Il film "Trash" di Stephen Daldry si è aggiudicato il premio del
Pubblico BNL nella sezione Gala della nona edizione del Festival di
Roma. Premiati anche "12 Citizens" di Xu Ang per Cinema d'Oggi, per
Mondo Genere "Haider" di Vishal Bhardwaj, "Fino a qui tutto bene" di
Roan Johnson per Cinema Italia (Fiction) e per Documentario la pellicola
"Looking for Kadija" di Francesco G. Raganato.
Vincono la spazzatura piena di speranza di Trash di Stephen Daldry; 12
Citizens, rifacimento in salsa cinese del classico di Sidney Lumet La
parola ai giurati; Haider di Vishal Bhardwaj adattamento di Amleto di
Shakespeare e, per l'Italia, la leggerezza ottimista dei fuori sede
pisani di Fino a qui tutto bene di Roan Johnson.
Questo il voto
del pubblico della nona edizione del Festival di Roma che si è chiuso
con un punto interrogativo sul suo futuro. Voto elettronico che ha
assegnato questi Marco Aurelio d'oro nelle rispettive categorie di Gala,
Cinema d'oggi, Mondo genere e Cinema Italia.
Ma a
prendere riconoscimenti sono, tra gli altri, anche il documentario
Looking for Kadija di Francesco G. Raganato ambientato in Eritrea. E per
la Camera d'Oro miglior opera prima premi a Escobar: Paradise Lost
(Gala), a Laura Hastings-Smith produttore di X+Y di Morgan Matthews
(Alice nella città) e, infine, una menzione speciale è andata a Last
Summer di Lorenzo Guerra Seragnoli (che ha vinto anche due premi
collaterali).
Questo per quanto riguarda i riconoscimenti
consegnati nella Sala Sinopoli dell'auditorium in una serata condotta da
Nicoletta Romanoff e con un parterre dove spiccava la presenza del
presidente del Senato Pietro Grasso. Tra i momenti salienti della
serata, la dedica al Brasile di Daldry. Il regista britannico ha donato
il premio in denaro a una associazione a sostegno delle famiglie delle
favelas, cosa che ha subito prodotto il raddoppio dell'assegno da parte
di Luigi Abete della Bnl, main sponsor della manifestazione. Da lui un
appello a non remare contro questo festival ("c'è troppa gente che fa
cortocircuiti" ha detto), e anche il suo forte basta a parlare ancora di
festa e festival "le due cose possono convivere insieme senza
problemi".
La dedica più bella e originale è stata di Gaetano
Di Vaio che nel ricevere il premio Doc/it per il suo documentario Largo
Baracche lo ha dedicato all'ex moglie: "Che mi ha aiutato tanto nei
momenti difficili della vita". Daldry, telefono in mano, ha detto: "Sto
cercando di mandare un sms ai tre ragazzini brasiliani, forse lo sanno
già e stanno festeggiando".
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lunedì 27 ottobre 2014
Festival del Cinema di Roma, il pubblico premia "Trash" di Daldry
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