Nella
scuola ai tempi della crisi non si butta via niente. Ed ecco allora che,
mai come quest'anno, sui banchi torneranno i corredi scolastici degli
anni passati. Una
tendenza che porta con sé il segno dei tempi e che viene adottata
dall'85% delle famiglie. Un'impennata rispetto al 2012 quando il riciclo
riguardava il 74% delle famiglie. A rivelarlo è un'indagine di
Contribuenti.it che ha preso in considerazione 10 oggetti tra zaini,
astucci, penne, colori, quaderni, dizionari, divisa, cestini per la
merenda, stivali e giubbini da pioggia. A bloccare i nuovi acquisti,
secondo i dati forniti da KRLS Network of Business Ethics, il 62% del
campione ricicla per ristrettezze economiche, il 25% perché teme il
nuovo redditometro dell’Agenzia delle Entrate ed il 13% perché lo fa
abitualmente. E allora non resta che ingegnarsi per modificare il
vecchio zaino e renderlo trendy o rispolverare l'astuccio del fratello
più grande, dal sapore vintage: “Di fronte alla crisi - spiega Vittorio
Carlomagno presidente di Contribuenti.it - gli studenti reagiscono
sfoderando tutta la creatività italiana. A volte basta una piccola
modifica per riciclare un prodotto”. Ma il riciclo del corredo non è
l'unica strada adottata dagli studenti per risparmiare sul caro-scuola.
La spesa più pesante, infatti, riguarda i libri scolastici che, secondo i
dati forniti dal Codacons, hanno avuto un'impennata sui prezzi pari al
5% sul 2012. E l'unica strada percorribile sembra essere quella
dell'usato, per la quale è in corso una vera e propria caccia: un
ragazzo su due acquista libri usati, il 52% contro il 36% dello scorso
anno, con un risparmio pari al 50% soprattutto in città come Roma e
Napoli. Ma anche Aosta, Pescara, Brindisi, Udine, Venezia, Verona,
Prato, Caserta, Bari, Salerno e Campobasso. E se non è possibile
raggiungere i mercatini dell'usato o si preferisce affidarsi alla
comodità del web, c'è sempre la carta della compravendita online con
risparmi fino al 70-80%. E così la scuola, suo malgrado, insegna anche a
risparmiare.
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