Muro anti-rom per proteggere i cittadini. Questa è l’iniziativa choc del
comune belga di Mouscron. Il sindaco vuole costruire un muro protettivo
ai confini con il comune francese di Wattrelos.
Secondo quanto riporta il quotidiano belga Derniere Heure, Wattrelos ha individuato uno spazio accanto ad un parco, a pochi metri dal confine con il comune belga di Mouscron, per sistemare le 24 roulotte di nomadi che oggi non hanno un posto assegnato.
«Creare uno spazio apposito è un obbligo di legge per le cittadine sopra i 5000 abitanti», ha spiegato il vicesindaco del comune francese, Henri Gadaut, responsabile proprio dei rom. L’idea, però, non piace ai belgi al confine che già si lamentavano per le frequenti ‘incursioni’ dei rom da Wattrelos a Mouscron: «Questa decisione non fa che spostare il problema, e in generale a nessuno piace che dall’oggi al domani sorga un campo rom proprio di fronte alla propria finestra, e non importa che sia creato per motivi di sicurezza o altro», ha detto il sindaco del comune belga Alfred Gadenne, il quale ha chiesto formalmente ai suoi vicini di creare un ‘muro’ che protegga i suoi cittadini. «Abbiamo chiesto che si eretto un muro attorno al campo rom dal lato della frontiera belga, in modo che le persone non abbiano accesso diretto al Belgio ma dovranno fare il giro e quindi non potranno venire sistematicamente. Lo scopo non è nascondere queste persone, ma mettere in pratica dei dispositivi di sicurezza», ha spiegato il sindaco.
Secondo quanto riporta il quotidiano belga Derniere Heure, Wattrelos ha individuato uno spazio accanto ad un parco, a pochi metri dal confine con il comune belga di Mouscron, per sistemare le 24 roulotte di nomadi che oggi non hanno un posto assegnato.
«Creare uno spazio apposito è un obbligo di legge per le cittadine sopra i 5000 abitanti», ha spiegato il vicesindaco del comune francese, Henri Gadaut, responsabile proprio dei rom. L’idea, però, non piace ai belgi al confine che già si lamentavano per le frequenti ‘incursioni’ dei rom da Wattrelos a Mouscron: «Questa decisione non fa che spostare il problema, e in generale a nessuno piace che dall’oggi al domani sorga un campo rom proprio di fronte alla propria finestra, e non importa che sia creato per motivi di sicurezza o altro», ha detto il sindaco del comune belga Alfred Gadenne, il quale ha chiesto formalmente ai suoi vicini di creare un ‘muro’ che protegga i suoi cittadini. «Abbiamo chiesto che si eretto un muro attorno al campo rom dal lato della frontiera belga, in modo che le persone non abbiano accesso diretto al Belgio ma dovranno fare il giro e quindi non potranno venire sistematicamente. Lo scopo non è nascondere queste persone, ma mettere in pratica dei dispositivi di sicurezza», ha spiegato il sindaco.
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