La Norman Atlantic, la nave traghetto andata a fuoco domenifa scorsa, è
arrivata al largo di Brindisi poco dopo le 7, trainata dai rimorchiatori
della ditta Fratelli Barretta. Attualmente è ferma a 6 miglia dal
porto, a sud est, ma è già visibile dal faro di Punta Risi.
In Capitaneria di porto è in corso un vertice per decidere come farla
avvicinare al porto: potrebbe essere lasciata in rada senpre nei pressi
di Punta Risi o trainata fino a Costa Morena. Comunque i primi
accertamenti verranno eseguiti dove si trova ora. Il viaggio di ritorno è
cominciato ieri alle 16, sfruttando il miglioramento delle condizioni
meterologiche. La nave, secondo i tecnici, è ancora fumante. Quando sarà
messa in sicurezza, i primi ad entrare saranno i vigili del fuoco. Il
procuratore di Bari Volpe, che dirige l'inchiesta, non esclude che
all'interno vi possano essere altri cadaveri.
Nuovi indagati intanto per il naufragio. Sono in corso di
identificazione i membri dell'equipaggio del Norman Atlantic che
avrebbero avuto ruoli di responsabilità nelle fasi di imbarco di
passeggeri e mezzi, e in quelle dell'evacuazione dopo il rogo.
Intanto emerge che quello scoppiato la notte fra sabato e domenica
scorsa è il secondo incendio in meno di un mese a bordo di un traghetto
sulla rotta Italia-Grecia per conto della Anek Lines. Il 30 novembre
scorso, infatti, a 25 miglia da Brindisi, un rogo era divampato nella
sala macchine dello Ierapetra L. diretto a Igoumenitsa.
Continuano nel frattempo le ricerche dei dispersi. Ieri due corpi sono
stati avvistati in mare ma il maltempo ne ha impedito il recupero. Le
vittime accertate restano 11, ma non si hanno notizie di 98 di persone.
Anche se le autorità greche insistono: i dispersi del traghetto
Norman Atlantic non sono più di 18, riporta l'agenzia Associated Press
riferendo di una discrepanza fra i dati forniti ad Atene e quelli degli
inquirenti italiani. L'agenzia aggiunge che, stando a fonti greche, le
liste in possesso delle autorità italiane dei passeggeri risulterebbero
gonfiate a causa delle presenza di nomi duplicati o trascritti più volte
con grafia diversa.
Mercoledì sera la Guardia costiera ha consegnato la lista dei 477
salvati, che verrà ora confrontata con quella d'imbarco. Nove corpi sono
stati recuperati in mare, mentre altri due sono stati avvistati ma non è
stato possibile recuperarli.
Nessun commento:
Posta un commento
A voi i comenti