
Nel novembre 2013, reduce da uno shopping-tour a Parigi con la fidanzata, Vickers, divorziato e con due figli adulti, descritto come "molto sensibile al risparmio di carburante", aveva appurato di poter comprare in Gran Bretagna combustibile a prezzo più economico rispetto alla Francia. Prima di decollare ha quindi riempito due serbatoi principali dell'aereo, che avevano una capacità di 386 litri, con soli 244 litri di carburante. E, nonostante nei due serbatoi di riserva ci fosse abbastanza combustibile per coprire il tempo di volo in più, una volta in viaggio non li azionò. Sono questi alcuni dei punti salienti della relazione stilata dall'autorità che ha svolto un'inchiesta sull'incidente, la Air Accident Investigation Branch (Uiia). Vickers, noto perché utilizzava un'asta per testare i livelli di carburante piuttosto che fare affidamento sugli indicatori, nel pianificare il volo non aveva preso in considerazione la velocità del vento e aveva sottovalutato quanto sarebbe durato il viaggio: tre ore invece delle due ore e un quarto che aveva preventivato. Risultato: quando il Cessna si è avvicinato alla pista d'atterraggio si è girato sulla sinistra, si è capovolto ed è precipitato in picchiata per poi schiantarsi al suolo. Vickers è morto sul colpo, Clarke è deceduta in ospedale per un'emorragia interna. La coppia, che viveva in una casa da 800mila sterline a Chester e aveva proprietà immobiliari ad Andorra e Gibilterra, stava insieme da sette anni dopo il primo incontro nell'albergo di famiglia di Vickers, il Mill Hotel and Spa a Chester.
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