Dopo la conferenza stampa-fiume di ieri, Matteo Renzi è partito con
la famiglia da Firenze per passare il capodanno a Courmayeur. Non prima,
però, di aver lanciato su Facebook l'ultimo messaggio di incitamento:
«Il 2015 si chiude con l'Italia che torna dopo anni al segno più. Il
nostro obiettivo di seminare fiducia non è un generico ottimismo ma una
precisa strategia», chiarisce rivolto a chi critica lo slancio con cui
il premier descrive la ripresa del Paese. E, pur ammettendo che nel 2015
«abbiamo fatto molto, compreso qualche errore di troppo», garantisce
che nel 2016 «faremo ancora di più». Dopo le polemiche dello scorso
anno, quando si presentò con il volo di Stato nella località turistica
in Valle D'Aosta, stavolta Renzi ha raggiunto le piste con la sua
monovolume accompagnato da moglie e figli. Quattro giorni di sci e relax
prima di presenziare lunedì, insieme a Sergio Marchionne, alla
quotazione di Ferrari in Borsa, a Milano. Una presenza, quella di lunedì
a Milano, a conferma del sodalizio con il numero 1 di Fiat Chrysler e,
secondo il premier, un modo per spingere sull'immagine dell'Italia nel
mondo.
«Sembrano numerosi - scrive su Fb rivolto ai "gufi" -
quelli che protestano, che urlano che va tutto male, quelli che noi
chiamiamo gufi perchè pur di andare contro il Governo sperano che
l'Italia fallisca». Ma, incalza, «io sono certo che gli italiani sanno
benissimo che l'unico modo per rilanciare questo bellissimo Paese è
mettersi in gioco, rischiare, provarci». Il leader Pd, dopo che ieri ha
titolato l'anno con «politica batte populismo 4 a 0», non sembra
intenzionato a subire gli attacchi di avversari politici e «esperti del
giorno dopo». Il fatto è, torna alla carica Renzi, che «dopo anni di
immobilismo, finalmente la politica agisce, anzichè restare confinata a
urlare nei talk-show». Dopo aver rivendicato con slide e gufi i successi
del 2015, il premier assicura che l'anno prossimo non farà di meno ma
di più. Unioni Civili, jus soli, «ritocco» della riforma delle pensioni
sono alcuni dei dossier caldi mentre il traguardo politico è la vittoria
al referendum sulla riforma istituzionale ad ottobre. Uno spartiacque,
ha spiegato ieri il premier, per il governo: se fallisse, il governo
andrebbe a casa. Un rischio che, però, il segretario Pd non teme di
correre mentre è consapevole delle insidie delle elezioni amministrative
di giugno in città come Roma e Napoli ma anche a Torino, dove la
rottura con la sinistra potrebbe portare alla vittoria della candidata
grillina. Nubi che però Renzi, animato da un ottimismo che rivendica,
allontana almeno fino a gennaio. «Resto concentrato sul mio ruolo di
premier», è la linea chiarita anche ieri per avvisare che le
amministrative, a differenza del referendum, non saranno un test su di
lui. Dopo la conferenza stampa-fiume di ieri, Matteo Renzi è partito
con la famiglia da Firenze per passare il capodanno a Courmayeur. Non
prima, però, di aver lanciato su Facebook l'ultimo messaggio di
incitamento: «Il 2015 si chiude con l'Italia che torna dopo anni al
segno più. Il nostro obiettivo di seminare fiducia non è un generico
ottimismo ma una precisa strategia», chiarisce rivolto a chi critica lo
slancio con cui il premier descrive la ripresa del Paese. E, pur
ammettendo che nel 2015 «abbiamo fatto molto, compreso qualche errore di
troppo», garantisce che nel 2016 «faremo ancora di più». Dopo le
polemiche dello scorso anno, quando si presentò con il volo di Stato
nella località turistica in Valle D'Aosta, stavolta Renzi ha raggiunto
le piste con la sua monovolume accompagnato da moglie e figli. Quattro
giorni di sci e relax prima di presenziare lunedì, insieme a Sergio
Marchionne, alla quotazione di Ferrari in Borsa, a Milano. Una presenza,
quella di lunedì a Milano, a conferma del sodalizio con il numero 1 di
Fiat Chrysler e, secondo il premier, un modo per spingere sull'immagine
dell'Italia nel mondo. «Sembrano numerosi - scrive su Fb rivolto ai
»gufi« - quelli che protestano, che urlano che va tutto male, quelli che
noi chiamiamo gufi perchè pur di andare contro il Governo sperano che
l'Italia fallisca». Ma, incalza, «io sono certo che gli italiani sanno
benissimo che l'unico modo per rilanciare questo bellissimo Paese è
mettersi in gioco, rischiare, provarci». Il leader Pd, dopo che ieri ha
titolato l'anno con «politica batte populismo 4 a 0», non sembra
intenzionato a subire gli attacchi di avversari politici e «esperti del
giorno dopo». Il fatto è, torna alla carica Renzi, che «dopo anni di
immobilismo, finalmente la politica agisce, anzichè restare confinata a
urlare nei talk-show». Dopo aver rivendicato con slide e gufi i successi
del 2015, il premier assicura che l'anno prossimo non farà di meno ma
di più. Unioni Civili, jus soli, «ritocco» della riforma delle pensioni
sono alcuni dei dossier caldi mentre il traguardo politico è la vittoria
al referendum sulla riforma istituzionale ad ottobre. Uno spartiacque,
ha spiegato ieri il premier, per il governo: se fallisse, il governo
andrebbe a casa. Un rischio che, però, il segretario Pd non teme di
correre mentre è consapevole delle insidie delle elezioni amministrative
di giugno in città come Roma e Napoli ma anche a Torino, dove la
rottura con la sinistra potrebbe portare alla vittoria della candidata
grillina. Nubi che però Renzi, animato da un ottimismo che rivendica,
allontana almeno fino a gennaio. «Resto concentrato sul mio ruolo di
premier», è la linea chiarita anche ieri per avvisare che le
amministrative, a differenza del referendum, non saranno un test su di
lui.
Ultimamente attraverso i social è nato un battibecco fra Andrea Scanzi, Filippo Facci e Selvaggia Lucarelli.
Dopo tanti scambi di tweet e post Selvaggia ha voluto riassumere la
situazione con un lungo messaggio dal suo profilo Facebook : “Dunque. Vi
faccio il sunto della storia _ scrive Selvaggia _ Andrea Scanzi, mio
collega a Il Fatto nonchè caro amico, scrive un articolo piuttosto
critico su Cruciani e il suo programma radio di cui condivido anche le
virgole.
Filippo Facci, mio ex collega di Libero, si sente in dovere di dire la
sua, e cioè che Andrea Scanzi non può scrivere nulla dell’ego di
Cruciani perchè ha un ego più ipertrofico di quello di Cruciani. E già
qui entriamo nella sfera del surreale perchè se Cruciani ha un ego
ingombrante e Scanzi non può fiatare perchè ha un ego più ingombrante
del suo, a Facci andrebbero recise le corde vocali con la katana
dell’Ultimo samurai. L’ego di Facci, per capirci, occupa più spazio in
una stanza del culo della Marini. Comunque, continuiamo con
l’appassionante tesi facciana. Secondo il giornalista, Scanzi non deve
permettersi di esprimere un’opinione su Cruciani anche perchè avrebbero
avuto delle fidanzate in comune. Un argomento di quelli inattaccabili
proprio, di quelli che non fanno una piega. Uno che difende Berlusconi
pure se cede Villa Certosa ad Al Baghdadi, che accusa Scanzi di
conflitto di interessi perchè ha avuto fidanzate in comune con Cruciani.
Ma andiamo avanti perchè arriva il capolavoro. La fidanzata in comune,
dice Facci, sarei io, anzi, “il trofeo” come lui mi definisce. M’è
andata bene insomma, che la mia testa non sia già impagliata e appesa
sul camino della casa di Cortona di Scanzi, secondo quella volpe mechata
di Facci. E sempre sulla questione “io fidanzata di…” aggiunge “Siete
gli unici che hanno avuto il fegato di raccontarlo in giro” naturalmente
non mancando di citare con sarcasmo pure il mio ex marito come se
anzichè il figlio di Pappalardo fosse il figlio di Carminati. Secondo
Facci insomma, essere stati con me è un marchio infamante tipo essere
stati nella P2 o a casa di Briatore in Kenya a fare i trenini. Ora, io
capisco che al mechato bruci molto il non dover fare lo sforzo di dover
occultare un fidanzamento con me e risparmierò i dettagli sui suoi
(falliti) tentativi passati di mescolare le sue meches alle mie sul
cuscino, capisco che quando sente la parola “ego” il dottor Facci si
senta in dovere di intervenire come Flavia Vento se sente la parola
“Leonardo Di Caprio”, capisco pure che certe patologie con l’età
peggiorino, che sia andata a lavorare col suo acerrimo nemico Travaglio e
che la mia recensione al suo libro buono per accendere la torcia
olimpica gli bruci ancora, ma vorrei capire la ragione per cui debba
essere infilata gratuitamente in una diatriba che con me non c’entra una
beata mazza. E soprattutto, vorrei capire perchè Il signor Facci ce
l’ha tanto con me. Io non mi occupo della sua esistenza e quando me ne
occupo lo faccio con generosità. Per dire -forse Facci non lo sa- se è
andato a fare il pirla nel reality Montebianco lo deve alla
sottoscritta, che interpellata mesi fa dalla produzione su possibili
nomi per il cast, ha suggerito “Filippo Facci”. Può domandare in
Magnolia, se non ci crede. Detto ciò- mi si perdoni la rettifica- io non
sono stata neanche la fidanzata di Cruciani, perchè i fidanzati sono
un’altra cosa, per cui Scanzi, anche seguendo questo ragionamento
cretino, non ha neppure alcun conflitto d’interessi. Facci invece
continua imperterrito ad avere conflitti con se stesso e la sua deriva
livorosa e parecchio sfigata da giornalista sbiadito come le sue meches.
Mi spiace molto per lui, ma veda di non rompere i coglioni oltre il
limite consentito. Grazie.
Dal lavoro alle tasse, dall'Europa alle riforme, Renzi fa un
bilancio del 2015 nella consueta conferenza stampa di fine anno. «Il
2015 è andato meglio del 2014. È andato meglio delle nostre previsioni
nel 2014: lo dice la realtà dei fatti», dice il presidente del Consiglio
aggiungendo che «il 2015 ha visto in alcune delle principali sfide un
segno che torna positivo».
Il premier porta alla conferenza persino delle slide "anti-gufi" con
gli obiettivi raggiunti messi nero su bianco. Ogni slide è, di fatto
divisa in due parti: in quella superiore campeggia il fumetto di un gufo
con un messaggio di diffidenza o pessimismo; nella parte superiore
viene riportato, in diretta corrispondenza all'argomento 'toccato' dal
gufo, l'obiettivo raggiunto, secondo Renzi, dal suo governo.
«Si diceva che l'Italia era in stagnazione
perenne: se guardiamo dati vediamo che il segno più torna a crescere:
era previsto lo 0,7% e siamo allo 0,8». «C'è ancora molto da fare, ma
dove eravamo un anno e 8 mesi fa?». In Italia c'è un «indice di fiducia
spaventosamente alto: quello dei consumatori è a quota 117,6 mentre un
anno fa era a 97,4». Si tratta di «20 punti» di differenza e mostra un
«paese che si sta rimettendo in moto».
Tra una slide e l'altra Renzi annuncia anche che quello
di capo del governo «sarà il mio ultimo ruolo pubblico come è naturale
che sia». «Quando hai fato questo ruolo dopo lasci: per me dunque questo
sarà l'ultimo incarico pubblico», ripete. E poi: «Se il 2015 è stato
l'anno delle riforme, il 2016 sarà l'anno dei valori» prosegue,
rimarcando che la legge di stabilità, che in molti criticano come «mance
e mancette», invece «mette denaro» su settori come «scuola università,
cultura, servizio civile».
E a proposito della manovra Renzi sottolinea di dare
«per scontato» che Bruxelles accolga le richieste italiane sulla
flessibilità, perché l'Italia non solo «non chiede sconti», ma ha
rispettato «tutte le regole» e «chiede che le regole Ue siano rispettate
da tutti». «Rispettiamo tutte le regole e pretendiamo rispetto».
«Per me i sondaggi non sono un problema, non mi
interessano ma sono convinto che noi vinceremo alle prossime politiche
del 2018 al primo turno», continua chiarendo di essere più interessato
ora ai dati della grande distribuzione. E cioè quanto riescono a
spendere in più gli italiani. In base ai sondaggi, ha poi ricordato, nel
2014 il Pd se la giocava con i 5 stelle ma poi i dem hanno toccato il
40,8% e i grillini sono rimasti al 20% dei sondaggi. «E non si
dimentichi che ho preso un Pd che era al 25%», ha aggiunto.
«A Roma le primarie non vorrei sbagliare ma credo siano
state anticipate al 6 marzo, diciamo a marzo per non sbagliare», dice
poi il premier. «Su Roma sono convinto che il Pd se la giocherà,
nonostante ci sia una qualche responsabilità in quello che accaduto. E
sono convinto che il prossimo sindaco farà meglio di quello andato via».
«Questo tipo di elucubrazione che esponenti 5 stelle hanno avuto modo
di esprimere, "hanno talmente paura che rinviano le elezionì", è
un'allucinazione, una visione allucinogena. A Roma si va a votare nel
2016, intorno al 10 giugno si voterà per il prossimo sindaco».
Con questo governo si registra la vittoria della
politica contro il populismo per 4 a zero e il risultato, anche grazie
alle riforme, come quelle elettorale e del Senato, è un paese solido e
stabile, dice Renzi sottolineando l'importanza di essere passati da una
legislatura «strascicata» che non andava avanti ad una in grado di fare
le riforme e di eleggere il presidente della Repubblica.
«Prendiamo atto - aggiunge poi - che parte delle
persone che erano con noi, come Sel e Sinistra italiana, non vogliono
più stare con noi: è una valutazione che compete loro». Ma, continua il
premier, «se la sinistra» ci ripensa e «vuole partecipare alle primarie è
benvenuta, altrimenti il Pd va con chi ci sta». A Cagliari, ha
ricordato ad esempio Renzi, il Pd corre con Zedda e «nelle altre città
se altri amici della coalizione vorranno partecipare alle primarie ne
prenderemo atto: il Pd corre con chi ci sta».
«Non non ci sarà nessun rimpasto» di governo. «Se ci
sarà bisogno, come è naturale che sia» visto che «manca ancora qualche
casella al governo, le copriremo, ma non ci sarà nessun rimpasto», dice
poi.
Il presidente del Consiglio affronta quindi il delicato
caso banche: «Non c'è rischio sistemico, le banche italiane sono molto
più solide» di tante banche europee e «non cambierei il sistema bancario
con quello tedesco nemmeno sotto pagamento», assicura. «Chi ha subito
danni o è stato truffato», e non sono «moltissime», deve sapere che lo
Stato è dalla sua parte e noi faremo di tutto perché possa avere
indietro quello che ha perso.
Il premier ha poi aggiunto di non voler chiedere
«deroghe» a Bruxelles sulle attuali regole. Rispondendo a una domanda
sulla possibilità di quantificare i crediti deteriorati, si è limitato a
ribadire che «non c'è rischio sistemico» e poi ha aggiunto: «Se ci sono
questioni aperte le affronteremo senza chiedere alcuna deroga»
all'Unione europea. «Le regole che siamo in grado di giocare le
giocheremo, compreso il ricorso alla Corte di Giustizia se riterremo che
ci siano state violazioni delle condizioni di gioco» per le banche
italiane.
«In Italia ci sono state troppe banche, anche di paese,
e in un modello europeo le banche di paese ce la fanno meno. Se
vogliamo dare una mano, bisogna avere coraggio di dire che c'è bisogno
del decreto sulle banche popolari», prosegue, difendendo il lavoro del
governo. I critici di oggi che attaccano l'esecutivo sul caso banche,
«dov'erano quando si è trasformato in legge decreto sulle popolari?».
Le pensioni. «Noi non tocchiamo le pensioni degli
italiani», promette Renzi che aggiunge: «Ovviamente se ci saranno da
fare degli interventi sulle pensioni d'oro saranno fatti dopo un lungo
dibattito che sarà contraddistinto da grande trasparenza».
Le tasse. «Non entro nel merito. È stato individuato un
percorso Irpef, Irap, Ires e pensioni come asse di intervento ma non è
serio dare adesso dettagli, perchè non sono definiti. La discussione
vera sarà nell' estate 2016», risponde Renzi ad una domanda sul taglio
delle tasse e scherza: «se Padoan sente che sto parlando di tagli delle
tasse 2017 mi torna a Roma sconvolto. Con lui c'è una collaborazione
significativa, a parte le questioni calcistiche, e doverosa: la solidità
istituzione presuppone la solidità di governo».
«Vorrei che riuscissimo a guardare ancora una volta i
numeri: come spending 'lorda' l'Italia ha fatto una riduzione di 12,3
miliardi sulla revisione sui ministeri (poi magari sono stati messi su
altri capitoli di spesa perchè si ritiene di dover investire sulla card
per i 18enni), 5,4 miliardi sulle Regioni» anche grazie «al minore
aumento del Ssn», «2 miliardi sulle Province, e 1,2 sui Comuni».
La scuola. Qualche organizzazione sindacale ha messo in
guardia i professori dicendo loro «vi deporteranno»: ora, «nessuno è
stato deportato», ma quei professori precari, «sobillati da qualche
genio, adesso non hanno il posto di lavoro a tempo indeterminato» perché
non hanno fatto domanda «e questa è una cosa che mi fa molto male»,
dice il premier.
E poi l'Europa, con le recenti tensioni Italia-Germania
sul caso banche e sulla flessibilità. «L'Italia non dichiara la guerra
al'Europa: noi chiediamo solo di far rispettare le regole a tutti.
Chiediamo rispetto per l'Italia e chiediamo chiarezza», sottolinea. «Ho
uno splendido rapporto personale con la cancelliera Merkel, ma io
rappresento l'Italia e vorrei che la stampa prendesse atto che quando
parla il premier italiano non è necessario scrivere costantemente che si
sta lamentando dell'Ue. Se con la cancelliera Merkel discutiamo di
linee della politica economica europea non stiamo attaccando l'Europa,
la stiamo difendendo».
Fino a qualche tempo fa l'Italia non «contava niente in
politica estera, non toccavamo palla, non c'era sugli incontri
sull'Iran: ora siamo in grado di stare a quei tavoli. A Vienna dove ci
si riunisce per parlare Siria, a Roma di Libia», continua. Ringrazio il
Presidente della Repubblica Napolitano per la prima parte dell'anno e
Mattarella per la seconda parte, perché con loro il sistema paese ha
fatto blocco comune sulle nomine internazionali».
Impossibile non parlare del caso smog che tiene banco
in questi giorni di ferie natalizie: «Non commento la
strumentalizzazione dei morti che pare essere diventato uno sport a cui
certe opposizioni ci stanno abituando», ribadisce Renzi in rifermento
alle dichiarazioni di Beppe grillo. «Siamo passati da piove governo
ladro a non piove governo killer», ma l'Italia «ha ridotto le emissioni
ultimi 25 anni, non è merito governo Renzi, di almeno un quarto rispetto
al 1990. Non tutti Paesi europei hanno fatto la stessa cosa».
Le unioni civili. «Un tema che va depurato da tensioni
di natura politica stretta. È un tema che divide - dice Renzi - anche
dentro il Pd ci sono molte divisioni, e ce ne sono anche dentro FI. Ma
io dico che dobbiamo portarle a casa, e che il 2016 non può che essere
l'anno chiave».
L'Eni. Il governo non pensa di ridurre ulteriormente la
sua partecipazione in Eni. «Non immagino di dismettere altre quote»«Non
credo che potremo privatizzare ancora aziende a dismisura», spiega il
premier secondo il quale, invece, «c'è un sacco di patrimonio pubblico
che va gestito meglio o valorizzato». Renzi quindi ammette come ci siano
«alcune cose sulle quali non si è fatto abbastanza: sulle aziende
partecipate, ad esempio». Anche se, spiega il premier, una loro fusione
nell'immediato non porterà effetti sul bilancio dello Stato ma «può
produrre un risparmio sulle bollette».
«Rispetto alla questione della Rai, poche volte ho
visto Cda con così tanti giornalisti, se c'è una cosa che questa
maggioranza parlamentare ha fatto è stato di dare la Rai a persone
esperte e competenti», molte delle quali «vengono dal mondo del
giornalismo», continua Renzi toccando il tema della riforma della tv
pubblica.
Ma il premier lancia anche una stoccata alla categoria dei giornalisti:
«Non credo che ci sia schiavitù o barbarie in Italia», risponde al
presidente dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, che aveva parlato
di «schiavitù» da parte di alcuni editori. «La mia posizione
sull'ordine dei giornalisti è nota: io sarei per abolirlo», sentenzia.
«Non credo che sia all'ordine del giorno nel dibattito
politico italiano. Non vedo un elemento di discussione sull'amnistia in
Italia» e il tema «non è sul tavolo», dice inoltre il premier a fine
conferenza.
"Mark Zuckerberg ha annunciato che donerà 45miliardi di dollari. Quello che potresti non sapere è che ne darà il 10 per cento a persone come me e te. Basta che copi e incolli questo status su Facebook". Ovviamente, manco a dirlo, si tratta di una bufala. Ma, come riporta il sito Metro.co.uk,
questo non ha impedito a milioni di persone in tutto il mondo di
caderci (o di sperarci), condividendo sul proprio profilo questo
messaggio.
A dare maggiore autorevolezza alla mendace catena di
Sant'Antonio, il fatto che sia stata lanciata pochi giorni dopo
l'annuncio di Zuckerberg di donare il 99 per cento delle sue azioni in beneficenza. E così molti hanno postato lo status cadendo nel tranello oppure hanno pensato: "Io ci provo, non si sa mai...".
Il 2016 è alle porte e, come sempre, resta vivo l'interesse per
l'oroscopo per l'anno che verrà. Il popolare astrologo, Paolo Fox ha
spiegato le previsioni per il 2016, segno per segno, durante il
programma 'Mezzogiorno in famiglia' in onda su Rai Due.
ARIETE - Il 2016 è un anno molto importante che vi
invita ad agire immediatamente. Non bisogna indugiare perché la prima
parte dell’anno è la migliore della seconda. Grandi soddisfazioni tra
gennaio e marzo. Alcuni momenti di grande forza. A primavera dal 21 al
31 marzo le prime buone risposte. Da sfruttare quindi la prima parte
dell’anno perché le vostre doti e le vostre intuizioni si svilupperano
subito. Siete governati da Marte e le cose incomprensibili non vi
piacciono. Da luglio indicazioni invece a ribasso e chi tirerà troppo la
corda in amore avrà nella seconda parte dell’anno qualche dubbio. Dubbi
sulla gestione della propria vita in amore ma anche sul lavoro.
Problemi nella seconda parte dell’anno anche sul lavoro.
TORO - Sole e Giove sbloccano accordi. La giornata di
San Valentino per molti determinerà belle notizie. Giove rappresenta la
fertilità e non ci sono grandi blocchi dopo quasi due anni per una lotta
tra problemi personali e familiari. Bisogna abbandonare quelle persone
che rappresentano un blocco. In giugno taglio su quello che è superfluo.
Da agosto in poi quotazioni in rialzo per il lavoro: con giornate
particolari e conferme.
GEMELLI - La partenza del 2016 è in ribasso come la
fine del 2015. Non per grandi problemi anche se qualcuno ha lottato di
più per arrivare a dei risultati anche nella gestione della vita
privata. I primi mesi sotto pressione e per le coppie in crisi è
consigliato che nei primi mesi non si tiri troppo la corda. Ma è un anno
che da luglio prevede una svolta con una fase importante e bella e
rassicurante. Tra i mesi più importanti per l’amore e il lavoro è
ottobre. Favorito questo periodo anche per chi vuole avere un figlio.
Dopo la prima parte dell’anno stancante una chiusura dove si galoppa.
CANCRO - Se ci sono delle dispute e delle tensioni
soprattutto in amore queste escono tra gennaio e febbraio. I Cancro sono
capaci di avere emozioni fantastiche, capaci di vivere appieno le
emozioni, ma bisogna capire anche i problemi quando gira male e
inevitabilmente si diventa incomprensibili. Giugno e luglio i mesi più
belli. In estate conferma per il lavoro, ma l’ultima parte dell’anno per
le questioni finanziarie e legali è in ribasso. Attenzione su questo
fronte ad Ottobre. Per legarsi conviene guardare maggio – giugno, mentre
a luglio è probabile che chi vuole libertà molli tutto.
LEONE - Premi e soddisfazioni per il 2016 per uno dei
segni più forti di questo anno. E’ un 2016 che vi dà ragione e già ad
aprile avrete delle belle soddisfazioni. Saturno favorevole e da luglio
ottime risposte. C’è chi pensa ad un figlio o alla casa per un anno
costruttivo. Incremento per il lavoro grazie ad incontri e occasioni da
cogliere al volo. Novembre ottimo e non ci sono eccezioni nel 2016 ma
attenzione alle vacanze estive.
VERGINE - È un segno tanto atteso che deve fare i conti
con Saturno. Ma non credo che Saturno rappresenterà un blocco vista la
concomitanza di Giove. Ci saranno lotte e dubbi. Avrete delle tensioni e
scelte piuttosto care. E’ un anno bello con soddisfazioni ma anche
qualche sacrificio. E’ segno della pratica e della razionalità ma
attenzione da aprile a giugno per problemi fisici. Giove nel segno porta
figli e responsabilità. Se siete in attesa di soldi insistete e potrete
superare la china. Per chi è solo agosto è il mese giusto.
BILANCIA - Attesa da luglio una grande occasione.
Preparatevi ad un grande cambiamento. Le stelle ci regalano una
situazione di programmazione e se avete una idea in testa lavorateci su e
già i primi mesi dell’anno sono importanti. I mesi di marzo e giugno
sono importantissimi. Gli eventi più belli dall’autunno, da vivere sia
in prima persona sia regalati da chi avete intorno. Sposarsi, convivere,
vendere un bene, ricevere un compenso. Un anno che inizia in sordina
per poi maturare.
SCORPIONE - Con Marte che giocherà per tutto l’anno, il
2016 rappresenta un anno bellicoso. Che vuol dire non da guerriero, ma
che se si hanno progetti li si metterà in gioco. Avrete una forza un
ardimento e una potenza che consentirà di non guardare in faccia a
nessuno. Per la prima parte dell’anno problemi economici, giugno invece è
un mese notevole. Agli inizi del 2016 si mette tutto in ordine e poi da
luglio in poi le cose miglioreranno fino a chiudere l’anno più ricco di
come si era partiti. In estate novità sentimentale.
SAGITTARIO - C’è da rimettere a posto la condizione
emotiva ed economica: per i sentimenti molto bene la seconda parte
dell’anno. Se il matrimonio è prima tra maggio e giugno si potrebbe
pensare “chi me lo ha fatto fare”.
CAPRICORNO - Il 2016 prevede un taglio dei rami secchi
da ottobre. Anno importante con maggio un mese soprattutto per chi cerca
casa, vuole trasferirsi. Attenzione dopo l’estate se ci sono dispute
con i parenti.
ACQUARIO - Venere ha un influsso importante, marzo è il
mese migliore per definire le questioni in sospeso. Ma è un anno senza
grosse remore e di recupero dopo due anni di fermo. Si va verso un
momento di grande fortuna nella seconda parte dell’anno. Più ci
avviciniamo all’autunno più aumenta l’energia.
PESCI - Vivranno un rallentamento e qualcuno è
arrabbiato, ma adesso dobbiamo puntare sulla seconda parte dell’anno che
è la parte migliore. Stringere i denti è la parola d’ordine per la
prima parte dell’anno. Un po’ di disagio in estate ma per i più
volenterosi con l’autunno la situazione cambia.“
Sui migranti “l’Italia tiene il punto dopo la discussione al vertice di
Bruxelles”. Lo afferma Matteo Renzi al Financial Times. “Ora prendiamo
le impronte digitali, scattiamo le foto e controlliamo le iridi, non
possiamo fare di più”, puntualizza il presidente del Consiglio. “Fra
luglio e agosto – ricorda – la Germania ha accolto molti rifugiati senza
prendere le impronte perché Angela Merkel disse che la solidarietà
viene prima della burocrazia”.
“Voto Rajoy, con l’austerity si perde” -
Nell’intervista il premier commenta anche i risultati delle elezioni
spagnole, spiegando: “Io non so cosa succederà a Mariano Rajoy, ma so
che coloro che sono stati in prima linea come alleati fedeli delle
politiche di rigore senza crescita hanno perso il posto”. “E’ successo a
Varsavia, anche se lì le circostanze erano molto particolari, è
successo ad Atene, è successo a Lisbona. Vedremo cosa succederà a
Madrid”, sottolinea.
“Banche italiane sicure” - Il sistema bancario italiano è
“solido” nel suo complesso, assicura poi Matteo Renzi, evidenziando di
non avere alcuna intenzione di copiare il modello della Sparkassen
tedesche ossia le casse di risparmio. “Noi abbiamo qualche piccola
situazione da cui dobbiamo venir fuori, ma io non cambierei il sistema
bancario italiano con quello della Germania, con il sistema delle
Sparkassen”, dice il premier. “Per l’amor di Dio, con quel sistema non
voglio avere nulla a che fare. Da loro copierei semmai altre cose”,
insiste.
“L’Unione europea non è al servizio d’un solo Paese” - Matteo
Renzi “stima” Angela Merkel, ma la Ue non è al servizio della sola
Germania e il progetto North Stream per il gas russo non può avere un
trattamento preferenziale. “Ho stima per Angela e un eccellente rapporto
personale con lei, ma l’Europa deve essere al servizio di 28 Paesi, non
di uno solo”, ribadisce.
Tracciando un parallelo fra i due progetti di gasdotto che dovrebbero
collegare la Russia con l’Europa – il North Stream, a guida tedesco
olandese, e il South Stream, a partecipazione italiana – Renzi osserva:
l’Unoine ha “detto no a South Stream e poi, all’improvviso, abbiamo
scoperto che c’è North Stream”. “Chi lo ha deciso? E’ una scelta di
politica energetica dell’Ue?”, incalza, rivendicando di aver denunciato
la questione relativa a questo progetto a Bruxelles. “Quando l’ho
sollevata – conclude – solo Germania e Olanda, l’hanno difeso. Capisco
che è un business importante, va bene, non mi scandalizzo, ma voglio
sapere se le regole si applicano a tutti o a nessuno”.
La protesta di un gruppo di migranti di Ceranova, un comune della
provincia di Pavia di 2.100 abitanti, che chiedevano wi-fi e pulizie
nell’edificio dove sono ospitati è diventata un caso politico nazionale,
con il segretario della Lega Matteo Salvini, che ha suggerito di
inviare a pulire la presidente della Camera Laura Boldrini.
La scorsa settimana 24 profughi, ospitati da luglio in una villa
bifamiliare gestita da una cooperativa sociale, hanno animato un
improvvisato sit-in per le vie del paese, rovesciando i loro rifiuti
lungo la strada principale del paese. Motivo della protesta, il mancato
accoglimento di due richieste che hanno avanzato da tempo: la presenza
di una donna che, periodicamente, si occupi delle pulizie nella casa
dove vivono e l’installazione del wi-fi, per consentire loro di
mantenere un contatto quotidiano con i familiari rimasti in Africa.
«Voglio qualcuno che pulisca la villetta, capito??? Per accontentarli,a
fare le pulizie manderei la Boldrini! Auguri, e che il 2016 ci riporti
la Dignità perduta» ha commentato Salvini, mentre il vicepresidente del
Senato, Roberto Calderoli, ha chiesto di cacciarli. La sera del 17
dicembre i 24 profughi (tutti arrivati in Italia la scorsa estate da
Paesi dell’Africa) sono scesi in strada, a Ceranova. Hanno rovesciato
ogni genere di rifiuti lungo la via più frequentata del paese. Alcuni
residenti, sentendo un vociare continuo e altri rumori giungere dalla
strada, sono usciti di casa. La discussione tra i profughi e gli
abitanti di Ceranova ha ben presto assunto toni molto accesi e la
situazione ha rischiato di degenerare. Per riportare la tranquillità
sono dovuti intervenire prima il sindaco Alessandro Grieco e, subito
dopo, tre auto dei carabinieri. Il giorno dopo Grieco si è recato in
Prefettura, a Pavia, per segnalare il caso e chiedere aiuto. «Siamo un
paese tranquillo – ha commentato il sindaco -. Non siamo abituati a
situazioni del genere. Vogliamo che la tranquillità dei nostri abitanti
venga garantita». I provvedimenti non si sono fatti attendere. Uno dei
«capi» dell’improvvisata rivolta di giovedì scorso, un ragazzo africano
di 25 anni, è stato espulso. Intanto però la vicenda ha suscitato
diverse reazioni politiche. Alessandro Cattaneo, ex sindaco di Pavia ed
attuale dirigente nazionale e provinciale di Forza Italia, ha parlato di
«episodio che non merita quasi di essere commentato. Tutto questo è
incredibile, in un momento in cui dobbiamo sostenere una situazione
sociale pesantissima, tra padri separati che spesso restano senza una
casa e anziani da aiutare».
Rompe il silenzio Stefano De Martino e lo fa per la
prima volta da quando è stata ufficializzata la separazione dalla moglie
Belen.
Il ballerino ha pubblicato una foto su Facebook che lo ritrae
insieme al figlio Santiago.
Il bambino è in braccio con la schiena rivolta all'obiettivo‘ e la
didascalia recita •NATALE• ❤🎄#myboy'. Il piccolo ha trascorso la
vigilia con la madre e il giorno di Natale con il papà.
Prima foto dell'asteroide di Natale. Si chiama 2003 SD220 e il 24 dicembre passerà a 11 milioni di chilometri dalla Terra.
L'hanno immortalato i tecnici del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della
Nasa ed è una vecchia conoscenza della Terra: tre anni fa aveva salutato
il nostro pianeta dalla distanza di 28 milioni di chilometri e nel 2018
si avvicinerà ancora di più, a 2,7 milioni di chilometri.
Oltre
all'asteroide ci sarà anche la luna piena a rendere astronomicamente
unico questo Natale. Non accadeva dal 1977 di avere la luna piena nel
cielo di Natale: un evento raro che accadrà di nuovo solo nel 2034. È
una lunga attesa, quindi, sottolinea la Nasa, non perdete l'occasione di
guardare il cielo la notte di Natale. Il passaggio avverrà in tutta
sicurezza, sottolinea Paul Chodas, direttore del Centro per lo studio
degli oggetti vicini alla Terra (Neo) della Nasa.
«È vero che sarà l'oggetto che più si avvicinerà alla Terra, oltre a
Babbo Natale e alle sue renne» dice scherzando. Ma il passaggio,
rassicura Chodas, «avverrà in tutta sicurezza a circa 28 volte la
distanza tra la Terra e la Luna». L'asteroide è stato fotografato con
l'antenna del Deep Space Network di Goldstone, in California, tra il 17
dicembre e il 22 dicembre, quando era a circa 12 milioni di chilometri
dalla Terra.
«Le immagini radar mostrano che l'asteroide ha una forma allungata e la sua lunghezza è di circa 1.100 metri», spiega Lance Benner
di Jpl. «I dati acquisiti durante il passaggio - aggiunge - ci
aiuteranno a programmare altre osservazioni radar durante il suo
prossimo avvicinamento nel 2018». Poi bisognerà aspettare il 2070,
quando l'asteroide passerà a circa 2,7 milioni di chilometri dal nostro
pianeta. Per chi guarderà il cielo questa notte, sottolinea John Keller,
del Goddard Space Flight Center della Nasa, osservando la luna «vale la
pena ricordare che è molto più di un vicino di casa celeste». La storia
geologica della Luna e della Terra, aggiunge «sono intimamente legate,
al punto tale che la Terra sarebbe un pianeta completamente diverso
senza la Luna».
“Man vs Food”, ovvero, uomo contro cibo. La modella neozelandese Nela
Zisser, dopo la sfida dei 10 scorpioni, il panino lungo un metro e mezzo
e i due chili di riso al curry mangiati in 7 minuti, si è “messa alla
prova” con una nuova idea.
Nela, vincitrice del concorso Miss Terra Nuova Zelanda 2013, avrebbe
dovuto mangiare ben 100 cheeseburger: impresa documentata in un video su
YouTube. Peccato che la 23enne non riesca nell’impresa, riuscendo a
mangiarne “solo” 45. Ma la domanda sorge spontanea: con un corpo così
minuto, dove li avrà messi?
Niente festeggiamenti a Natale pena il carcere per cinque anni o una
multa di 20mila dollari.L’assurda imposizione arriva dal Brunei, dove il
67enne sultano Hassanal Bolkiah ha formalizzato la norma per evitare
“danni alla credenze della comunità musulmana”.
Niente celebrazioni
pubbliche e tutti gli oggetti di Basbbo Natale banditi dai negozi, con
l’unica chance per i non musulmani di festeggiare la ricorrenza in casa e
dopo aver informato le autorità locali. Il divieto segue l’introduzione
della Sharia (che ammette pene come lapidazione e amputazione) e ha
scatenato forti critiche contro il mini stato del Borneo. Su Twitter
Alessandro Gassman ha invitato i suoi follower a twittare
#happychristmas al giornale locale Brunei Times, mentre la campagna
#mytreedom incoraggia i cristiani che vivono in Iraq, Siria Brunei e
Arabia Saudita a postare immagini dei loro festeggiamenti.
Il Festival di Sanremo è alle porte e sembra che a
fianco di Carlo Conti potrebbe esserci una valletta molto particolare.
Sembra infatti che in pole per condurre la kermesse canora a fianco di
Conti sia stata chiamata Anna Tatangelo: “Gigi D’Alessio ha sciolto il
giallo attraverso su Facebook: «lo e Anna – scrive la rubrica “Sussurri
fra divi” di “Diva e donna” – non abbiamo candidato nessun brano per il
Festival, né singolarmente, né in coppia!».
Nei giorni scorsi si è chiacchierato dell’esclusione dei due cantanti
dal Sanremo di Carlo Conti. E se ora Gigi mette a tacere le voci
mandando Un “caloroso abbraccio al mio amico Carlo”, in Rai si parla
molto di una tentazione del conduttore: avere Anna Tatangelo,
all’Ariston, ma come valletta. La compagna di D’Alessio è in
pole-position con Vanessa Incontrada. È tutto pronto”.
Non conoscono la crisi le ferie dei parlamentari. Con il via libera
nel pomeriggio alla legge di Stabilità e alla riforma Rai il Senato ha
chiuso i battenti per riaprirli martedì 12 gennaio alle 16,30.
All’ordine del giorno ci sarà la riforma degli appalti.
La Camera si ritroverà invece lunedì 11 gennaio con
all’ordine del giorno la discussione generale sul decreto Ilva (voto
finale previsto il 13 gennaio) e il voto finale sulle Riforme
costituzionali. I deputati resteranno in vacanza per 19 giorni
consecutivi. Se si escludono i festivi, i sabati e le domeniche, i
giorni complessivi di ferie, calendario alla mano, sono in tutto 10.
Niente male, considerando anche il lungo ponte dell’Immacolata terminato
da poco.
Nuova tragedia del mare al largo della Turchia: 11 migranti, tra cui 3
bambini, sono morti annegati dopo che la barca su cui cercavano di
attraversare il mar Egeo, verso l’isola di Samos, si è capovolta.
Altri sette sono stati tratti in salvo. Lo riferisce l’agenzia turca Anadolu.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto che "il 2015 si chiude con un segno positivo per Pil e occupazione, ma ancora insufficiente". Questo significa però, ha aggiunto, "un'opportunità per il Paese". Nel tradizionale scambio d'auguri di fine anno, il presidente della Repubblica ha poi auspicato la collaborazione tra le istituzioni, sottolineando che talvolta "si registra una competizione che genera sfiducia".
"Il
2015 si chiude con un segno positivo per il Pil e per l'occupazione.
Certo, è ancora insufficiente per compiacerci della ripresa, sapendo che
un gran numero di nostri concittadini cerca ancora lavoro", ha spiegato
Mattarella invitando a cogliere "questa inversione di tendenza come
opportunità". Riforme, "riforme siano completate entro fine legislatura" -
Quanto alle riforme, il Capo dello Stato ha sottolineato la necessità
che siano portate a termine in breve tempo. "Non posso che augurarmi che
giungano a compimento in questa legislatura" poiché "il senso di
incompiutezza rischierebbe di produrre ulteriori incertezze e conflitti,
oltre ad alimentare sfiducia".
"Si avverte fortemente
l'esigenza di un riordino e di un recupero di razionalità nel processo
legislativo. Le riforme non riguardano solo l'organizzazione
costituzionale, ma dovranno anche imprimere una svolta rispetto all'uso
improprio di strumenti e procedure", ha quindi aggiunto Mattarella. Banche, "tutelare risparmio, colpire i responsabili"
- Il presidente della Repubblica ha quindi affrontato il tema delle
banche. "Avere cura della Repubblica vuol dire tutelare e valorizzare il
risparmio, elemento di forza caratteristico della nostra economia - ha
detto Mattarella -. Quanto è accaduto ad alcune banche suscita una
comprensibile preoccupazione".
Di fronte a gravi e recenti
episodi relativi ad alcune banche locali che hanno suscitato
"comprensibile preoccupazione", "occorre un accertamento rigoroso e
attento delle responsabilità. Sono di importanza primaria la
trasparenza, la correttezza e l'etica".
Il Capo dello Stato ha
quindi sottolineato come si stiano "approntando interventi di possibile
sostegno, valutando caso per caso, al fine di tutelare quanti sono stati
indotti ad assumere rischi di cui non erano consapevoli". Migranti, "crudele spogliare migranti dei loro beni"
- Mattarella ha poi commentato la recente proposta del governo danese
per il "mantenimento" dei migranti: "Assume un sapore crudelmente
beffardo ferire la dignità stessa dei migranti prevedendo addirittura di
spogliarli dei beni" come "si propone di fare un Paese della Ue: una
misura che riconduce alla memoria i momenti più oscuri dell'Europa".
E sempre sul tema immigrazione ha sottolineato infine la necessità di
un'azione forte e condivisa dell'Unione Europea. "E' un'illusione
pensare di proteggersi con muri e fili spinati. E' un errore storico
ritardare la necessaria azione comunitaria in tema di accoglienza, di
riconoscimento e ricollocazione dei rifugiati, di contrasto ai
trafficanti di esseri umani, di rimpatri, più in generale di politiche
dell'immigrazione".
Si è risvegliato in maniera decisamente piacevole, convinto che la
sua ragazza, per suggellare la pace dopo un litigio, gli stesse
praticando del sesso orale. Per questo motivo ha lasciato fare, ma una
volta aperti gli occhi ha scoperto l'amara sorpresa.
Sul letto con
lui, infatti, non c'era la fidanzata, bensì Dale Everard, un amico di
lei. La reazione è stata veemente, e la situazione è degenerata quando
l'amico gli ha risposto così: "Mi hai lasciato fare, ti piaceva". Lo riporta il Daily Mail.
Il singolare fatto è avvenuto a Dunfermline, in Scozia. Il ragazzo e la
sua fidanzata avevano incontrato un amico gay che aveva appena avuto un
primo appuntamento deludente. Mentre Dale e la ragazza rimasero fuori
fino a tardi, il giovane violentato era tornato a casa prima per via di
un mal di testa. Quando i due rientrarono, il ragazzo si infuriò con la
compagna per aver portato a casa uno sconosciuto. Quella notte, alla
fine, lei dormì sul divano e i due ragazzi in camere separate. Dale
Everard, 22enne incensurato, è stato condannato a 18 mesi di carcere ed è
stato iscritto nel registro dei molestatori sessuali.
Il primo pacchetto attuativo della riforma della Pubblica Amministrazione targata Marianna Madia sta
per arrivare sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri. Si tratta
di una decina di decreti, che potrebbe arrivare prima di Natale.
Si va dai nuovi tetti, ai compensi dei manager pubblici, al
trasferimento di 7.000 forestali all'Arma dei carabinieri. Ecco le
novità che dovrebbero essere contenute nei decreti, almeno stando alle
ultime bozze.
STRETTA PARTECIPATE, TAGLIOLA SU STIPENDI MANAGER. Le
amministrazioni devono fare una ricognizione di tutte le partecipazioni
che hanno in pancia e, passati 12 mesi, devono eliminare quelle
inutili. In generale ogni anno dovrà essere fatto un piano di
razionalizzazione. In particolare, le cessioni devono riguardare le
partecipazioni inferiori al 10%, società con più amministratori che
dipendenti e quelle che rappresentano un 'doppione'. Ne dovrebbero così
sparire oltre 3 mila. Decisa la stretta sui manager: un norma ad hoc
fisserà nuovi massimi, proporzionali alla qualifica e all'impresa
guidata. Niente buone uscite e, laddove i risultati economici siano
negativi a causa della cattiva gestione, stop a 'premi'. Non solo, nelle
società partecipate da enti locali, con quote di maggioranza e un certo
rilievo potrebbe addirittura essere possibile la revoca dopo due anni
in rosso. Un altro decreto disciplinerà la fusione delle spa locali che
si occupano di servizi pubblici. Aggregazioni su base territoriale, si
parla di 80 distretti, verranno incentivate sia con agevolazioni
economiche che operative. L'obiettivo ultimo è passare da 8 mila a
mille.
- ADDIO FORESTALE, IN 7 MILA PASSANO A CARABINIERI. Il
Corpo forestale dello Stato verrebbe assorbito nell'Arma dei
carabinieri. Il passaggio riguarda funzioni e personale, ad eccezione
delle competenze anti-incendio, da attribuire al Corpo nazionale dei
vigili del fuoco. Si darebbe così vita a una nuova organizzazione,
all'interno dell'Arma dei carabinieri, per la tutela forestale,
ambientale e agroalimentare. I forestali che diventeranno carabinieri
sono circa 7mila, con piccoli contingenti riservati ai Vigili del fuoco,
alla Polizia e alla Guardia di finanza. Si stanno studiando comunque
spazi per dare la possibilità a chi lo richieda di andare in una forza
diversa dai carabinieri. Le modalità del transito verranno definite con
un provvedimento ad hoc, da adottare un mese dopo l'entrata in vigore
del decreto. La migrazione dovrà essere effettuata entro sei mesi.
Quindi l'operazione dovrebbe essere portata a termine per l'estate.
Sempre in tema di sicurezza, il pacchetto Madia include anche un decreto
sul riordino delle autorità portuali.
MISURE SBLOCCA BUROCRAZIA. Arriva il restyling della
Conferenza dei servizi: le riunioni diventano telematiche, scatta il
silenzio-assenso, massimo 60 giorni per le decisioni, ci sarà un
rappresentante unico per ogni livello di governo e l'amministrazione
proponente potrà anche decidere in difformità rispetto agli altri enti
coinvolti, con la possibilità in questi casi di adire la presidenza del
Consiglio, che dovrà sbrogliare la matassa entro cinque mesi. Contro la
burocrazia c'è anche il regolamento che taglia i tempi delle procedure
amministrative: 50% in meno per opere pubbliche, insediamenti produttivi
e attività imprenditoriali rilevanti. Il dimezzamento riguarda diverse
pratiche che oggi hanno termini fissati tra i 30 e i 180 giorni (si
dovrebbe quindi passare a 15-90).
DIGITALIZZAZIONE E TRASPARENZA. Ogni cittadino avrà
il proprio «domicilio digitale», ovvero un 'recapito' elettronico, come
la mail, avviando una nuova fase di comunicazione e servizi della P.a. a
cittadini e imprese. È una delle principali novità del nuovo Codice
dell'amministrazione digitale. Tra i punti più salienti anche
l'eliminazione dell'obbligo di conservare un documento informatico se è
già in possesso di un'amministrazione e il rafforzamento del ricorso ai
pagamenti elettronici (si potranno anche usare le prepagate
telefoniche). C'è poi il potenziamento dei sistemi di sicurezza per
assicurare la migliore migrazione delle pubbliche amministrazioni sul
digitale. Internet avrà un ruolo anche nel decreto che riscrive il
provvedimento Severino sulla trasparenza. Ecco che sui siti
istituzionali le amministrazioni, a seconda del loro core-business,
dovranno pubblicare il tempo medio di attesa delle prestazioni
sanitarie, i debiti accumulati, le fasi degli appalti. Ci sarà una
semplificazione degli oneri burocratici, ad esempio il piano
anticorruzione sarà più snello. Soprattutto sarà 'liberalizzato' il
diritto di accesso del cittadini agli archivi pubblici (è il cosiddetto
Freedom of information act).
Mentre tutti giudicavano con gli occhi una persona che non
conoscevano, Jason è stato l'unico davvero comprensivo e disponibile. E
questo, di certo, Brittany Miller non se l'aspettava. La donna, che
vive a Muskegon, nel Michigan, ha infatti un figlio di cinque anni che
soffre di autismo e ha disturbi del linguaggio. Gli autistici,
soprattutto in età infantile, si focalizzano in modo maniacale su alcuni
oggetti, e da qualche tempo il piccolo Granderson ha l'abitudine di
prendere chiavi e metterle in tasca.
Brittany, qualche giorno fa,
si è recata in un negozio di ferramenta, il Northshore Ace, cercando
delle chiavi senza fornire il calco della serratura o dell'originale.
Gli altri clienti, così come alcuni commessi, hanno iniziato a guardarla
in modo strano, forse pensando che fosse matta. "Quando ho spiegato il
vero motivo, c'è anche chi ha reagito in maniera peggiore, ridendo sotto
i baffi" - racconta la donna - "E poi è arrivato questo commesso, che
ha detto di avere un nipote autistico e che in passato altri clienti
avevano fatto la stessa singolare richiesta per i loro figli". Alla
fine, Jason ha regalato diverse chiavi inutilizzabili al piccolo
Granderson, e il regalo realizzato dal piccolo insieme alla mamma è
straordinario: alcune tra le chiavi della 'collezione' del bimbo sono
state unite tra di loro e decorate fino a formare un fiocco di neve, che
grazie ad un nastro è diventato una preziosa decorazione per l'albero
di Natale del gentile commesso. Lo riporta LittleThings.
La protesta di un gruppo di migranti di Ceranova, un comune della
provincia di Pavia di 2.100 abitanti, che chiedevano wi-fi e pulizie
nell'edificio dove sono ospitati è diventata un caso politico nazionale,
con il segretario della Lega Matteo Salvini, che ha suggerito di
inviare a pulire la presidente della Camera Laura Boldrini.
La scorsa settimana 24 profughi, ospitati da luglio in una villa
bifamiliare gestita da una cooperativa sociale, hanno animato un
improvvisato sit-in per le vie del paese, rovesciando i loro rifiuti
lungo la strada principale del paese. Motivo della protesta, il mancato
accoglimento di due richieste che hanno avanzato da tempo: la presenza
di una donna che, periodicamente, si occupi delle pulizie nella casa
dove vivono e l'installazione del wi-fi, per consentire loro di
mantenere un contatto quotidiano con i familiari rimasti in Africa.
«Voglio qualcuno che pulisca la villetta, capito??? Per accontentarli,a
fare le pulizie manderei la Boldrini! Auguri, e che il 2016 ci riporti
la Dignità perduta» ha commentato Salvini, mentre il vicepresidente del
Senato, Roberto Calderoli, ha chiesto di cacciarli. La sera del 17
dicembre i 24 profughi (tutti arrivati in Italia la scorsa estate da
Paesi dell'Africa) sono scesi in strada, a Ceranova. Hanno rovesciato
ogni genere di rifiuti lungo la via più frequentata del paese. Alcuni
residenti, sentendo un vociare continuo e altri rumori giungere dalla
strada, sono usciti di casa. La discussione tra i profughi e gli
abitanti di Ceranova ha ben presto assunto toni molto accesi e la
situazione ha rischiato di degenerare. Per riportare la tranquillità
sono dovuti intervenire prima il sindaco Alessandro Grieco e, subito
dopo, tre auto dei carabinieri. Il giorno dopo Grieco si è recato in
Prefettura, a Pavia, per segnalare il caso e chiedere aiuto. «Siamo un
paese tranquillo - ha commentato il sindaco -. Non siamo abituati a
situazioni del genere. Vogliamo che la tranquillità dei nostri abitanti
venga garantita». I provvedimenti non si sono fatti attendere. Uno dei
«capi» dell'improvvisata rivolta di giovedì scorso, un ragazzo africano
di 25 anni, è stato espulso. Intanto però la vicenda ha suscitato
diverse reazioni politiche. Alessandro Cattaneo, ex sindaco di Pavia ed
attuale dirigente nazionale e provinciale di Forza Italia, ha parlato di
«episodio che non merita quasi di essere commentato. Tutto questo è
incredibile, in un momento in cui dobbiamo sostenere una situazione
sociale pesantissima, tra padri separati che spesso restano senza una
casa e anziani da aiutare».
Sui migranti "l'Italia tiene il punto dopo la discussione al vertice
di Bruxelles". Lo afferma Matteo Renzi al Financial Times. "Ora
prendiamo le impronte digitali, scattiamo le foto e controlliamo le
iridi, non possiamo fare di più", puntualizza il presidente del
Consiglio. "Fra luglio e agosto - ricorda - la Germania ha accolto molti
rifugiati senza prendere le impronte perché Angela Merkel disse che la
solidarietà viene prima della burocrazia".
"Voto Rajoy, con l'austerity si perde" -
Nell'intervista il premier commenta anche i risultati delle elezioni
spagnole, spiegando: "Io non so cosa succederà a Mariano Rajoy, ma so
che coloro che sono stati in prima linea come alleati fedeli delle
politiche di rigore senza crescita hanno perso il posto". "E' successo a
Varsavia, anche se lì le circostanze erano molto particolari, è
successo ad Atene, è successo a Lisbona. Vedremo cosa succederà a
Madrid", sottolinea.
"Banche italiane sicure" -
Il sistema bancario italiano è "solido" nel suo complesso, assicura poi
Matteo Renzi, evidenziando di non avere alcuna intenzione di copiare il
modello della Sparkassen tedesche ossia le casse di risparmio. "Noi
abbiamo qualche piccola situazione da cui dobbiamo venir fuori, ma io
non cambierei il sistema bancario italiano con quello della Germania,
con il sistema delle Sparkassen", dice il premier. "Per l'amor di Dio,
con quel sistema non voglio avere nulla a che fare. Da loro copierei
semmai altre cose", insiste.
"L'Unione europea non è al servizio d'un solo Paese" - Matteo
Renzi "stima" Angela Merkel, ma la Ue non è al servizio della sola
Germania e il progetto North Stream per il gas russo non può avere un
trattamento preferenziale. "Ho stima per Angela e un eccellente rapporto
personale con lei, ma l'Europa deve essere al servizio di 28 Paesi, non
di uno solo", ribadisce.
Tracciando un parallelo fra i due
progetti di gasdotto che dovrebbero collegare la Russia con l'Europa -
il North Stream, a guida tedesco olandese, e il South Stream, a
partecipazione italiana - Renzi osserva: l'Unoine ha "detto no a South
Stream e poi, all'improvviso, abbiamo scoperto che c'è North Stream".
"Chi lo ha deciso? E' una scelta di politica energetica dell'Ue?",
incalza, rivendicando di aver denunciato la questione relativa a questo
progetto a Bruxelles. "Quando l'ho sollevata - conclude - solo Germania e
Olanda, l'hanno difeso. Capisco che è un business importante, va bene,
non mi scandalizzo, ma voglio sapere se le regole si applicano a tutti o
a nessuno".
Luna era stata smarrita a Sarno, in provincia di Salerno alcuni giorni fa
La bella Shiba Inu, color miele sembrava fosse stata ingoiata dal nulla. Annunci, messaggi, appelli: la proprietaria disperata offriva 1000 euro di ricompensa a chi gliela avrebbe riportata sana e salva.
E così è stato.
Un signore l'ha trovata e l'ha salvata da chissà quale
brutta fine. Ma non ha voluto il premio in denaro promesso. Ha deciso
che la “ricompensa” più grande fosse la gioia della cagnolina e della
sua amica umana.
"La montagna riserva sempre sorprese" ha commentato così, Danilo
Palmieri, un giovane di Santa Maria di Castellabate, sul suo profilo
Facebook, l'incredibile esperienza che ha vissuto ieri durante
un'escursione sul Monte Vesole a Trentinara, dove si trovava per
un'escursione assieme ad altre persone.
All'improvviso il gruppetto si è imbattuto in una capra che se ne stava
distesa da sola e sofferente, accanto a una roccia, lontana dal gregge.
Una situazione insolita, che ha attratto l'attenzione degli
escursionisti. Che ben presto hanno capito che la capra era in procinto
di partorire. Palmieri si è avvicinato senza esitare, e la capra si è
lasciata aiutare. Di lì a poco si è compiuto il miracolo della vita:
sono nati due capretti, uno bianco e uno nero. Poi il gruppo ha
riportato capra e capretti, in buona salute, giù fino alla stalla,
riconsegnandoli al proprietario. Le foto del parto, postate su Facebook,
sono diventate subito virali.
Matteo Salvini mantiene le promesse e salva il Natale. Vi avevamo già
raccontato di quando il segretario della Lega Nord aveva annunciato di
voler fare il Re Magio al presepe vivente dell'asilo della figlia, ora
Alfonso Signorini su Instagram ha postato una foto dell'evento.
Chi si aspettava una 'mise' dal colore verde è rimasto deluso: altro che
Padania, il costume di Salvini ha i colori di Roma. Manca anche un vero
Baldassarre, il Re Magio dalla carnagione scura, ma questi sono
dettagli.
Come in una cartolina Michelle Hunziker, Tomaso Trussardi e le due
bimbe Sole e Celeste ammiccano sorridenti all'obiettivo nella cornice
imbiancata di San Cassiano in Alta Badia e poi condividono su Facebook.
Cristina Buccino non dimentica il suo recente passato di naufraga
nemmeno sulla neve e regala uno shooting bollente in bikini... Ecco i
vip alla loro prima vacanza in bianco.
Una
dolcissima mini vacanza invernale, la prima sulla neve, per l'happy
family targata Hunziker-Trussardi. Tra slittini e passeggiate Michelle e
Tomaso si godono questo tentennante inizio di stagione fredda con le
loro bambine in Alta Val Badia. Proprio in questi giorni Celeste ha
compiuto 9 mesi, mentre Aurora ne ha festeggiati 19 con la sua
"sgangherata famiglia". Sulla neve anche Cristina Buccino, che rimane
però ancorata al ricordo della sua Isola dei Famosi e dimentica il
bikini sotto la pelliccia. Mezza nuda e super sexy per uno shooting
bollente tra le montagne innevate, l'ex naufraga regala scatti che
scaldano l'inverno e i sensi. Anche Alena Seredova ha portato i suoi
"ragazzi" in montagna per godere della prima rarissima neve e Alessia
Reato si è concessa la sua prima vacanza di sci con le amiche... Tenero
break a Verbier in Svizzera per Nicole Minetti e il fidanzato... per
loro coccole e baci freddi e imbiancati.
Una creatura che sembra piombata sulla terra direttamente dalla
preistoria. Si tratta di un esemplare gigante di Tucunarè pescato, come
testimonia questo filmato di Liveleak, nello stato brasiliano del Mato
Grosso del Sud.
Si tratta di un esemplare talmente grande, e stimato oltre i 20 chili,
che due uomini sono costretti a trasportarlo usando una leva. Dubbi da
parte degli esperti che hanno visto il video anche a classificare il
pesce, molto più grande rispetto agli esemplari di taglia comune della
specie. In ambito scientifico si fa osservare, però, che nelle zone più
remote dell'Amazzonia esistono creature ancora sconosciute. Il tucunarè è
stato pescato in un fiume lontano dai villaggi abitati più vicini.
La foto choc di Naomi Campbell in sedia a rotelle pubblicata dal The Sun
ha spaventato i tantissimi fan della top model britannica.
"Devo operarmi", avrebbe dichiarato la Venere Nera secondo le indiscrezioni del quotidiano inglese
dopo esser stata costretta ad abbandonare in anticipo la premier del
film di Eddie Redmayne "The Danish Girl" nel West End, a Londra, per il
troppo dolore. È uscita dal retro utilizzando una sedia a rotelle.
Secondo quanto emerso la Campbell, 45 anni, avrebbe bisogno di una
protesi all'anca, logorata dai troppi impegni sostenuti durante la sua
vita lavorativa.