L'amore fa girare il mondo. E non solo. Fa girare anche i soldi,
soprattutto in Italia. E' stata ribattezzata “love economy” ed è più
potente di una legge finanziaria. Il “dating” mette in moto un vero e
proprio giro di affari: parte dai cuori solitari e arriva agli incontri
più galanti.
Nel mezzo ci sono le spese dal parrucchiere, nella boutique più glamour o
nel centro benessere passando per l'aperitivo al bar o una birra al
pub, fino alle cene a lume di candela al ristorante.
Un incontro galante vale mediamente 60 euro. Con picchi ben più alti visto che sono stati 218 milioni gli incontri tra single italiani solo nel 2014, praticamente uno al minuto. Tendenza in forte crescita nel Belpaese, che vanta 8,7 milioni di daters nel 2014, con un aumento del 13% rispetto al 2013. Quasi 9 milioni di single a caccia, a fronte dei 30,9 milioni di daters attivi in Europa: praticamente uno su tre è italiano. A rivelarlo è lo studio “Il contributo economico del dating” effettuato da Meetic, il primo sito di incontri in Italia. Dietro ad ogni incontro, si sa, c'è un'attenta preparazione e non è un caso che la spesa per il dating nel 2014 ha raggiunto 6.5 miliardi di euro. Un salto importante rispetto al 2013 quando i single in cerca dell'anima gemella hanno speso “solo” 5.4 miliardi. In Europa si investono complessivamente 22.2 miliardi di euro, dove la parte del leone la fanno Italia e Germania. Una bella somma che in Italia equivale ad un impatto del dating sul Pil dello 0,7%. Il primo incontro fa tremare i polsi e allora il look non può sbagliare tanto che, solo in abbigliamento e accessori, vengono spesi 998 milioni di euro l'anno con una media a persona di 114,55 euro. Fondamentale anche la cura del corpo e dell'estetica che, insieme, muovono 813 milioni di euro. Per la prima impressione, quella che conta per far partire un rapporto, l'investimento è di 1,8 miliardi di euro. Una volta pronti per uscire, si pensa al budget per la serata: 3,7 miliardi di euro che scorrono via tra aperitivi, bicchieri di vino e cenette romantiche. Ben un miliardo in più sul 2013 e circa 424 euro a persona, nel 2014. Non si tralasciano neanche la spesa relativa ai regali (pari a 528 milioni di euro l'anno) e ai contraccettivi che ogni anno pesano sul bilancio di una love story ben 241 milioni di euro. Un investimento importante che, unito a quello degli spostamenti per raggiungere la dolce metà pari a 255 milioni, arriva al miliardo annuo. Del resto, al cuore non si comanda. "SIATE VOI STESSI, MAI PARLARE DI EX" Intervista a Monica Zentellini, psicologa e consulente di Meetic.
Esiste un bon ton nel dating?
«Essere puntuali e disponibili nella scelta del posto. Non imporre i propri gusti né presentarsi con amici al seguito. Meglio un locale pubblico e far sparire telefonino, passioni politiche e fanatismi. Banditi i racconti sugli ex e le delusioni del passato. Serve una sana curiosità verso l'altro».
Come vestirsi?
«Meglio indossare qualcosa di comodo, in modo da rispecchiare il proprio modo di essere ma senza esagerare. Look curato, mai trasandato né forzato. Una cravatta accesa o un rossetto rosso ben vengano se ben portati».
Ci sono i daters della terza età?
«Si, dai 55 ai 65 anni e non sono pochi. Hanno però un approccio diverso, cercano qualcuno con cui condividere la propria vita, già consolidata».
Un incontro galante vale mediamente 60 euro. Con picchi ben più alti visto che sono stati 218 milioni gli incontri tra single italiani solo nel 2014, praticamente uno al minuto. Tendenza in forte crescita nel Belpaese, che vanta 8,7 milioni di daters nel 2014, con un aumento del 13% rispetto al 2013. Quasi 9 milioni di single a caccia, a fronte dei 30,9 milioni di daters attivi in Europa: praticamente uno su tre è italiano. A rivelarlo è lo studio “Il contributo economico del dating” effettuato da Meetic, il primo sito di incontri in Italia. Dietro ad ogni incontro, si sa, c'è un'attenta preparazione e non è un caso che la spesa per il dating nel 2014 ha raggiunto 6.5 miliardi di euro. Un salto importante rispetto al 2013 quando i single in cerca dell'anima gemella hanno speso “solo” 5.4 miliardi. In Europa si investono complessivamente 22.2 miliardi di euro, dove la parte del leone la fanno Italia e Germania. Una bella somma che in Italia equivale ad un impatto del dating sul Pil dello 0,7%. Il primo incontro fa tremare i polsi e allora il look non può sbagliare tanto che, solo in abbigliamento e accessori, vengono spesi 998 milioni di euro l'anno con una media a persona di 114,55 euro. Fondamentale anche la cura del corpo e dell'estetica che, insieme, muovono 813 milioni di euro. Per la prima impressione, quella che conta per far partire un rapporto, l'investimento è di 1,8 miliardi di euro. Una volta pronti per uscire, si pensa al budget per la serata: 3,7 miliardi di euro che scorrono via tra aperitivi, bicchieri di vino e cenette romantiche. Ben un miliardo in più sul 2013 e circa 424 euro a persona, nel 2014. Non si tralasciano neanche la spesa relativa ai regali (pari a 528 milioni di euro l'anno) e ai contraccettivi che ogni anno pesano sul bilancio di una love story ben 241 milioni di euro. Un investimento importante che, unito a quello degli spostamenti per raggiungere la dolce metà pari a 255 milioni, arriva al miliardo annuo. Del resto, al cuore non si comanda. "SIATE VOI STESSI, MAI PARLARE DI EX" Intervista a Monica Zentellini, psicologa e consulente di Meetic.
Esiste un bon ton nel dating?
«Essere puntuali e disponibili nella scelta del posto. Non imporre i propri gusti né presentarsi con amici al seguito. Meglio un locale pubblico e far sparire telefonino, passioni politiche e fanatismi. Banditi i racconti sugli ex e le delusioni del passato. Serve una sana curiosità verso l'altro».
Come vestirsi?
«Meglio indossare qualcosa di comodo, in modo da rispecchiare il proprio modo di essere ma senza esagerare. Look curato, mai trasandato né forzato. Una cravatta accesa o un rossetto rosso ben vengano se ben portati».
Ci sono i daters della terza età?
«Si, dai 55 ai 65 anni e non sono pochi. Hanno però un approccio diverso, cercano qualcuno con cui condividere la propria vita, già consolidata».
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