giovedì 31 dicembre 2015

Renzi ci crede: "Nel 2016 faremo di più, la fiducia è la strategia"

Dopo la conferenza stampa-fiume di ieri, Matteo Renzi è partito con la famiglia da Firenze per passare il capodanno a Courmayeur. Non prima, però, di aver lanciato su Facebook l'ultimo messaggio di incitamento: 

 «Il 2015 si chiude con l'Italia che torna dopo anni al segno più. Il nostro obiettivo di seminare fiducia non è un generico ottimismo ma una precisa strategia», chiarisce rivolto a chi critica lo slancio con cui il premier descrive la ripresa del Paese. E, pur ammettendo che nel 2015 «abbiamo fatto molto, compreso qualche errore di troppo», garantisce che nel 2016 «faremo ancora di più». Dopo le polemiche dello scorso anno, quando si presentò con il volo di Stato nella località turistica in Valle D'Aosta, stavolta Renzi ha raggiunto le piste con la sua monovolume accompagnato da moglie e figli. Quattro giorni di sci e relax prima di presenziare lunedì, insieme a Sergio Marchionne, alla quotazione di Ferrari in Borsa, a Milano. Una presenza, quella di lunedì a Milano, a conferma del sodalizio con il numero 1 di Fiat Chrysler e, secondo il premier, un modo per spingere sull'immagine dell'Italia nel mondo.
«Sembrano numerosi - scrive su Fb rivolto ai "gufi" - quelli che protestano, che urlano che va tutto male, quelli che noi chiamiamo gufi perchè pur di andare contro il Governo sperano che l'Italia fallisca». Ma, incalza, «io sono certo che gli italiani sanno benissimo che l'unico modo per rilanciare questo bellissimo Paese è mettersi in gioco, rischiare, provarci». Il leader Pd, dopo che ieri ha titolato l'anno con «politica batte populismo 4 a 0», non sembra intenzionato a subire gli attacchi di avversari politici e «esperti del giorno dopo». Il fatto è, torna alla carica Renzi, che «dopo anni di immobilismo, finalmente la politica agisce, anzichè restare confinata a urlare nei talk-show». Dopo aver rivendicato con slide e gufi i successi del 2015, il premier assicura che l'anno prossimo non farà di meno ma di più. Unioni Civili, jus soli, «ritocco» della riforma delle pensioni sono alcuni dei dossier caldi mentre il traguardo politico è la vittoria al referendum sulla riforma istituzionale ad ottobre. Uno spartiacque, ha spiegato ieri il premier, per il governo: se fallisse, il governo andrebbe a casa. Un rischio che, però, il segretario Pd non teme di correre mentre è consapevole delle insidie delle elezioni amministrative di giugno in città come Roma e Napoli ma anche a Torino, dove la rottura con la sinistra potrebbe portare alla vittoria della candidata grillina. Nubi che però Renzi, animato da un ottimismo che rivendica, allontana almeno fino a gennaio. «Resto concentrato sul mio ruolo di premier», è la linea chiarita anche ieri per avvisare che le amministrative, a differenza del referendum, non saranno un test su di lui.  Dopo la conferenza stampa-fiume di ieri, Matteo Renzi è partito con la famiglia da Firenze per passare il capodanno a Courmayeur. Non prima, però, di aver lanciato su Facebook l'ultimo messaggio di incitamento: «Il 2015 si chiude con l'Italia che torna dopo anni al segno più. Il nostro obiettivo di seminare fiducia non è un generico ottimismo ma una precisa strategia», chiarisce rivolto a chi critica lo slancio con cui il premier descrive la ripresa del Paese. E, pur ammettendo che nel 2015 «abbiamo fatto molto, compreso qualche errore di troppo», garantisce che nel 2016 «faremo ancora di più». Dopo le polemiche dello scorso anno, quando si presentò con il volo di Stato nella località turistica in Valle D'Aosta, stavolta Renzi ha raggiunto le piste con la sua monovolume accompagnato da moglie e figli. Quattro giorni di sci e relax prima di presenziare lunedì, insieme a Sergio Marchionne, alla quotazione di Ferrari in Borsa, a Milano. Una presenza, quella di lunedì a Milano, a conferma del sodalizio con il numero 1 di Fiat Chrysler e, secondo il premier, un modo per spingere sull'immagine dell'Italia nel mondo. «Sembrano numerosi - scrive su Fb rivolto ai »gufi« - quelli che protestano, che urlano che va tutto male, quelli che noi chiamiamo gufi perchè pur di andare contro il Governo sperano che l'Italia fallisca». Ma, incalza, «io sono certo che gli italiani sanno benissimo che l'unico modo per rilanciare questo bellissimo Paese è mettersi in gioco, rischiare, provarci». Il leader Pd, dopo che ieri ha titolato l'anno con «politica batte populismo 4 a 0», non sembra intenzionato a subire gli attacchi di avversari politici e «esperti del giorno dopo». Il fatto è, torna alla carica Renzi, che «dopo anni di immobilismo, finalmente la politica agisce, anzichè restare confinata a urlare nei talk-show». Dopo aver rivendicato con slide e gufi i successi del 2015, il premier assicura che l'anno prossimo non farà di meno ma di più. Unioni Civili, jus soli, «ritocco» della riforma delle pensioni sono alcuni dei dossier caldi mentre il traguardo politico è la vittoria al referendum sulla riforma istituzionale ad ottobre. Uno spartiacque, ha spiegato ieri il premier, per il governo: se fallisse, il governo andrebbe a casa. Un rischio che, però, il segretario Pd non teme di correre mentre è consapevole delle insidie delle elezioni amministrative di giugno in città come Roma e Napoli ma anche a Torino, dove la rottura con la sinistra potrebbe portare alla vittoria della candidata grillina. Nubi che però Renzi, animato da un ottimismo che rivendica, allontana almeno fino a gennaio. «Resto concentrato sul mio ruolo di premier», è la linea chiarita anche ieri per avvisare che le amministrative, a differenza del referendum, non saranno un test su di lui.

mercoledì 30 dicembre 2015

Selvaggia Lucarelli e la lite con Filippo Facci: “Ecco come sono andate le cose”

Ultimamente attraverso i social è nato un battibecco fra Andrea Scanzi, Filippo Facci e Selvaggia Lucarelli. Dopo tanti scambi di tweet e post Selvaggia ha voluto riassumere la situazione con un lungo messaggio dal suo profilo Facebook : “Dunque. Vi faccio il sunto della storia _ scrive Selvaggia _ Andrea Scanzi, mio collega a Il Fatto nonchè caro amico, scrive un articolo piuttosto critico su Cruciani e il suo programma radio di cui condivido anche le virgole.

Filippo Facci, mio ex collega di Libero, si sente in dovere di dire la sua, e cioè che Andrea Scanzi non può scrivere nulla dell’ego di Cruciani perchè ha un ego più ipertrofico di quello di Cruciani. E già qui entriamo nella sfera del surreale perchè se Cruciani ha un ego ingombrante e Scanzi non può fiatare perchè ha un ego più ingombrante del suo, a Facci andrebbero recise le corde vocali con la katana dell’Ultimo samurai.  L’ego di Facci, per capirci, occupa più spazio in una stanza del culo della Marini. Comunque, continuiamo con l’appassionante tesi facciana. Secondo il giornalista, Scanzi non deve permettersi di esprimere un’opinione su Cruciani anche perchè avrebbero avuto delle fidanzate in comune. Un argomento di quelli inattaccabili proprio, di quelli che non fanno una piega. Uno che difende Berlusconi pure se cede Villa Certosa ad Al Baghdadi, che accusa Scanzi di conflitto di interessi perchè ha avuto fidanzate in comune con Cruciani. Ma andiamo avanti perchè arriva il capolavoro. La fidanzata in comune, dice Facci, sarei io, anzi, “il trofeo” come lui mi definisce. M’è andata bene insomma, che la mia testa non sia già impagliata e appesa sul camino della casa di Cortona di Scanzi, secondo quella volpe mechata di Facci.  E sempre sulla questione “io fidanzata di…” aggiunge “Siete gli unici che hanno avuto il fegato di raccontarlo in giro” naturalmente non mancando di citare con sarcasmo pure il mio ex marito come se anzichè il figlio di Pappalardo fosse il figlio di Carminati. Secondo Facci insomma, essere stati con me è un marchio infamante tipo essere stati nella P2 o a casa di Briatore in Kenya a fare i trenini. Ora, io capisco che al mechato bruci molto il non dover fare lo sforzo di dover occultare un fidanzamento con me e risparmierò i dettagli sui suoi (falliti) tentativi passati di mescolare le sue meches alle mie sul cuscino, capisco che quando sente la parola “ego” il dottor Facci si senta in dovere di intervenire come Flavia Vento se sente la parola “Leonardo Di Caprio”, capisco pure che certe patologie con l’età peggiorino, che sia andata a lavorare col suo acerrimo nemico Travaglio e che la mia recensione al suo libro buono per accendere la torcia olimpica gli bruci ancora, ma vorrei capire la ragione per cui debba essere infilata gratuitamente in una diatriba che con me non c’entra una beata mazza. E soprattutto, vorrei capire perchè Il signor Facci ce l’ha tanto con me. Io non mi occupo della sua esistenza e quando me ne occupo lo faccio con generosità. Per dire -forse Facci non lo sa- se è andato a fare il pirla nel reality Montebianco lo deve alla sottoscritta, che interpellata mesi fa dalla produzione su possibili nomi per il cast, ha suggerito “Filippo Facci”.  Può domandare in Magnolia, se non ci crede. Detto ciò- mi si perdoni la rettifica- io non sono stata neanche la fidanzata di Cruciani, perchè i fidanzati sono un’altra cosa, per cui Scanzi, anche seguendo questo ragionamento cretino, non ha neppure alcun conflitto d’interessi. Facci invece continua imperterrito ad avere conflitti con se stesso e la sua deriva livorosa e parecchio sfigata da giornalista sbiadito come le sue meches. Mi spiace molto per lui, ma veda di non rompere i coglioni oltre il limite consentito. Grazie.

martedì 29 dicembre 2015

Renzi, conferenza stampa fine anno: «Senza ok a riforme ho fallito»

Dal lavoro alle tasse, dall'Europa alle riforme, Renzi fa un bilancio del 2015 nella consueta conferenza stampa di fine anno. «Il 2015 è andato meglio del 2014. È andato meglio delle nostre previsioni nel 2014: lo dice la realtà dei fatti», dice il presidente del Consiglio aggiungendo che «il 2015 ha visto in alcune delle principali sfide un segno che torna positivo».



Il premier porta alla conferenza persino delle slide "anti-gufi" con gli obiettivi raggiunti messi nero su bianco. Ogni slide è, di fatto divisa in due parti: in quella superiore campeggia il fumetto di un gufo con un messaggio di diffidenza o pessimismo; nella parte superiore viene riportato, in diretta corrispondenza all'argomento 'toccato' dal gufo, l'obiettivo raggiunto, secondo Renzi, dal suo governo.  «Si diceva che l'Italia era in stagnazione perenne: se guardiamo dati vediamo che il segno più torna a crescere: era previsto lo 0,7% e siamo allo 0,8». «C'è ancora molto da fare, ma dove eravamo un anno e 8 mesi fa?». In Italia c'è un «indice di fiducia spaventosamente alto: quello dei consumatori è a quota 117,6 mentre un anno fa era a 97,4». Si tratta di «20 punti» di differenza e mostra un «paese che si sta rimettendo in moto».  Tra una slide e l'altra Renzi annuncia anche che quello di capo del governo «sarà il mio ultimo ruolo pubblico come è naturale che sia». «Quando hai fato questo ruolo dopo lasci: per me dunque questo sarà l'ultimo incarico pubblico», ripete. E poi: «Se il 2015 è stato l'anno delle riforme, il 2016 sarà l'anno dei valori» prosegue, rimarcando che la legge di stabilità, che in molti criticano come «mance e mancette», invece «mette denaro» su settori come «scuola università, cultura, servizio civile».  E a proposito della manovra Renzi sottolinea di dare «per scontato» che Bruxelles accolga le richieste italiane sulla flessibilità, perché l'Italia non solo «non chiede sconti», ma ha rispettato «tutte le regole» e «chiede che le regole Ue siano rispettate da tutti». «Rispettiamo tutte le regole e pretendiamo rispetto».  «Per me i sondaggi non sono un problema, non mi interessano ma sono convinto che noi vinceremo alle prossime politiche del 2018 al primo turno», continua chiarendo di essere più interessato ora ai dati della grande distribuzione. E cioè quanto riescono a spendere in più gli italiani. In base ai sondaggi, ha poi ricordato, nel 2014 il Pd se la giocava con i 5 stelle ma poi i dem hanno toccato il 40,8% e i grillini sono rimasti al 20% dei sondaggi. «E non si dimentichi che ho preso un Pd che era al 25%», ha aggiunto.  «A Roma le primarie non vorrei sbagliare ma credo siano state anticipate al 6 marzo, diciamo a marzo per non sbagliare», dice poi il premier. «Su Roma sono convinto che il Pd se la giocherà, nonostante ci sia una qualche responsabilità in quello che accaduto. E sono convinto che il prossimo sindaco farà meglio di quello andato via». «Questo tipo di elucubrazione che esponenti 5 stelle hanno avuto modo di esprimere, "hanno talmente paura che rinviano le elezionì", è un'allucinazione, una visione allucinogena. A Roma si va a votare nel 2016, intorno al 10 giugno si voterà per il prossimo sindaco».  Con questo governo si registra la vittoria della politica contro il populismo per 4 a zero e il risultato, anche grazie alle riforme, come quelle elettorale e del Senato, è un paese solido e stabile, dice Renzi sottolineando l'importanza di essere passati da una legislatura «strascicata» che non andava avanti ad una in grado di fare le riforme e di eleggere il presidente della Repubblica.  «Prendiamo atto - aggiunge poi - che parte delle persone che erano con noi, come Sel e Sinistra italiana, non vogliono più stare con noi: è una valutazione che compete loro». Ma, continua il premier, «se la sinistra» ci ripensa e «vuole partecipare alle primarie è benvenuta, altrimenti il Pd va con chi ci sta». A Cagliari, ha ricordato ad esempio Renzi, il Pd corre con Zedda e «nelle altre città se altri amici della coalizione vorranno partecipare alle primarie ne prenderemo atto: il Pd corre con chi ci sta».  «Non non ci sarà nessun rimpasto» di governo. «Se ci sarà bisogno, come è naturale che sia» visto che «manca ancora qualche casella al governo, le copriremo, ma non ci sarà nessun rimpasto», dice poi.​  Il presidente del Consiglio affronta quindi il delicato caso banche: «Non c'è rischio sistemico, le banche italiane sono molto più solide» di tante banche europee e «non cambierei il sistema bancario con quello tedesco nemmeno sotto pagamento», assicura. «Chi ha subito danni o è stato truffato», e non sono «moltissime», deve sapere che lo Stato è dalla sua parte e noi faremo di tutto perché possa avere indietro quello che ha perso.  Il premier ha poi aggiunto di non voler chiedere «deroghe» a Bruxelles sulle attuali regole. Rispondendo a una domanda sulla possibilità di quantificare i crediti deteriorati, si è limitato a ribadire che «non c'è rischio sistemico» e poi ha aggiunto: «Se ci sono questioni aperte le affronteremo senza chiedere alcuna deroga» all'Unione europea. «Le regole che siamo in grado di giocare le giocheremo, compreso il ricorso alla Corte di Giustizia se riterremo che ci siano state violazioni delle condizioni di gioco» per le banche italiane.  «In Italia ci sono state troppe banche, anche di paese, e in un modello europeo le banche di paese ce la fanno meno. Se vogliamo dare una mano, bisogna avere coraggio di dire che c'è bisogno del decreto sulle banche popolari», prosegue, difendendo il lavoro del governo. I critici di oggi che attaccano l'esecutivo sul caso banche, «dov'erano quando si è trasformato in legge decreto sulle popolari?».  Le pensioni. «Noi non tocchiamo le pensioni degli italiani», promette Renzi che aggiunge: «Ovviamente se ci saranno da fare degli interventi sulle pensioni d'oro saranno fatti dopo un lungo dibattito che sarà contraddistinto da grande trasparenza».  Le tasse. «Non entro nel merito. È stato individuato un percorso Irpef, Irap, Ires e pensioni come asse di intervento ma non è serio dare adesso dettagli, perchè non sono definiti. La discussione vera sarà nell' estate 2016», risponde Renzi ad una domanda sul taglio delle tasse e scherza: «se Padoan sente che sto parlando di tagli delle tasse 2017 mi torna a Roma sconvolto. Con lui c'è una collaborazione significativa, a parte le questioni calcistiche, e doverosa: la solidità istituzione presuppone la solidità di governo».  «Vorrei che riuscissimo a guardare ancora una volta i numeri: come spending 'lorda' l'Italia ha fatto una riduzione di 12,3 miliardi sulla revisione sui ministeri (poi magari sono stati messi su altri capitoli di spesa perchè si ritiene di dover investire sulla card per i 18enni), 5,4 miliardi sulle Regioni» anche grazie «al minore aumento del Ssn», «2 miliardi sulle Province, e 1,2 sui Comuni».  La scuola. Qualche organizzazione sindacale ha messo in guardia i professori dicendo loro «vi deporteranno»: ora, «nessuno è stato deportato», ma quei professori precari, «sobillati da qualche genio, adesso non hanno il posto di lavoro a tempo indeterminato» perché non hanno fatto domanda «e questa è una cosa che mi fa molto male», dice il premier.  E poi l'Europa, con le recenti tensioni Italia-Germania sul caso banche e sulla flessibilità. «L'Italia non dichiara la guerra al'Europa: noi chiediamo solo di far rispettare le regole a tutti. Chiediamo rispetto per l'Italia e chiediamo chiarezza», sottolinea. «Ho uno splendido rapporto personale con la cancelliera Merkel, ma io rappresento l'Italia e vorrei che la stampa prendesse atto che quando parla il premier italiano non è necessario scrivere costantemente che si sta lamentando dell'Ue. Se con la cancelliera Merkel discutiamo di linee della politica economica europea non stiamo attaccando l'Europa, la stiamo difendendo».  Fino a qualche tempo fa l'Italia non «contava niente in politica estera, non toccavamo palla, non c'era sugli incontri sull'Iran: ora siamo in grado di stare a quei tavoli. A Vienna dove ci si riunisce per parlare Siria, a Roma di Libia», continua. Ringrazio il Presidente della Repubblica Napolitano per la prima parte dell'anno e Mattarella per la seconda parte, perché con loro il sistema paese ha fatto blocco comune sulle nomine internazionali».  Impossibile non parlare del caso smog che tiene banco in questi giorni di ferie natalizie: «Non commento la strumentalizzazione dei morti che pare essere diventato uno sport a cui certe opposizioni ci stanno abituando», ribadisce Renzi in rifermento alle dichiarazioni di Beppe grillo. «Siamo passati da piove governo ladro a non piove governo killer», ma l'Italia «ha ridotto le emissioni ultimi 25 anni, non è merito governo Renzi, di almeno un quarto rispetto al 1990. Non tutti Paesi europei hanno fatto la stessa cosa».  Le unioni civili. «Un tema che va depurato da tensioni di natura politica stretta. È un tema che divide - dice Renzi - anche dentro il Pd ci sono molte divisioni, e ce ne sono anche dentro FI. Ma io dico che dobbiamo portarle a casa, e che il 2016 non può che essere l'anno chiave».  L'Eni. Il governo non pensa di ridurre ulteriormente la sua partecipazione in Eni. «Non immagino di dismettere altre quote»«Non credo che potremo privatizzare ancora aziende a dismisura», spiega il premier secondo il quale, invece, «c'è un sacco di patrimonio pubblico che va gestito meglio o valorizzato». Renzi quindi ammette come ci siano «alcune cose sulle quali non si è fatto abbastanza: sulle aziende partecipate, ad esempio». Anche se, spiega il premier, una loro fusione nell'immediato non porterà effetti sul bilancio dello Stato ma «può produrre un risparmio sulle bollette».  «Rispetto alla questione della Rai, poche volte ho visto Cda con così tanti giornalisti, se c'è una cosa che questa maggioranza parlamentare ha fatto è stato di dare la Rai a persone esperte e competenti», molte delle quali «vengono dal mondo del giornalismo», continua Renzi toccando il tema della riforma della tv pubblica.  Ma il premier lancia anche una stoccata alla categoria dei giornalisti: «Non credo che ci sia schiavitù o barbarie in Italia», risponde al presidente dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, che aveva parlato di «schiavitù» da parte di alcuni editori. «La mia posizione sull'ordine dei giornalisti è nota: io sarei per abolirlo», sentenzia.  «Non credo che sia all'ordine del giorno nel dibattito politico italiano. Non vedo un elemento di discussione sull'amnistia in Italia» e il tema «non è sul tavolo», dice inoltre il premier a fine conferenza.

"Zuckerberg donerà miliardi di dollari a chi condivide questo status..." e il web impazzisce

"Mark Zuckerberg ha annunciato che donerà 45miliardi di dollari. Quello che potresti non sapere è che ne darà il 10 per cento a persone come me e te. Basta che copi e incolli questo status su Facebook".   Ovviamente, manco a dirlo, si tratta di una bufala. Ma, come riporta il sito Metro.co.uk, questo non ha impedito a milioni di persone in tutto il mondo di caderci (o di sperarci), condividendo sul proprio profilo questo messaggio.

A dare maggiore autorevolezza alla mendace catena di Sant'Antonio, il fatto che sia stata lanciata pochi giorni dopo l'annuncio di Zuckerberg di donare il 99 per cento delle sue azioni in beneficenza.  E così molti hanno postato lo status cadendo nel tranello oppure hanno pensato: "Io ci provo, non si sa mai...".

Oroscopo 2016, Paolo Fox ci spiega le previsioni segno per segno

Il 2016 è alle porte e, come sempre, resta vivo l'interesse per l'oroscopo per l'anno che verrà. Il popolare astrologo, Paolo Fox ha spiegato le previsioni per il 2016, segno per segno, durante il programma 'Mezzogiorno in famiglia' in onda su Rai Due.  

ARIETE - Il 2016 è un anno molto importante che vi invita ad agire immediatamente. Non bisogna indugiare perché la prima parte dell’anno è la migliore della seconda. Grandi soddisfazioni tra gennaio e marzo. Alcuni momenti di grande forza. A primavera dal 21 al 31 marzo le prime buone risposte. Da sfruttare quindi la prima parte dell’anno perché le vostre doti e le vostre intuizioni si svilupperano subito. Siete governati da Marte e le cose incomprensibili non vi piacciono. Da luglio indicazioni invece a ribasso e chi tirerà troppo la corda in amore avrà nella seconda parte dell’anno qualche dubbio. Dubbi sulla gestione della propria vita in amore ma anche sul lavoro. Problemi nella seconda parte dell’anno anche sul lavoro.  

 TORO - Sole e Giove sbloccano accordi. La giornata di San Valentino per molti determinerà belle notizie. Giove rappresenta la fertilità e non ci sono grandi blocchi dopo quasi due anni per una lotta tra problemi personali e familiari. Bisogna abbandonare quelle persone che rappresentano un blocco. In giugno taglio su quello che è superfluo. Da agosto in poi quotazioni in rialzo per il lavoro: con giornate particolari e conferme.  

 GEMELLI - La partenza del 2016 è in ribasso come la fine del 2015. Non per grandi problemi anche se qualcuno ha lottato di più per arrivare a dei risultati anche nella gestione della vita privata. I primi mesi sotto pressione e per le coppie in crisi è consigliato che nei primi mesi non si tiri troppo la corda. Ma è un anno che da luglio prevede una svolta con una fase importante e bella e rassicurante. Tra i mesi più importanti per l’amore e il lavoro è ottobre. Favorito questo periodo anche per chi vuole avere un figlio. Dopo la prima parte dell’anno stancante una chiusura dove si galoppa. 

  CANCRO - Se ci sono delle dispute e delle tensioni soprattutto in amore queste escono tra gennaio e febbraio. I Cancro sono capaci di avere emozioni fantastiche, capaci di vivere appieno le emozioni, ma bisogna capire anche i problemi quando gira male e inevitabilmente si diventa incomprensibili. Giugno e luglio i mesi più belli. In estate conferma per il lavoro, ma l’ultima parte dell’anno per le questioni finanziarie e legali è in ribasso. Attenzione su questo fronte ad Ottobre. Per legarsi conviene guardare maggio – giugno, mentre a luglio è probabile che chi vuole libertà molli tutto.   

LEONE - Premi e soddisfazioni per il 2016 per uno dei segni più forti di questo anno. E’ un 2016 che vi dà ragione e già ad aprile avrete delle belle soddisfazioni. Saturno favorevole e da luglio ottime risposte. C’è chi pensa ad un figlio o alla casa per un anno costruttivo. Incremento per il lavoro grazie ad incontri e occasioni da cogliere al volo. Novembre ottimo e non ci sono eccezioni nel 2016 ma attenzione alle vacanze estive.  

 VERGINE - È un segno tanto atteso che deve fare i conti con Saturno. Ma non credo che Saturno rappresenterà un blocco vista la concomitanza di Giove. Ci saranno lotte e dubbi. Avrete delle tensioni e scelte piuttosto care. E’ un anno bello con soddisfazioni ma anche qualche sacrificio. E’ segno della pratica e della razionalità ma attenzione da aprile a giugno per problemi fisici. Giove nel segno porta figli e responsabilità. Se siete in attesa di soldi insistete e potrete superare la china. Per chi è solo agosto è il mese giusto. 

  BILANCIA - Attesa da luglio una grande occasione. Preparatevi ad un grande cambiamento. Le stelle ci regalano una situazione di programmazione e se avete una idea in testa lavorateci su e già i primi mesi dell’anno sono importanti. I mesi di marzo e giugno sono importantissimi. Gli eventi più belli dall’autunno, da vivere sia in prima persona sia regalati da chi avete intorno. Sposarsi, convivere, vendere un bene, ricevere un compenso. Un anno che inizia in sordina per poi maturare.   

SCORPIONE - Con Marte che giocherà per tutto l’anno, il 2016 rappresenta un anno bellicoso. Che vuol dire non da guerriero, ma che se si hanno progetti li si metterà in gioco. Avrete una forza un ardimento e una potenza che consentirà di non guardare in faccia a nessuno. Per la prima parte dell’anno problemi economici, giugno invece è un mese notevole. Agli inizi del 2016 si mette tutto in ordine e poi da luglio in poi le cose miglioreranno fino a chiudere l’anno più ricco di come si era partiti. In estate novità sentimentale. 

  SAGITTARIO - C’è da rimettere a posto la condizione emotiva ed economica: per i sentimenti molto bene la seconda parte dell’anno. Se il matrimonio è prima tra maggio e giugno si potrebbe pensare “chi me lo ha fatto fare”.   

CAPRICORNO - Il 2016 prevede un taglio dei rami secchi da ottobre. Anno importante con maggio un mese soprattutto per chi cerca casa, vuole trasferirsi. Attenzione dopo l’estate se ci sono dispute con i parenti.  

ACQUARIO - Venere ha un influsso importante, marzo è il mese migliore per definire le questioni in sospeso. Ma è un anno senza grosse remore e di recupero dopo due anni di fermo. Si va verso un momento di grande fortuna nella seconda parte dell’anno. Più ci avviciniamo all’autunno più aumenta l’energia.  

 PESCI - Vivranno un rallentamento e qualcuno è arrabbiato, ma adesso dobbiamo puntare sulla seconda parte dell’anno che è la parte migliore. Stringere i denti è la parola d’ordine per la prima parte dell’anno. Un po’ di disagio in estate ma per i più volenterosi con l’autunno la situazione cambia.“

lunedì 28 dicembre 2015

Matteo Renzi al Financial Times: “Ok impronte ai migranti, ma poi basta”

Sui migranti “l’Italia tiene il punto dopo la discussione al vertice di Bruxelles”. Lo afferma Matteo Renzi al Financial Times. “Ora prendiamo le impronte digitali, scattiamo le foto e controlliamo le iridi, non possiamo fare di più”, puntualizza il presidente del Consiglio. “Fra luglio e agosto – ricorda – la Germania ha accolto molti rifugiati senza prendere le impronte perché Angela Merkel disse che la solidarietà viene prima della burocrazia”.


“Voto Rajoy, con l’austerity si perde” - Nell’intervista il premier commenta anche i risultati delle elezioni spagnole, spiegando: “Io non so cosa succederà a Mariano Rajoy, ma so che coloro che sono stati in prima linea come alleati fedeli delle politiche di rigore senza crescita hanno perso il posto”. “E’ successo a Varsavia, anche se lì le circostanze erano molto particolari, è successo ad Atene, è successo a Lisbona. Vedremo cosa succederà a Madrid”, sottolinea.
“Banche italiane sicure” -
Il sistema bancario italiano è “solido” nel suo complesso, assicura poi Matteo Renzi, evidenziando di non avere alcuna intenzione di copiare il modello della Sparkassen tedesche ossia le casse di risparmio. “Noi abbiamo qualche piccola situazione da cui dobbiamo venir fuori, ma io non cambierei il sistema bancario italiano con quello della Germania, con il sistema delle Sparkassen”, dice il premier. “Per l’amor di Dio, con quel sistema non voglio avere nulla a che fare. Da loro copierei semmai altre cose”, insiste.

“L’Unione europea non è al servizio d’un solo Paese” - Matteo Renzi “stima” Angela Merkel, ma la Ue non è al servizio della sola Germania e il progetto North Stream per il gas russo non può avere un trattamento preferenziale. “Ho stima per Angela e un eccellente rapporto personale con lei, ma l’Europa deve essere al servizio di 28 Paesi, non di uno solo”, ribadisce.
Tracciando un parallelo fra i due progetti di gasdotto che dovrebbero collegare la Russia con l’Europa – il North Stream, a guida tedesco olandese, e il South Stream, a partecipazione italiana – Renzi osserva: l’Unoine ha “detto no a South Stream e poi, all’improvviso, abbiamo scoperto che c’è North Stream”. “Chi lo ha deciso? E’ una scelta di politica energetica dell’Ue?”, incalza, rivendicando di aver denunciato la questione relativa a questo progetto a Bruxelles. “Quando l’ho sollevata – conclude – solo Germania e Olanda, l’hanno difeso. Capisco che è un business importante, va bene, non mi scandalizzo, ma voglio sapere se le regole si applicano a tutti o a nessuno”.

Migranti in rivolta: “Vogliamo donna delle pulizie e wi-fi”. E Salvini attacca: “Mandiamo la Boldrini”

La protesta di un gruppo di migranti di Ceranova, un comune della provincia di Pavia di 2.100 abitanti, che chiedevano wi-fi e pulizie nell’edificio dove sono ospitati è diventata un caso politico nazionale, con il segretario della Lega Matteo Salvini, che ha suggerito di inviare a pulire la presidente della Camera Laura Boldrini.

 La scorsa settimana 24 profughi, ospitati da luglio in una villa bifamiliare gestita da una cooperativa sociale, hanno animato un improvvisato sit-in per le vie del paese, rovesciando i loro rifiuti lungo la strada principale del paese.  Motivo della protesta, il mancato accoglimento di due richieste che hanno avanzato da tempo: la presenza di una donna che, periodicamente, si occupi delle pulizie nella casa dove vivono e l’installazione del wi-fi, per consentire loro di mantenere un contatto quotidiano con i familiari rimasti in Africa. «Voglio qualcuno che pulisca la villetta, capito??? Per accontentarli,a fare le pulizie manderei la Boldrini! Auguri, e che il 2016 ci riporti la Dignità perduta» ha commentato Salvini, mentre il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, ha chiesto di cacciarli.  La sera del 17 dicembre i 24 profughi (tutti arrivati in Italia la scorsa estate da Paesi dell’Africa) sono scesi in strada, a Ceranova. Hanno rovesciato ogni genere di rifiuti lungo la via più frequentata del paese. Alcuni residenti, sentendo un vociare continuo e altri rumori giungere dalla strada, sono usciti di casa. La discussione tra i profughi e gli abitanti di Ceranova ha ben presto assunto toni molto accesi e la situazione ha rischiato di degenerare.  Per riportare la tranquillità sono dovuti intervenire prima il sindaco Alessandro Grieco e, subito dopo, tre auto dei carabinieri. Il giorno dopo Grieco si è recato in Prefettura, a Pavia, per segnalare il caso e chiedere aiuto. «Siamo un paese tranquillo – ha commentato il sindaco -. Non siamo abituati a situazioni del genere. Vogliamo che la tranquillità dei nostri abitanti venga garantita».  I provvedimenti non si sono fatti attendere. Uno dei «capi» dell’improvvisata rivolta di giovedì scorso, un ragazzo africano di 25 anni, è stato espulso. Intanto però la vicenda ha suscitato diverse reazioni politiche. Alessandro Cattaneo, ex sindaco di Pavia ed attuale dirigente nazionale e provinciale di Forza Italia, ha parlato di «episodio che non merita quasi di essere commentato. Tutto questo è incredibile, in un momento in cui dobbiamo sostenere una situazione sociale pesantissima, tra padri separati che spesso restano senza una casa e anziani da aiutare».

sabato 26 dicembre 2015

Stefano De Martino e il Natale senza Belen: la foto con Santiago commuove i fan

Rompe il silenzio Stefano De Martino e lo fa per la prima volta da quando è stata ufficializzata la separazione dalla moglie Belen. 

Il ballerino ha pubblicato una foto su Facebook che lo ritrae insieme al figlio Santiago.   Il bambino è in braccio con la schiena rivolta all'obiettivo‘ e la didascalia recita •NATALE• ❤🎄‪#‎myboy‬'. Il piccolo ha trascorso la vigilia con la madre e il giorno di Natale con il papà.

venerdì 25 dicembre 2015

L'asteroide di Natale, la prima foto: con la luna piena sarà un evento raro

Prima foto dell'asteroide di Natale. Si chiama 2003 SD220 e il 24 dicembre passerà a 11 milioni di chilometri dalla Terra. 
 L'hanno immortalato i tecnici del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa ed è una vecchia conoscenza della Terra: tre anni fa aveva salutato il nostro pianeta dalla distanza di 28 milioni di chilometri e nel 2018 si avvicinerà ancora di più, a 2,7 milioni di chilometri.

Oltre all'asteroide ci sarà anche la luna piena a rendere astronomicamente unico questo Natale. Non accadeva dal 1977 di avere la luna piena nel cielo di Natale: un evento raro che accadrà di nuovo solo nel 2034. È una lunga attesa, quindi, sottolinea la Nasa, non perdete l'occasione di guardare il cielo la notte di Natale. Il passaggio avverrà in tutta sicurezza, sottolinea Paul Chodas, direttore del Centro per lo studio degli oggetti vicini alla Terra (Neo) della Nasa.  «È vero che sarà l'oggetto che più si avvicinerà alla Terra, oltre a Babbo Natale e alle sue renne» dice scherzando. Ma il passaggio, rassicura Chodas, «avverrà in tutta sicurezza a circa 28 volte la distanza tra la Terra e la Luna». L'asteroide è stato fotografato con l'antenna del Deep Space Network di Goldstone, in California, tra il 17 dicembre e il 22 dicembre, quando era a circa 12 milioni di chilometri dalla Terra.  «Le immagini radar mostrano che l'asteroide ha una forma allungata e la sua lunghezza è di circa 1.100 metri», spiega Lance Benner di Jpl. «I dati acquisiti durante il passaggio - aggiunge - ci aiuteranno a programmare altre osservazioni radar durante il suo prossimo avvicinamento nel 2018». Poi bisognerà aspettare il 2070, quando l'asteroide passerà a circa 2,7 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Per chi guarderà il cielo questa notte, sottolinea John Keller, del Goddard Space Flight Center della Nasa, osservando la luna «vale la pena ricordare che è molto più di un vicino di casa celeste». La storia geologica della Luna e della Terra, aggiunge «sono intimamente legate, al punto tale che la Terra sarebbe un pianeta completamente diverso senza la Luna».

La modella neozelandese e le sfide col cibo: prova a mangiare 100 cheeseburger

“Man vs Food”, ovvero, uomo contro cibo. La modella neozelandese Nela Zisser, dopo la sfida dei 10 scorpioni, il panino lungo un metro e mezzo e i due chili di riso al curry mangiati in 7 minuti, si è “messa alla prova” con una nuova idea. 

 Nela, vincitrice del concorso Miss Terra Nuova Zelanda 2013, avrebbe dovuto mangiare ben 100 cheeseburger: impresa documentata in un video su YouTube. Peccato che la 23enne non riesca nell’impresa, riuscendo a mangiarne “solo” 45. Ma la domanda sorge spontanea: con un corpo così minuto, dove li avrà messi?

Natale vietato nel Brunei, rivolta social contro la decisione del sultano

Niente festeggiamenti a Natale pena il carcere per cinque anni o una multa di 20mila dollari.L’assurda imposizione arriva dal Brunei, dove il 67enne sultano Hassanal Bolkiah ha formalizzato la norma per evitare “danni alla credenze della comunità musulmana”. 

Niente celebrazioni pubbliche e tutti gli oggetti di Basbbo Natale banditi dai negozi, con l’unica chance per i non musulmani di festeggiare la ricorrenza in casa e dopo aver informato le autorità locali. Il divieto segue l’introduzione della Sharia (che ammette pene come lapidazione e amputazione) e ha scatenato forti critiche contro il mini stato del Borneo.  Su Twitter Alessandro Gassman ha invitato i suoi follower a twittare #happychristmas al giornale locale Brunei Times, mentre la campagna #mytreedom incoraggia i cristiani che vivono in Iraq, Siria Brunei e Arabia Saudita a postare immagini dei loro festeggiamenti.

giovedì 24 dicembre 2015

Anticipazioni Sanremo, Anna Tatangelo valletta al fianco di Conti: “In pole con Natalia Estrada”

Il Festival di Sanremo è alle porte e sembra che a fianco di Carlo Conti potrebbe esserci una valletta molto particolare. Sembra infatti che in pole per condurre la kermesse canora a fianco di Conti sia stata chiamata Anna Tatangelo: “Gigi D’Alessio ha sciolto il giallo attraverso su Facebook: «lo e Anna – scrive la rubrica “Sussurri fra divi” di “Diva e donna” – non abbiamo candidato nessun brano per il Festival, né singolarmente, né in coppia!».

Nei giorni scorsi si è chiacchierato dell’esclusione dei due cantanti dal Sanremo di Carlo Conti. E se ora Gigi mette a tacere le voci mandando Un “caloroso abbraccio al mio amico Carlo”, in Rai si parla molto di una tentazione del conduttore: avere Anna Tatangelo, all’Ariston, ma come valletta. La compagna di D’Alessio è in pole-position con Vanessa Incontrada. È tutto pronto”.

Vacanze parlamentari: 20 giorni di ferie. Il Senato riapre il 12 gennaio

Non conoscono la crisi le ferie dei parlamentari. Con il via libera nel pomeriggio alla legge di Stabilità e alla riforma Rai il Senato ha chiuso i battenti per riaprirli martedì 12 gennaio alle 16,30. All’ordine del giorno ci sarà la riforma degli appalti.

 
La Camera si ritroverà invece lunedì 11 gennaio con all’ordine del giorno la discussione generale sul decreto Ilva (voto finale previsto il 13 gennaio) e il voto finale sulle Riforme costituzionali. I deputati resteranno in vacanza per 19 giorni consecutivi. Se si escludono i festivi, i sabati e le domeniche, i giorni complessivi di ferie, calendario alla mano, sono in tutto 10.  Niente male, considerando anche il lungo ponte dell’Immacolata terminato da poco.

Migranti, nuova tragedia al largo della Turchia: si capovolge barca, 11 morti fra cui 3 bimbi

Nuova tragedia del mare al largo della Turchia: 11 migranti, tra cui 3 bambini, sono morti annegati dopo che la barca su cui cercavano di attraversare il mar Egeo, verso l’isola di Samos, si è capovolta.

Altri sette sono stati tratti in salvo. Lo riferisce l’agenzia turca Anadolu.

martedì 22 dicembre 2015

Mattarella: "Ripresa è opportunità" "Conflitto istituzionale genera sfiducia"

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto che "il 2015 si chiude con un segno positivo per Pil e occupazione, ma ancora insufficiente". Questo significa però, ha aggiunto, "un'opportunità per il Paese". Nel tradizionale scambio d'auguri di fine anno, il presidente della Repubblica ha poi auspicato la collaborazione tra le istituzioni, sottolineando che talvolta "si registra una competizione che genera sfiducia".

"Il 2015 si chiude con un segno positivo per il Pil e per l'occupazione. Certo, è ancora insufficiente per compiacerci della ripresa, sapendo che un gran numero di nostri concittadini cerca ancora lavoro", ha spiegato Mattarella invitando a cogliere "questa inversione di tendenza come opportunità". Riforme, "riforme siano completate entro fine legislatura" - Quanto alle riforme, il Capo dello Stato ha sottolineato la necessità che siano portate a termine in breve tempo. "Non posso che augurarmi che giungano a compimento in questa legislatura" poiché "il senso di incompiutezza rischierebbe di produrre ulteriori incertezze e conflitti, oltre ad alimentare sfiducia".

"Si avverte fortemente l'esigenza di un riordino e di un recupero di razionalità nel processo legislativo. Le riforme non riguardano solo l'organizzazione costituzionale, ma dovranno anche imprimere una svolta rispetto all'uso improprio di strumenti e procedure", ha quindi aggiunto Mattarella.
Banche, "tutelare risparmio, colpire i responsabili" - Il presidente della Repubblica ha quindi affrontato il tema delle banche. "Avere cura della Repubblica vuol dire tutelare e valorizzare il risparmio, elemento di forza caratteristico della nostra economia - ha detto Mattarella -. Quanto è accaduto ad alcune banche suscita una comprensibile preoccupazione".

Di fronte a gravi e recenti episodi relativi ad alcune banche locali che hanno suscitato "comprensibile preoccupazione", "occorre un accertamento rigoroso e attento delle responsabilità. Sono di importanza primaria la trasparenza, la correttezza e l'etica".

Il Capo dello Stato ha quindi sottolineato come si stiano "approntando interventi di possibile sostegno, valutando caso per caso, al fine di tutelare quanti sono stati indotti ad assumere rischi di cui non erano consapevoli".
Migranti, "crudele spogliare migranti dei loro beni" - Mattarella ha poi commentato la recente proposta del governo danese per il "mantenimento" dei migranti: "Assume un sapore crudelmente beffardo ferire la dignità stessa dei migranti prevedendo addirittura di spogliarli dei beni" come "si propone di fare un Paese della Ue: una misura che riconduce alla memoria i momenti più oscuri dell'Europa".

E sempre sul tema immigrazione ha sottolineato infine la necessità di un'azione forte e condivisa dell'Unione Europea. "E' un'illusione pensare di proteggersi con muri e fili spinati. E' un errore storico ritardare la necessaria azione comunitaria in tema di accoglienza, di riconoscimento e ricollocazione dei rifugiati, di contrasto ai trafficanti di esseri umani, di rimpatri, più in generale di politiche dell'immigrazione".

Si sveglia credendo in un 'risveglio hard' della fidanzata: poi l'amara sorpresa

Si è risvegliato in maniera decisamente piacevole, convinto che la sua ragazza, per suggellare la pace dopo un litigio, gli stesse praticando del sesso orale. Per questo motivo ha lasciato fare, ma una volta aperti gli occhi ha scoperto l'amara sorpresa.

Sul letto con lui, infatti, non c'era la fidanzata, bensì Dale Everard, un amico di lei. La reazione è stata veemente, e la situazione è degenerata quando l'amico gli ha risposto così: "Mi hai lasciato fare, ti piaceva". Lo riporta il Daily Mail.  Il singolare fatto è avvenuto a Dunfermline, in Scozia. Il ragazzo e la sua fidanzata avevano incontrato un amico gay che aveva appena avuto un primo appuntamento deludente. Mentre Dale e la ragazza rimasero fuori fino a tardi, il giovane violentato era tornato a casa prima per via di un mal di testa. Quando i due rientrarono, il ragazzo si infuriò con la compagna per aver portato a casa uno sconosciuto. Quella notte, alla fine, lei dormì sul divano e i due ragazzi in camere separate.  Dale Everard, 22enne incensurato, è stato condannato a 18 mesi di carcere ed è stato iscritto nel registro dei molestatori sessuali.

Statali, 10 decreti in arrivo prima di Natale: dai tagli agli stipendi all'addio alla Forestale

Il primo pacchetto attuativo della riforma della Pubblica Amministrazione targata Marianna Madia sta per arrivare sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri. Si tratta di una decina di decreti, che potrebbe arrivare prima di Natale.
Si va dai nuovi tetti, ai compensi dei manager pubblici, al trasferimento di 7.000 forestali all'Arma dei carabinieri. Ecco le novità che dovrebbero essere contenute nei decreti, almeno stando alle ultime bozze.   


STRETTA PARTECIPATE, TAGLIOLA SU STIPENDI MANAGER. Le amministrazioni devono fare una ricognizione di tutte le partecipazioni che hanno in pancia e, passati 12 mesi, devono eliminare quelle inutili. In generale ogni anno dovrà essere fatto un piano di razionalizzazione. In particolare, le cessioni devono riguardare le partecipazioni inferiori al 10%, società con più amministratori che dipendenti e quelle che rappresentano un 'doppione'. Ne dovrebbero così sparire oltre 3 mila. Decisa la stretta sui manager: un norma ad hoc fisserà nuovi massimi, proporzionali alla qualifica e all'impresa guidata. Niente buone uscite e, laddove i risultati economici siano negativi a causa della cattiva gestione, stop a 'premi'. Non solo, nelle società partecipate da enti locali, con quote di maggioranza e un certo rilievo potrebbe addirittura essere possibile la revoca dopo due anni in rosso. Un altro decreto disciplinerà la fusione delle spa locali che si occupano di servizi pubblici. Aggregazioni su base territoriale, si parla di 80 distretti, verranno incentivate sia con agevolazioni economiche che operative. L'obiettivo ultimo è passare da 8 mila a mille.  - ADDIO FORESTALE, IN 7 MILA PASSANO A CARABINIERI. Il Corpo forestale dello Stato verrebbe assorbito nell'Arma dei carabinieri. Il passaggio riguarda funzioni e personale, ad eccezione delle competenze anti-incendio, da attribuire al Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Si darebbe così vita a una nuova organizzazione, all'interno dell'Arma dei carabinieri, per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare. I forestali che diventeranno carabinieri sono circa 7mila, con piccoli contingenti riservati ai Vigili del fuoco, alla Polizia e alla Guardia di finanza. Si stanno studiando comunque spazi per dare la possibilità a chi lo richieda di andare in una forza diversa dai carabinieri. Le modalità del transito verranno definite con un provvedimento ad hoc, da adottare un mese dopo l'entrata in vigore del decreto. La migrazione dovrà essere effettuata entro sei mesi. Quindi l'operazione dovrebbe essere portata a termine per l'estate. Sempre in tema di sicurezza, il pacchetto Madia include anche un decreto sul riordino delle autorità portuali.  
 MISURE SBLOCCA BUROCRAZIA. Arriva il restyling della Conferenza dei servizi: le riunioni diventano telematiche, scatta il silenzio-assenso, massimo 60 giorni per le decisioni, ci sarà un rappresentante unico per ogni livello di governo e l'amministrazione proponente potrà anche decidere in difformità rispetto agli altri enti coinvolti, con la possibilità in questi casi di adire la presidenza del Consiglio, che dovrà sbrogliare la matassa entro cinque mesi. Contro la burocrazia c'è anche il regolamento che taglia i tempi delle procedure amministrative: 50% in meno per opere pubbliche, insediamenti produttivi e attività imprenditoriali rilevanti. Il dimezzamento riguarda diverse pratiche che oggi hanno termini fissati tra i 30 e i 180 giorni (si dovrebbe quindi passare a 15-90).  
DIGITALIZZAZIONE E TRASPARENZA. Ogni cittadino avrà il proprio «domicilio digitale», ovvero un 'recapito' elettronico, come la mail, avviando una nuova fase di comunicazione e servizi della P.a. a cittadini e imprese. È una delle principali novità del nuovo Codice dell'amministrazione digitale. Tra i punti più salienti anche l'eliminazione dell'obbligo di conservare un documento informatico se è già in possesso di un'amministrazione e il rafforzamento del ricorso ai pagamenti elettronici (si potranno anche usare le prepagate telefoniche). C'è poi il potenziamento dei sistemi di sicurezza per assicurare la migliore migrazione delle pubbliche amministrazioni sul digitale. Internet avrà un ruolo anche nel decreto che riscrive il provvedimento Severino sulla trasparenza. Ecco che sui siti istituzionali le amministrazioni, a seconda del loro core-business, dovranno pubblicare il tempo medio di attesa delle prestazioni sanitarie, i debiti accumulati, le fasi degli appalti. Ci sarà una semplificazione degli oneri burocratici, ad esempio il piano anticorruzione sarà più snello. Soprattutto sarà 'liberalizzato' il diritto di accesso del cittadini agli archivi pubblici (è il cosiddetto Freedom of information act).

Entra in negozio con il figlio autistico. Mentre tutti ridono di lui, il commesso li stupisce

Mentre tutti giudicavano con gli occhi una persona che non conoscevano, Jason è stato l'unico davvero comprensivo e disponibile. E questo, di certo, Brittany Miller non se l'aspettava.   La donna, che vive a Muskegon, nel Michigan, ha infatti un figlio di cinque anni che soffre di autismo e ha disturbi del linguaggio. Gli autistici, soprattutto in età infantile, si focalizzano in modo maniacale su alcuni oggetti, e da qualche tempo il piccolo Granderson ha l'abitudine di prendere chiavi e metterle in tasca.

Brittany, qualche giorno fa, si è recata in un negozio di ferramenta, il Northshore Ace, cercando delle chiavi senza fornire il calco della serratura o dell'originale. Gli altri clienti, così come alcuni commessi, hanno iniziato a guardarla in modo strano, forse pensando che fosse matta. "Quando ho spiegato il vero motivo, c'è anche chi ha reagito in maniera peggiore, ridendo sotto i baffi" - racconta la donna - "E poi è arrivato questo commesso, che ha detto di avere un nipote autistico e che in passato altri clienti avevano fatto la stessa singolare richiesta per i loro figli".  Alla fine, Jason ha regalato diverse chiavi inutilizzabili al piccolo Granderson, e il regalo realizzato dal piccolo insieme alla mamma è straordinario: alcune tra le chiavi della 'collezione' del bimbo sono state unite tra di loro e decorate fino a formare un fiocco di neve, che grazie ad un nastro è diventato una preziosa decorazione per l'albero di Natale del gentile commesso. Lo riporta LittleThings.

Migranti in rivolta: "Vogliamo donna delle pulizie e wi-fi". E Salvini attacca: "Mandiamo la Boldrini"

La protesta di un gruppo di migranti di Ceranova, un comune della provincia di Pavia di 2.100 abitanti, che chiedevano wi-fi e pulizie nell'edificio dove sono ospitati è diventata un caso politico nazionale, con il segretario della Lega Matteo Salvini, che ha suggerito di inviare a pulire la presidente della Camera Laura Boldrini.

La scorsa settimana 24 profughi, ospitati da luglio in una villa bifamiliare gestita da una cooperativa sociale, hanno animato un improvvisato sit-in per le vie del paese, rovesciando i loro rifiuti lungo la strada principale del paese.  Motivo della protesta, il mancato accoglimento di due richieste che hanno avanzato da tempo: la presenza di una donna che, periodicamente, si occupi delle pulizie nella casa dove vivono e l'installazione del wi-fi, per consentire loro di mantenere un contatto quotidiano con i familiari rimasti in Africa. «Voglio qualcuno che pulisca la villetta, capito??? Per accontentarli,a fare le pulizie manderei la Boldrini! Auguri, e che il 2016 ci riporti la Dignità perduta» ha commentato Salvini, mentre il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, ha chiesto di cacciarli.  La sera del 17 dicembre i 24 profughi (tutti arrivati in Italia la scorsa estate da Paesi dell'Africa) sono scesi in strada, a Ceranova. Hanno rovesciato ogni genere di rifiuti lungo la via più frequentata del paese. Alcuni residenti, sentendo un vociare continuo e altri rumori giungere dalla strada, sono usciti di casa. La discussione tra i profughi e gli abitanti di Ceranova ha ben presto assunto toni molto accesi e la situazione ha rischiato di degenerare.  Per riportare la tranquillità sono dovuti intervenire prima il sindaco Alessandro Grieco e, subito dopo, tre auto dei carabinieri. Il giorno dopo Grieco si è recato in Prefettura, a Pavia, per segnalare il caso e chiedere aiuto. «Siamo un paese tranquillo - ha commentato il sindaco -. Non siamo abituati a situazioni del genere. Vogliamo che la tranquillità dei nostri abitanti venga garantita».  I provvedimenti non si sono fatti attendere. Uno dei «capi» dell'improvvisata rivolta di giovedì scorso, un ragazzo africano di 25 anni, è stato espulso. Intanto però la vicenda ha suscitato diverse reazioni politiche. Alessandro Cattaneo, ex sindaco di Pavia ed attuale dirigente nazionale e provinciale di Forza Italia, ha parlato di «episodio che non merita quasi di essere commentato. Tutto questo è incredibile, in un momento in cui dobbiamo sostenere una situazione sociale pesantissima, tra padri separati che spesso restano senza una casa e anziani da aiutare».

Matteo Renzi al Financial Times: "Ok impronte ai migranti, ma poi basta"

Sui migranti "l'Italia tiene il punto dopo la discussione al vertice di Bruxelles". Lo afferma Matteo Renzi al Financial Times. "Ora prendiamo le impronte digitali, scattiamo le foto e controlliamo le iridi, non possiamo fare di più", puntualizza il presidente del Consiglio. "Fra luglio e agosto - ricorda - la Germania ha accolto molti rifugiati senza prendere le impronte perché Angela Merkel disse che la solidarietà viene prima della burocrazia".


"Voto Rajoy, con l'austerity si perde" - Nell'intervista il premier commenta anche i risultati delle elezioni spagnole, spiegando: "Io non so cosa succederà a Mariano Rajoy, ma so che coloro che sono stati in prima linea come alleati fedeli delle politiche di rigore senza crescita hanno perso il posto". "E' successo a Varsavia, anche se lì le circostanze erano molto particolari, è successo ad Atene, è successo a Lisbona. Vedremo cosa succederà a Madrid", sottolinea.

"Banche italiane sicure" -
Il sistema bancario italiano è "solido" nel suo complesso, assicura poi Matteo Renzi, evidenziando di non avere alcuna intenzione di copiare il modello della Sparkassen tedesche ossia le casse di risparmio. "Noi abbiamo qualche piccola situazione da cui dobbiamo venir fuori, ma io non cambierei il sistema bancario italiano con quello della Germania, con il sistema delle Sparkassen", dice il premier. "Per l'amor di Dio, con quel sistema non voglio avere nulla a che fare. Da loro copierei semmai altre cose", insiste.

"L'Unione europea non è al servizio d'un solo Paese" - Matteo Renzi "stima" Angela Merkel, ma la Ue non è al servizio della sola Germania e il progetto North Stream per il gas russo non può avere un trattamento preferenziale. "Ho stima per Angela e un eccellente rapporto personale con lei, ma l'Europa deve essere al servizio di 28 Paesi, non di uno solo", ribadisce.

Tracciando un parallelo fra i due progetti di gasdotto che dovrebbero collegare la Russia con l'Europa - il North Stream, a guida tedesco olandese, e il South Stream, a partecipazione italiana - Renzi osserva: l'Unoine ha "detto no a South Stream e poi, all'improvviso, abbiamo scoperto che c'è North Stream". "Chi lo ha deciso? E' una scelta di politica energetica dell'Ue?", incalza, rivendicando di aver denunciato la questione relativa a questo progetto a Bruxelles. "Quando l'ho sollevata - conclude - solo Germania e Olanda, l'hanno difeso. Capisco che è un business importante, va bene, non mi scandalizzo, ma voglio sapere se le regole si applicano a tutti o a nessuno".

lunedì 21 dicembre 2015

Ritrova il cane smarrito ma rifiuta la ricompensa di 1.000 euro

Luna era stata smarrita a Sarno, in provincia di Salerno alcuni giorni fa
La bella Shiba Inu, color miele sembrava fosse stata ingoiata dal nulla. Annunci, messaggi, appelli: la proprietaria disperata offriva 1000 euro di ricompensa a chi gliela avrebbe riportata sana e salva.  E così è stato. 


Un signore l'ha trovata e l'ha salvata da chissà quale brutta fine. Ma non ha voluto il premio in denaro promesso. Ha deciso che la “ricompensa” più grande fosse la gioia della cagnolina e della sua amica umana.

Trova una capretta nei boschi e l'aiuta a partorire, la foto diventa virale sul web

"La montagna riserva sempre sorprese" ha commentato così, Danilo Palmieri, un giovane di Santa Maria di Castellabate, sul suo profilo Facebook, l'incredibile esperienza che ha vissuto ieri durante un'escursione sul Monte Vesole a Trentinara, dove si trovava per un'escursione assieme ad altre persone.   

All'improvviso il gruppetto si è imbattuto in una capra che se ne stava distesa da sola e sofferente, accanto a una roccia, lontana dal gregge. Una situazione insolita, che ha attratto l'attenzione degli escursionisti. Che ben presto hanno capito che la capra era in procinto di partorire. Palmieri si è avvicinato senza esitare, e la capra si è lasciata aiutare. Di lì a poco si è compiuto il miracolo della vita: sono nati due capretti, uno bianco e uno nero. Poi il gruppo ha riportato capra e capretti, in buona salute, giù fino alla stalla, riconsegnandoli al proprietario. Le foto del parto, postate su Facebook, sono diventate subito virali.

venerdì 11 dicembre 2015

Salvini, promessa mantenuta: eccolo mentre fa il Re Magio al presepe vivente

Matteo Salvini mantiene le promesse e salva il Natale. Vi avevamo già raccontato di quando il segretario della Lega Nord aveva annunciato di voler fare il Re Magio al presepe vivente dell'asilo della figlia, ora Alfonso Signorini su Instagram ha postato una foto dell'evento.

Chi si aspettava una 'mise' dal colore verde è rimasto deluso: altro che Padania, il costume di Salvini ha i colori di Roma. Manca anche un vero Baldassarre, il Re Magio dalla carnagione scura, ma questi sono dettagli.

Vip, prime vacanze in bianco tra teneri quadretti familiari e scatti bollenti

Come in una cartolina Michelle Hunziker, Tomaso Trussardi e le due bimbe Sole e Celeste ammiccano sorridenti all'obiettivo nella cornice imbiancata di San Cassiano in Alta Badia e poi condividono su Facebook. Cristina Buccino non dimentica il suo recente passato di naufraga nemmeno sulla neve e regala uno shooting bollente in bikini... Ecco i vip alla loro prima vacanza in bianco.


Una dolcissima mini vacanza invernale, la prima sulla neve, per l'happy family targata Hunziker-Trussardi. Tra slittini e passeggiate Michelle e Tomaso si godono questo tentennante inizio di stagione fredda con le loro bambine in Alta Val Badia. Proprio in questi giorni Celeste ha compiuto 9 mesi, mentre Aurora ne ha festeggiati 19 con la sua "sgangherata famiglia". Sulla neve anche Cristina Buccino, che rimane però ancorata al ricordo della sua Isola dei Famosi e dimentica il bikini sotto la pelliccia. Mezza nuda e super sexy per uno shooting bollente tra le montagne innevate, l'ex naufraga regala scatti che scaldano l'inverno e i sensi. Anche Alena Seredova ha portato i suoi "ragazzi" in montagna per godere della prima rarissima neve e Alessia Reato si è concessa la sua prima vacanza di sci con le amiche... Tenero break a Verbier in Svizzera per Nicole Minetti e il fidanzato... per loro coccole e baci freddi e imbiancati.

Un Tucunarè, mostro preistorico gigantesco, pescato in Brasile

Una creatura che sembra piombata sulla terra direttamente dalla preistoria. Si tratta di un esemplare gigante di Tucunarè pescato, come testimonia questo filmato di Liveleak, nello stato brasiliano del Mato Grosso del Sud. 

Si tratta di un esemplare talmente grande, e stimato oltre i 20 chili, che due uomini sono costretti a trasportarlo usando una leva. Dubbi da parte degli esperti che hanno visto il video anche a classificare il pesce, molto più grande rispetto agli esemplari di taglia comune della specie. In ambito scientifico si fa osservare, però, che nelle zone più remote dell'Amazzonia esistono creature ancora sconosciute. Il tucunarè è stato pescato in un fiume lontano dai villaggi abitati più vicini.

Naomi Campbell finisce sulla sedia a rotelle: il dramma dell'ex top model

La foto choc di Naomi Campbell in sedia a rotelle pubblicata dal The Sun ha spaventato i tantissimi fan della top model britannica. 

 "Devo operarmi", avrebbe dichiarato la Venere Nera secondo le indiscrezioni del quotidiano inglese dopo esser stata costretta ad abbandonare in anticipo la premier del film di Eddie Redmayne "The Danish Girl" nel West End, a Londra, per il troppo dolore. È uscita dal retro utilizzando una sedia a rotelle. Secondo quanto emerso la Campbell, 45 anni, avrebbe bisogno di una protesi all'anca, logorata dai troppi impegni sostenuti durante la sua vita lavorativa.