2014 il saldo dei posti stabili era stato negativo per 52.137 unità. Il dato risente degli sgravi previsti in legge di stabilità per le assunzioni a tempo indeterminato e delle misure previste nel Jobs act.  Si conferma il boom della vendita dei voucher nel 2015: nell'anno, infatti sono stati venduti oltre 115 milioni di buoni lavoro destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al 2014 (69.172.879), pari al 66,1%. Lo si legge nell'Osservatorio sul precariato dell'Inps nel quale si sottolinea la crescita nelle Isole (+85,2%) anche se il Nord resta l'area nella quale i buoni lavoro si utilizzano di più con quasi due terzi del totale.

Modella a processo: “Ha torturato una ragazza per delle foto sul web”

Con la complicità della sorella, anche lei modella, ha rapito e torturato per ore una rivale, rea di aver pubblicato alcune foto ‘scomode’ su un falso account Twitter.
 In Colombia sta per iniziare il processo alla 21enne Yeimi Rey, che con la sorella Claudia si è resa protagonista di una terribile vicenda. 


Un’altra modella, Carolina Muñoz, aveva infatti postato, su un falso account Twitter creato ad hoc, le foto delle due sorelle prima di alcuni ‘ritocchini’. Questo è bastato per scatenare la furia delle sorelle Rey, che il 31 gennaio dello scorso anno avrebbero rapito la donna per poi torturarla. La testimonianza di Carolina, riportata da Metro.co.uk, è stata decisiva per l’ordine di cattura: «Mi hanno rapito e caricato su un’auto, sono stata picchiata, morsa e presa a calci. Mi hanno anche tagliato i capelli e ho ricevuto scosse elettriche. Mi hanno detto che potevano uccidermi senza andare in carcere perché conoscono persone molto potenti, e che se lo avessi rifatto mi avrebbero sfregiato con l’acido».  Dopo il rapimento e l’aggressione, le sorelle hanno abbandonato in un prato la ragazza ancora tramortita e si sono date alla fuga, causando anche un incidente automobilistico senza che la polizia le arrestasse. Dopo la denuncia e le conseguenti indagini, l’ordine di cattura è scattato e Yeimi è stata arrestata all’aeroporto di Bogotà, la sua città natale. La sorella Claudia è invece ancora in libertà.

lunedì 15 febbraio 2016

Pensioni, scoppia il caso reversibilità. Palazzo Chigi: "Il ddl non toglie ma dà"

Scoppia la polemica sul ddl che riordina le prestazioni di natura assistenziale e previdenziale come strumento unico, nell'intenzione del governo, di contrasto alla povertà con misure legate al reddito e al patrimonio. 

Nel ddl, tra le altre misure si prevede la possibilità di rivedere le pensioni di reversibilità, ovvero quelle erogate agli eredi alla morte del pensionato o del lavoratore che muore avendo maturato i requisiti per l'assegno. Il primo a tuonare è il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: «il governo - afferma - vuole tagliare le pensioni di reversibilità. In Commissione Lavoro alla Camera è arrivata la proposta renziana di legare all'ISEE le pensioni di reversibilità, fregando così migliaia di persone, soprattutto donne rimaste vedove. Rubando contributi effettivamente versati, per anni. Un governo che fa cassa sui morti mi fa schifo». In serata arriva la replica di Palazzo Chigi: «se ci saranno interventi di razionalizzazione saranno solo per evitare sprechi e duplicazioni, non per fare cassa in una guerra tra poveri. La delega del governo dà non toglie», stanziando per la prima volta un miliardo di euro strutturale su una misura unica di lotta alla povertà e predisponendosi a convogliare risorse europee su quello stesso strumento e sulla rete di servizi per la presa in carico offerti da comuni e terzo settore. Tuttavia, se dalle opposizioni è facile prevedere manifestazioni di protesta sul provvedimento, c'è da segnalare anche la presa di distanza di Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro della Camera ed esponente della minoranza Pd.  Il provvedimento, spiega l'ex ministro del lavoro, è «in sè positivo, ma prevede la possibilità di tagliare le pensioni di reversibilità. Per noi questo non è accettabile: si tratterebbe dell'ennesimo intervento dopo quelli, pesanti, del Governo Monti». «La previdenza - aggiunge - non può essere considerata la mucca da mungere». Damiano approfitta della situazione per sottolineare l'esigenza a suo avviso di mettere «rapidamente nell'agenda del Governo il tema delle pensioni». Per tre motivi, spiega: «il primo è che Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al Premier Renzi e al ministro Poletti per chiedere un incontro per affrontare il tema della flessibilità insieme agli altri e numerosi problemi aperti (esodati, ricongiunzioni, precoci, usuranti). Il secondo motivo, è che in Commissione lavoro della Camera è incardinata e in discussione la proposta di legge sulla flessibilità insieme a quelle di tutti gli altri partiti: si dovrebbe arrivare a un testo unificato». Il terzo motivo è appunto l'approdo alla Camera della delega del Governo sul tema del sostegno alla povertà«. Il ddl approvato a fine gennaio dal Governo punta a una »razionalizzazione« delle varie misure assicurando però che le nuove regole varranno solo per le prestazioni richieste dopo l'entrata in vigore dei decreti attuativi mentre gli assegni in essere non saranno toccati.  Ma la contrarietà monta e alcuni parlamentari la uniscono alla querelle sulle Unioni civili. Per Maurizio Gasparri, senatore di FI, »la confusione cresce in Italia oltre livelli tollerabili. Mentre si pensa di regalare pensioni a coppie gay, stravolgendo principi fondamentali dello stato sociale, lo stesso Pd che vuole fare questa concessione attraverso il governo Renzi vuole tagliare le pensione dei vedovi eterosessuali. Siamo alla distorsione di ogni principio di giustizia sociale. Ci opporremo a questa vile aggressione. Noi tuteliamo i soggetti deboli e vedovi e vedove lo sono. È veramente vergognosa questa ultima sortita di Renzi«. Sullo stesso tono la posizione di Paola Binetti, deputata di Area Popolare: »ecco un altro punto da approfondire anche in funzione del dibattito sul ddl Cirinnà, a proposito di unioni civili. Se il governo vuole tagliare davvero le pensioni di reversibilità - conclude Binetti - ce lo dica con urgenza, prima che il ddl in questione si spinga più avanti«. A spingere per una modifica al provvedimento arriva infine la Spi Cgil: »dopo la nostra denuncia sulle pensioni di reversibilità si è acceso il dibattito politico. Ora poche chiacchiere. Quel disegno di legge va modificato«, scrive su Facebook il segretario generale Ivan Pedretti.

La Brexit fa paura anche al turismo low cost. La possibile uscita della Gran Bretagna dalla Ue preoccupa le compagnie aeree dei viaggi economici, a partire da EasyJet. È stata la stessa Carolyn McCall, amministratore delegato della compagnia aerea, ad avvertire dal “Sunday Times” che in caso di Brexit le vacanze a buon mercato sarebbero ad alto rischio, i prezzi dei biglietti si potrebbero impennare e volare tornerebbe a essere un privilegio per le sole elite. Parole che arrivano mentre si apre la settimana decisiva dei negoziati fra Londra e Bruxelles. Ci si sta lavorando, è stata prodotta una bozza d’intesa, ma i prossimi giorni fino al vertice europeo del 18-19 saranno fondamentali. Il premier David Cameron è convinto di poter arginare gli euroscettici del suo partito e tenere la Gran Bretagna nella Ue. Sembra che però i britannici non la pensino così: un sondaggio pubblicato dall’“Independent on Sunday” rivela il 58% di loro ritiene che l’accordo con l’Ue non sarà vantaggioso per il Regno Unito.

La Brexit fa paura anche al turismo low cost.   La possibile uscita della Gran Bretagna dalla Ue preoccupa le compagnie aeree dei viaggi economici, a partire da EasyJet. È stata la stessa Carolyn McCall, amministratore delegato della compagnia aerea, ad avvertire dal “Sunday Times” che in caso di Brexit le vacanze a buon mercato sarebbero ad alto rischio, i prezzi dei biglietti si potrebbero impennare e volare tornerebbe a essere un privilegio per le sole elite.  

Parole che arrivano mentre si apre la settimana decisiva dei negoziati fra Londra e Bruxelles. Ci si sta lavorando, è stata prodotta una bozza d’intesa, ma i prossimi giorni fino al vertice europeo del 18-19 saranno fondamentali. Il premier David Cameron è convinto di poter arginare gli euroscettici del suo partito e tenere la Gran Bretagna nella Ue. Sembra che però i britannici non la pensino così: un sondaggio pubblicato dall’“Independent on Sunday” rivela il 58% di loro ritiene che l’accordo con l’Ue non sarà vantaggioso per il Regno Unito.

Veronica: “Loris l’ha ucciso mio suocero, eravamo amanti”

Veronica Panarello, la donna in carcere con l’accusa di aver ucciso il figlio Loris, cambia nuovamente versione: «Andrea Stival (il suocero, padre del marito Davide – ndr) era il mio amante, ha ucciso lui Loris con un cavo elettrico».

 Ma la compagna del nonno di Loris, Andrea Stival, replica: «Veronica Panarello mente, noi siamo sereni». È quanto si legge in due tweet del programma di Rete4 Quarto Grado.  NUOVA VERITÀ DELLA MADRE A PSICOLOGA, MA NON A PM
«Loris lo ha ucciso mio suocero. Ho ricordato tutto quando sono andato a trovarlo al cimitero, ma non l’ho detto prima perchè avevo paura che uccidesse anche il bimbo più piccolo». È la ricostruzione di Veronica Panarello fatta a gennaio a una psicologa del carcere di Catania, dove è detenuta con l’accusa di avere strangolato il figlio. La direzione della prigione ha informato la Procura di Ragusa. Ai magistrati che l’hanno sentita, su sua richiesta, lei non avrebbe detto nulla di rilevante, sostenendo che è diventata famosa, e che la conoscono anche a Hollywood.  IL NONNO DI LORIS: “SONO TRANQUILLO, DA VERONICA ENNESIMA BUGIA” «Sono tranquillo, la mia posizione è stata vagliata da investigatori e magistratura dettagliatamente». Lo afferma Andrea Stival, negando di «avere avuto alcuna relazione» con la nuora, Veronica Panarello, che lo accusa di avere ucciso Loris, parlando di «ennesima follia della donna». A riferire la reazione dell’uomo all’ANSA è il suo legale, l’avvocato Francesco Biazzo. «La sua ricostruzione – aggiunge il legale – irrilevante frutto della sua fantasia, e non lo dico io, ma lo dicono gli atti del processo e le indagini che hanno escluso responsabilità di Andrea Stival. Ha sposato una tesi giornalistica e l’ha fatta propria. Una relazione tra loro? Tutto falso, una grande bugia. L’ennesima».

martedì 9 febbraio 2016

Lady Gaga e Beyoncé regine della serata del Super Bowl 2016

La cinquantesima edizione del Super Bowl non ha tradito le attese con il consueto spettacolo. I Denver Broncos hanno battuto sul campo i Carolina Panthers, mentre l'Halftime Show ha infiammato il pubblico con le performance di Coldplay, Bruno Mars e soprattutto Beyoncé, che ha presentato il nuovo singolo "Formation". Prima della partita, Lady Gaga ha regalato una splendida versione di "The star-spangled banner", l'inno statunitense.

 La Germanotta si è presentata sul palco con un completo rosso e scarpe rosse, bianche e blu. La sua versione dell'inno è cresciuta via via in maniera epica, culminando con un finale esplosivo con tanto di parata degli aerei militari Blu Angels. Beyoncé si arrivata in giacca di pelle nera aderente e calze autoreggenti, per presentare il nuovo brano, apertamente politico sui recenti fatti di cronaca americana in cui sono coinvolti uomini di colore. Queen Bey ha avuto un momento di incertezza, facendo un passo falso che quasi l'ha fatta cadere di schiena, mentre danzava. A margine dell'esibizione, la star ha annunciato il nuovo tour internazionale in partenza in primavera, a supporto del nuovo album. Il Formation World Tour si aprirà il 27 aprile e toccherà per una data l'Italia: sarà il 18 luglio allo Stadio Meazza di Milano. Poco dopo l'annuncio il sito della cantante è andato in tilt per l'elevato numero di contatti.
Altri protagonisti della serata sono stati i Coldplay, che hanno eseguito alcuni dei loro più grandi successi, "Viva La Vida", "Paradise" e "Adventure of a Lifetime", "Clocks", "Up & up" e Bruno Mars, che con il suo irresistibile sound della hit "Uptown funk", ha mostrato di essere l'unico erede di Michael Jackson.

lunedì 8 febbraio 2016

Il leopardo entra e provoca il panico a scuola: dieci ore per sedarlo

Niente lezioni per i giovani allievi della scuola internazionale Vibgyor di Bangalore, in India. Il motivo? Allerte maltempo o terrorismo non c’entrano. E nemmeno scioperi del personale o altri motivi di ordine pubblico.


Nei locali della prestigiosa scuola indiana, infatti, si era intrufolato un esemplare di leopardo selvatico, giunto presso l’istituto dalla foresta circostante.

Fortunatamente, il personale non docente della scuola si è accorto del pericoloso intruso prima dell’arrivo degli alunni, chiudendo così l’accesso per consentire la cattura dell’animale, che ha ferito sei persone. Ci sono volute ben dieci ore per ripristinare la sicurezza totale, di cui tre solo per attendere che il sonnifero facesse effetto. Il grosso e pericoloso felino è stato poi portato in un centro veterinario d’emergenza per animali selvatici. Lo riporta Metro.co.uk.

venerdì 5 febbraio 2016

Belen furiosa e il gestaccio ai paparazzi. E Stefano torna a casa con Santiago

Se Belen Rodriguez è sempre sotto l’obbiettivo dei paparazzi, Stefano De Martino sta vivendo il post separazione lontano dal mondo del gossip.
 Le attenzioni infatti si sono concentrate tutte sulla showgirl argentina, mentre l’ex marito prosegue sena problemi il suo lavoro alla corte di Maria  De filippi on il suo ritorno ad “Amici”. 

Tanta pressione ha portato Belen, sorpresa da “Novella2000” durante la festa di Martorana a fare un gestaccio dai paparazzi, mentre Stefano è stato fotografato mentre torna a casa di notte, con la valigia in una mano e il piccolo Santiago addormentato in braccio.