domenica 29 giugno 2014

Vacanze, in Italia quelle più care del Mediterraneo: hotel e ristoranti costano il 10% in più

Fare le vacanze in Italia è più caro con la spesa per hotel e ristoranti che è superiore del 10% rispetto alla media europea e si classifica come la più elevata tra le diverse mete del mediterraneo. 


È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Eurostat del 2013 che evidenziano come, superato lo spread finanziario, a frenare gli incassi turistici in Italia è il sovrapprezzo che i vacanzieri nazionali e stranieri devono pagare nel Belpaese. Nonostante la crisi i conti che i turisti devono pagare per mangiare fuori e alloggiare in Italia durante le vacanze sono nettamente superiori rispetto alle mete concorrenti del mediterraneo. La destinazione più conveniente per hotel e ristoranti è infatti il Montenegro dove si paga il 37% in meno rispetto alla media comunitaria, seguito dalla Croazia con il 26% in meno, dal Portogallo dove il risparmio è del 23% e dalla Turchia dove il conto è inferiore del 22% rispetto alla media europea. Il confronto, continua la Coldiretti, è pesante anche con Paesi tradizionalmente rivali dell'Italia come la Grecia dove l'esborso per ristorazione e alloggio è inferiore del 12% e la Spagna che costa il 9% in meno della media. Il gap nazionale trasmette purtroppo i suoi effetti sui flussi turistici internazionali. L'Europa rimane nonostante la crisi una delle destinazioni preferite del turismo internazionale con il flusso di viaggiatori da tutto il mondo in Europa che è aumentato del 5 per cento nel 2013, con i migliori risultati registrati nell'Europa centrale e orientale (+7%) e dai Paesi del Sud e del Mediterraneo (+6%) secondo i dati dell'Unwto World Tourism Barometer del 2013.  Nel dettaglio la Spagna ha però conquistato il primo posto con un aumento dei visitatori internazionali del 4%, in Grecia l'aumento è stato del 9%, a Malta del 10% e in Portogallo dell'8%. L' Italia, sottolinea la Coldiretti, si colloca al posto di onore tra le mete europee preferite ma secondo i dati dell'Osservatorio Nazionale del Turismo si è verificato nel 2013 un calo del 4,3% degli arrivi che ha riguardato sia gli italiani (-8%) che gli stranieri (-0,2%).  E non è un caso che per l'estate 2014 meno di un italiano in vacanza su tre alloggerà in albergo (28%) mentre più gettonate secondo l'Coldiretti/Ixè sono le abitazioni in affitto (19%), di proprietà (14%) o di parenti e amici (17%). A seguire i villaggi turistici (7%), i bed and breakfast (7%) e gli agriturismi (3%) che fanno segnare un aumento rispetto allo scorso anno soprattutto nelle presenze straniere, anche grazie alla qualificazione e diversificazione dell'offerta ma anche all'ottimo rapporto tra prezzi/qualità con la scelta che avviene sempre più di frequente attraverso siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it.'  A salvare l'Italia è il fatto che è tra le mete più ricche di attrazioni dal punto di vista culturale, paesaggistico, ambientale ed anche enogastronomico.

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