«Il Pd evidentemente si è accorto di aver sbagliato, l'accelerazione era
sbagliata. Pensare la decadenza del senatore Berlusconi in 24 ore era
follia pura. Evidentemente qualcuno se ne è accorto e qualcuno ha
frenato il Partito democratico. Penso, molto probabilmente, anche se non
lo so con esattezza, il Colle più alto». Lo ha detto il presidente dei
deputati Pdl Renato Brunetta, a 'Radio Anch'io' su Radio Uno.
«Il Partito democratico -ha sottolineato- ha fatto marcia indietro e si è diffuso un pò di buon senso, solo un pò di buon senso. Loro insistono a dire, senza se e senza ma, che la decadenza debba essere decisa e al più presto e sul più presto sono anche d'accordo, perchè questa incertezza deve finire». «Noi siamo dell'avviso -ha aggiunto- che l'applicazione della legge Severino sia incostituzionale, che non si può applicare la legge Severino in forma retroattiva, e chiediamo che sia la Corte Costituzionale oppure la Corte del Lussemburgo a decidere. Metà Paese la pensa così, metà dei costituzionalisti la pensano così, i dubbi sono chiarissimi da questo punto di vista. Non capisco -ha concluso Brunetta- perchè il Partito democratico, alleato di maggioranza, insista in questa posizione se non per ragioni politiche».
«Il Partito democratico -ha sottolineato- ha fatto marcia indietro e si è diffuso un pò di buon senso, solo un pò di buon senso. Loro insistono a dire, senza se e senza ma, che la decadenza debba essere decisa e al più presto e sul più presto sono anche d'accordo, perchè questa incertezza deve finire». «Noi siamo dell'avviso -ha aggiunto- che l'applicazione della legge Severino sia incostituzionale, che non si può applicare la legge Severino in forma retroattiva, e chiediamo che sia la Corte Costituzionale oppure la Corte del Lussemburgo a decidere. Metà Paese la pensa così, metà dei costituzionalisti la pensano così, i dubbi sono chiarissimi da questo punto di vista. Non capisco -ha concluso Brunetta- perchè il Partito democratico, alleato di maggioranza, insista in questa posizione se non per ragioni politiche».
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