La sposa tarda dieci minuti e il prete inizia la
cerimonia. Hollywood? No. È quanto accaduto nella chiesa di
Santa Croce a Macerata, sabato pomeriggio, al matrimonio di Carlo
Tartuferi e Barbara Rosetti. A raccontare la storia, che ieri ha
letteralmente animato il dibattito cittadino, è proprio il
neosposo. Conosciuto in provincia come allenatore di diverse
squadre giovanili, Tartuferi ha giocato, sabato scorso, la partita
più inaspettata della sua vita.
«Avevo avvertito gli sposi di non fare tardi», avrebbe affermato il sacerdote prima di farsi il segno della croce e iniziare la messa. «In quel momento ho girato le spalle al prete – racconta Tartuferi – mentre lui proseguiva con la funzione ricevendo la sola attenzione delle sue perpetue, soddisfatte dell’iniziativa del parroco. Ho provato a dire a mia cugina di chiamare i genitori o i testimoni della sposa affinché affrettassero il suo arrivo, in quanto la messa, strano ma vero, era iniziata; mentre mio fratello chiedeva al sacerdote quale matrimonio stava celebrando dal momento che mancava la sposa». «Premetto – racconta – che il venerdì precedente avevamo fatto in chiesa le prove generali e il parroco ci aveva avvertito di non fare tardi poichè la celebrazione delle 18 è una funzione che avviene tutti i giorni e i fedeli tengono molto alla puntualità. Il giorno del matrimonio io sono arrivato in chiesa alle 17.45 e ho atteso la sposa sull’altare, come avevamo prestabilito. Alle 18.02, quando la sposa non era ancora arrivata, il sacerdote ha preso il microfono per iniziare la funzione». Increduli gli ospiti che in un primo momento pensavano si trattasse di uno scherzo.
«Avevo avvertito gli sposi di non fare tardi», avrebbe affermato il sacerdote prima di farsi il segno della croce e iniziare la messa. «In quel momento ho girato le spalle al prete – racconta Tartuferi – mentre lui proseguiva con la funzione ricevendo la sola attenzione delle sue perpetue, soddisfatte dell’iniziativa del parroco. Ho provato a dire a mia cugina di chiamare i genitori o i testimoni della sposa affinché affrettassero il suo arrivo, in quanto la messa, strano ma vero, era iniziata; mentre mio fratello chiedeva al sacerdote quale matrimonio stava celebrando dal momento che mancava la sposa». «Premetto – racconta – che il venerdì precedente avevamo fatto in chiesa le prove generali e il parroco ci aveva avvertito di non fare tardi poichè la celebrazione delle 18 è una funzione che avviene tutti i giorni e i fedeli tengono molto alla puntualità. Il giorno del matrimonio io sono arrivato in chiesa alle 17.45 e ho atteso la sposa sull’altare, come avevamo prestabilito. Alle 18.02, quando la sposa non era ancora arrivata, il sacerdote ha preso il microfono per iniziare la funzione». Increduli gli ospiti che in un primo momento pensavano si trattasse di uno scherzo.
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