La Nasa si prepara ad atterrare su Marte.
Come? Grazie a Ldsd, una sorta di disco volante frutto delle nuove
tecnologie, che dovrebbe sostituire gli attuali sistemi di atterraggio.
Ldsd è un acronimo e sta per Low-Density Supersonic Decelerator, ovvero
Deceleratore supersonico a bassa densità. Il volo sperimentale è stato
effettuato nella stratosfera e nella mesosfera e, nonostante qualche
problema di apertura dell’enorme paracadute sovrastante il modulo Ldsd,
gli scienziati considerano l’esperimento un vero successo.
Dopo il decollo alle 11.40 della mattina dal Pacific Missile Range
Facility nell’isola hawaiana di Kauai, modulo è atterrato nell’oceano.
Il costo dell’operazione è stato di 150 milioni di dollari.
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