Blitz napoletano per la famiglia reale dei Borbone. Una due giorni tra
le celebrazioni del Giglio di Nola e il Tesoro del Museo di San Gennaro e
conclusa dalla visita al sito borbonico della Casina Vanvitelliana sul
Lago Fusaro a Bacoli.
A organizzare la riservatissima cena di gala, sulla terrazza dell’Ostrichina con vista sulla Casina Vanvitelliana, ci ha pensato il Nabilah con il suo patron Luca Iannuzzi (il secondo da sinistra nella foto con Carlo di Borbone, la moglie Camilla e la principessa Beatrice), Cavaliere del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, che ha curato tutto nei minimi dettagli per accogliere con onore Sua Altezza Reale, la moglie Camilla Duchessa di Castro, la Principessa Beatrice e le Principessine Maria Carolina Duchessa di Calabria e Maria Chiara Duchessa di Capri. Dall’allestimento nei toni del bianco e del turchese, all’illuminazione della terrazza, alla colonna sonora della serata, affidata agli archi, tutto ha seguito la sollenità richiesta in un’occasione celebre, in cui a Carlo di Borbone il sindaco Josi Della Ragione e l'assessore Gennaro Di Fraia hanno simbolicamente "restituito" le chiavi della splendida Casina voluta da Ferdinando IV.
A organizzare la riservatissima cena di gala, sulla terrazza dell’Ostrichina con vista sulla Casina Vanvitelliana, ci ha pensato il Nabilah con il suo patron Luca Iannuzzi (il secondo da sinistra nella foto con Carlo di Borbone, la moglie Camilla e la principessa Beatrice), Cavaliere del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, che ha curato tutto nei minimi dettagli per accogliere con onore Sua Altezza Reale, la moglie Camilla Duchessa di Castro, la Principessa Beatrice e le Principessine Maria Carolina Duchessa di Calabria e Maria Chiara Duchessa di Capri. Dall’allestimento nei toni del bianco e del turchese, all’illuminazione della terrazza, alla colonna sonora della serata, affidata agli archi, tutto ha seguito la sollenità richiesta in un’occasione celebre, in cui a Carlo di Borbone il sindaco Josi Della Ragione e l'assessore Gennaro Di Fraia hanno simbolicamente "restituito" le chiavi della splendida Casina voluta da Ferdinando IV.
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