venerdì 31 ottobre 2014

Milano, consulenze fantasma al Pirellone: 10 indagati, anche tre ex assessori della giunta Formigoni

Per presunti contratti fantasma di collaborazione e consulenza per i quali la Regione Lombardia ha speso oltre 260 mila euro dal 2008 al 2011, tre ex assessori delle scorse giunte Formigoni e 7 ex consiglieri sono indagati dalla Procura di Milano con l'accusa di falso e truffa ai danni dello Stato. È in corso la notifica dell'avviso di conclusione indagini firmato dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio.
Secondo gli accertamenti i 10 indagati, alcuni dei quali già coinvolti nell'inchiesta sui rimborsi regionali, avrebbero presentato false attestazioni relativamente a collaborazioni e consulenze funzionali all'espletamento del loro mandato, in realtà mai eseguite o non rispondenti alle prestazioni previste dai contratti. Sono Domenico Zambetti, Giulio Boscagli, cognato di Formigoni, e Mario Scotti i tre ex assessori regionali delle Giunte Formigoni indagati nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Milano con al centro presunte irregolarità in contratti di collaborazione occasionale e consulenza per i quali la Regione Lombardia ha speso oltre 260mila euro.
Solo due dei sette consiglieri indagati sono ancora in carica: Luca Gaffuri (Pd) e Daniel Luca Ferrazzi (lista Maroni).
Gli altri ex consiglieri sono Paolo Valentini (Pdl), Giuseppe Angelo Giammario (Pdl), Gianluca Rinaldin (Pdl), Massimo Gianluca Guarischi - già a processo per un presunto giro di tangenti nella sanità lombarda - e Carlo Porcari (Pd). Domenico Zambetti, ex assessore alla Casa, all'epoca esponente del Pdl, era stato arrestato nell'ottobre 2012 con l'accusa di voto di scambio con la 'ndrangheta. 


fonte

Arriva il 730 precompilato: ecco cosa cambierà. La novità riguarda 30 milioni di italiani

Già dal 2015 dipendenti e pensionati riceveranno il 730 precompilato. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo al decreto legislativo sulla semplificazione fiscale che contiene la misura considerata dal premier fondamentale per semplificare il rapporto fra fisco e cittadini. Il nuovo 730 riguarderà circa 20 milioni di contribuenti e, tempi permettendo, dovrebbe essere disponibile online già dal 15 aprile 2015 per i redditi 2014. 
Inizialmente, nel 730 ci saranno i dati già contenuti nell’anagrafe tributaria (come i parenti a carico e gli immobili posseduti), quelli trasmessi da parte di soggetti terzi (ad esempio banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e quelli contenuti nelle certificazioni dei sostituti d’imposta. Dal 2016 con la tessera sanitaria saranno inseriti anche quelli relativi alle spese sanitarie. Il contribuente che riceve il 730 potrà confermarne i contenuti o modificarli, da solo o con l'assistenza di Caf o commercialisti. La scadenza per la presentazione è il 7 luglio. I commercialisti contestano la norma che prevede che i controlli saranno effettuati al soggetto che ha apposto il visto di conformità senza più rivolgersi al cittadino, che però sarà chiamato in causa se dalle verifiche si scoprirà che ha fornito dati sbagliati con dolo.  Nel decreto semplificazioni sono contenute altre norme che vogliono facilitare gli obblighi fiscali a carico dei contribuenti. Ad esempio in tema di successioni, per le quali non sarà più necessario presentare la dichiarazione quando l'eredità, devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta, ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende immobili o diritti reali immobiliari. Il Consiglio dei ministri ha anche approvato il regolamento per destinare parte dell'otto per mille alla sicurezza e agli adeguamenti antisismici degli edifici scolastici.  Novità importanti sono contenute anche nel decreto sblocca Italia che ieri ha ricevuto l'ok della Camera e che vuole far ripartire i cantieri, semplificare le procedure per le ristrutturazioni edilizie, sostenere il made in Italy. 


fonte

Italia, allarme povertà ma si torna a sperare nel futuro: boom di bot e buoni postali

Titoli di stato, bond e buoni postali registrano il massimo storico nelle preferenze degli italiani. Il Paese torna a risparmiare. A segnalare il trend positivo è l'indagine sul risparmio degli italiani condotta dall'Ipsos per l'Acri. 
Sale dal 19% del 2013 al 24% di oggi il numero di coloro che dichiarano di aver sottoscritto assicurazioni sulla vita o fondi pensioni. E aumentano i possessori di fondi comuni di investimento dal 12 al 14%, nonché di azioni e titoli di stato dal 7 all'8%. Ancora più significativa è la crescita di fiducia nel futuro. L'87% pensa che la crisi sarà ancora lunga e dura e sposta dai quattro anni, registrati nel 2013, a cinque anni l'uscita dal tunnel, ma aumenta l'ottimismo, soprattutto, tra i giovani tra 18 e 30 anni, dal 25 al 28%. Calano al 24% gli investimenti immobiliari. I consumi rimangono fermi.  Una famiglia su quattro avrebbe difficoltà ad affrontare un imprevisto di mille euro. E se la spesa salisse sopra i diecimila, ad essere a disagio sarebbero due famiglie su tre. Calano le borse. Se più roseo appare l'orizzonte personale, grigio è quello del Paese. La bilancia pende a favore degli ottimisti, che rappresentano il 24% contro il 21% dei pessimisti, “un drastico cambiamento rispetto al 2013” quando gli sfiduciati erano il 28%, ma non basta. Appena un italiano su quattro si dice fiducioso sul futuro del Paese.  Nel dubbio, dunque, si risparmia, puntando su facile liquidità e risparmio sicuro. Fiducia nel “liquido” non significa fiducia nell'euro: due italiani su tre sono insoddisfatti della moneta.
In generale, però, il Paese ritiene utile essere nell'Ue. Per il 51%, l'Ue è positiva, per il 56% le difficoltà dell'Italia non dipendono dalla politica europea ma dal malgoverno nazionale. E la fiducia è tale che gli italiani dichiarano di aspettarsi benefici dall'unione bancaria che partirà il prossimo 4 novembre. Ed è davvero questione di intuito, perché solo l% dichiara di conoscerla bene. 


fonte

Scontri Ast, Alfano: "Evitare scintille Nessuno vuole manganellare operai"

"Vogliamo istituire un tavolo permanente di confronto al Viminale con i sindacati per gestire al meglio le manifestazioni". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, riferendo al Senato sugli scontri a Roma al corteo dei lavoratori Ast. "E' lontana anni luce da noi l'idea di manganellare gli operai, così come penso sia lontana dagli operai la volontà di scaricare tensioni occupazionali sulla polizia", ha poi aggiunto.

con i sindacati per gestire al meglio le manifestazioni"

- "Vogliamo istituire un tavolo permanente di confronto al Viminale con i sindacati per gestire al meglio le manifestazioni". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, riferendo al Senato sugli scontri a Roma al corteo dei lavoratori Ast. "E' lontana anni luce da noi l'idea di manganellare gli operai, così come penso sia lontana dagli operai la volontà di scaricare tensioni occupazionali sulla polizia", ha poi aggiunto.
"Solidarietà agli operai e agli agenti feriti" - Alfano ha espresso la sua personale solidarietà ai lavoratori dell'Ast e della polizia feriti negli scontri di Roma. "Serve un senso di responsabilità di tutti per evitare una scintilla che rischierebbe di innescare pericolose derive", ha aggiunto il ministro sottolineando di provare "amarezza" per il fatto che "una questione centrale come il lavoro stia diventando scenario di contrapposizione tra lavoratori".

"Mai dati ordini di severità contro i manifestanti" - "Dall'insediamento di questo governo - ha sottolineato Alfano - si sono svolte 5.934 manifestazioni di rilievo e la stragrande maggioranza ha avuto un corso assolutamente tranquillo. Circa la metà (2.350) hanno avuto alla base problematiche sindacali e occupazionali. Se il governo avesse voluto dare alla polizia linee di estrema durezza sui manifestanti avrebbe avuto migliaia di occasioni per farlo. Non l'ha mai fatto. Anzi, l'input dato è l'esatto opposto".

"Il diritto a manifestare è sacro" - "I fatti di Roma sono stati oggetto di referto all'autorità giudiziaria, nel quale nessun manifestante è stato denunciato", ha chiarito il ministro dell'Interno. "Il diritto a manifestare - ha quindi ribadito - è sacro, ma la libertà di chi manifesta non deve comprime e ledere la libertà degli altri cittadini e l'incolumità fisica degli uomini e delle donne delle forze dell'ordine che ogni giorno corrono dei rischi".

La ricostruzione dei fatti - Nella sua ricostruzione, Alfano ha riferito che "nella mattinata di mercoledì dalle 9 in poi si sono concentrati circa 500 manifestanti dell'Ast davanti all'ambasciata di Germania, nei pressi di piazza Indipendenza. Una parte di loro è stata ricevuta ed al termine dell'incontro l'ambasciata ha emesso uno scarno comunicato, che non ha soddisfatto i lavoratori".

"Corteo verso il Mise non era stato autorizzato" - A questo punto, ha proseguito il ministro, "c'è stata la richiesta della Fiom di autorizzare un corteo verso il ministero dello Sviluppo economico, che non è stata immediatamente accolta perché presso il ministero erano in corso analoghe iniziative sindacali e quindi c'erano difficoltà logistiche e di gestione dell'ordine pubblico".


fonte

Sciopero generale della Fiom a novembre

La Fiom ha proclamato uno sciopero generale di 8 ore a novembre contro “le misure contenute nel jobs act e per rivendicare scelte diverse di politica economica e industriale”.
E' quanto ha deciso il Comitato centrale dei metalmeccanici della CGIL, dando mandato alla segreteria nazionale di “articolare lo sciopero generale della categoria in almeno due grandi manifestazioni nazionali da svolgersi indicativamente il 14 novembre a Milano e il 21 novembre a Napoli”. 


fonte

Successione alla Farnesina, Napolitano boccia i nomi proposti da Renzi

Sul successore di Federica Mogherini (dimessasi perché nominata commissario agli Esteri europeo) alla Farnesina è stallo tra governo e Quirinale. Il premier Matteo Renzi è salito al Colle per un confronto con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per cercare di colmare la distanza di vedute sulle caratteristiche del nuovo ministro. Ma Napolitano avrebbe bocciato i nomi dei papabili.

 Renzi avrebbe avanzato una rosa di nomi femminili: Lia Quartapelle, deputata 32enne alla prima legislatura con un'esperienza di ricercatrice all'Ispi; la vicepresidente della Camera Marina Sereni; l'ambasciatrice Elisabetta Belloni e Marta Dassù, attualmente nel Cda di Finmeccanica. Per il premier sarebbe determinante mantenere un numero uguale di uomini e donne nel suo governo, motivo per cui avrebbe scartato possibili candidati maschili, tra i quali, in pole, il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli. Anche se una delle opzioni valutate sarebbe stata quella di affiancare a Pistelli la Quartapelle come sottosegretario alla cooperazione.

Secondo il capo dello Stato, però, il criterio della parità di genere non può essere il solo faro che dovrebbe guidare nella scelta del prossimo capo della diplomazia italiana. Napolitano avrebbe dunque invitato Renzi ad aprire una riflessione cambiando metodo: prima vanno valutati i tanti dossier di politica estera, dalla Libia all'Ucraina, che aspettano al varco il prossimo ministro. E dopo, in base alle priorità internazionali, si possono valutare i curricula e le capacità migliori per scegliere il titolare della Farnesina. Che nei desiderata del presidente della Repubblica dovrebbe avere un alto profilo riconosciuto all'estero e capace anche politicamente di affrontare i tanti e delicati fronti internazionali che vedono impegnata l'Italia.


fonte

mercoledì 29 ottobre 2014

Giove, con l'ombra di Ganimede l'occhio ora ha anche la sua pupilla

Da secoli Giove presenta una macchia rossa, di forma ellittica, simile ad un occhio. E questa caratteristica, ormai è nota proprio con questo nome. 



 In questi giorni la Nasa ha diffuso le immagini riprese dal telescopio spaziale Hubble in cui sembra che l'occhio ora abbia anche una 'pupilla'. In realtà, si tratta dell'ombra di Ganimede, la luna più grande del pianeta gassoso e di tutto il sistema solare, proiettata sulla tempesta di Giove durante il suo passaggio, risalente allo scorso mese di aprile. 




fonte

Disastro Nasa, esplode al decollo un razzo diretto verso la Iss

Un razzo, senza alcun personale a bordo ma solo con rifornimenti destinati alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), è esploso sei secondi dopo il lancio. Un incidente che, al momento, non sembra aver causato vittime ma ingenti danni: tutta l'apparecchiatura contenuta nel razzo è andata persa e i detriti e le fiamme dell'esplosione ha causato enormi danni alla proprietà circostante. 




Le cause dell'incidente non sono ancora note. Il lancio sarebbe dovuto avvenire lunedì ma era stato posticipato per la presenza di una nave a largo nell'Atlantico nel perimetro di sicurezza per il lancio. La Nasa e Orbital Science, la proprietaria del razzo che effettuava la missione per l'ente spaziale americano, spiegano che il razzo non ha presentato alcun problema prima del lancio e anche il conto alla rovescia si è svolto senza problemi. Per ora si parla di una «anomalia catastrofica».



La Nasa ha informato immediatamente le Federal Administration Aviation (Faa), l'ente che controlla e gestisce i cieli statunitensi, e ha preannunciato la creazione di una squadra di esperti per chiarire l'accaduto. Il razzo conteneva 2,2 tonnellate di rifornimenti e apparecchiature per i sei astronauti che vivono nella stazione spaziale: la Nasa rassicura sul fatto che nulla a bordo era essenziale per l'Iss, anche perchè l'agenzia spaziale russa procederà con le proprie forniture mercoledì. 



Il personale dell'Iss è già stato informato dell'incidente.  Nell'era post Shuttle, la Nasa ha siglato un contratto con Orbital Science e Specex per i rifornimenti alla stazione spaziale. Fino a oggi tutte le missioni effettuate non hanno presentato alcun problema. L'esplosione rischia però di trasformarsi in boomerang per il presidente americano, Barack Obama, che ha spinto per un programma di razzi commerciali per i rifornimenti. A pagare le immediate conseguenze dell'incidente è intanto Orbital Science, che crolla in Borsa nelle contrattazioni after hour, arrivando a perdere fino al 19%.  




 INDAGINI IN CORSO L'esplosione del razzo destinato alla Stazione Spaziale Internazionale è avvenuta sei secondo dopo il lancio. La Nasa ha informato le autorità dell'aviazione americana e intende condurre formare una squadra di esperti per indagare sull'incidente.   OBAMA SEGUE GLI SVILUPPI Il presidente americano, Barack Obama, è stato informato sull'esplosione del razzo che avrebbe dovuto portare rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale. Lo afferma la Casa Bianca, sottolineando che Obama continuerà a ricevere aggiornamenti quando diverranno disponibili. 

fonte

Diabete, un sensore permetterà di rilevare la glicemia senza pungere il dito

Per la prima volta, un dispositivo permetterà a una persona con diabete di monitorare la glicemia senza doversi pungere il dito. Si chiama FreeStyle Libre, ed è stato approvato in sette Paesi europei: Italia, Germania, Francia, Olanda, Spagna, Svezia e Regno Unito. Frutto della ricerca Abbott, il dispositivo è composto da un sensore e da un lettore.   Il sensore, grande quanto una moneta da 2 euro, si indossa sulla parte posteriore del braccio e, attraverso un sottile filamento che si inserisce sottocute, rileva il livello di glucosio nei fluidi interstiziali e ne memorizza continuamente i valori, giorno e notte. È progettato per restare applicato al corpo fino a 14 giorni e può essere indossato anche sotto la doccia o in piscina. Il lettore è invece uno strumento elettronico che, avvicinato al sensore, rileva in meno di un secondo, anche attraverso gli indumenti, il valore glicemico misurato dal sensore e lo riporta in modo chiaro e intuitivo sul suo touch screen a colori.  «Questo sistema apre una nuova era nel monitoraggio della glicemia - afferma Emanuele Bosi, professore di Diabetologia all'Università Vita-Salute, S.Raffaele, di Milano - poichè elimina il peso del controllo della glicemia e permette a pazienti e medici di comprendere meglio il profilo glicemico e attuare le migliori strategie terapeutiche». Ma l'importanza di eliminare la puntura del dito per misurare la glicemia, riveste, per Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia, un'importanza ancora maggiore: «Basti pensare - osserva - che in Italia per un diabetico su due la puntura del dito è un buon motivo per non testarsi e che la maggioranza delle persone con diabete non misura regolarmente la glicemia, col risultato che va incontro a crisi ipoglicemiche tre volte di più di chi si controlla regolarmente e viene ospedalizzato il doppio delle volte con costi del 66% superiori per il Sistema sanitario». Il dispositivo però non è al momento passato dal Servizio sanitario e può essere acquistato sul sito www.freestylelibre.it, al costo indicativo di 4 euro al giorno. 

Fonte

martedì 28 ottobre 2014

Bodhi, il cane modello che guadagna 10mila dollari al mese grazie a Instagram

Per essere un animale, ha senz'altro classe. Si chiama Bodhi il cane-indossatore che è diventato una miniera d'oro per i suoi padroni: in un mese guadagna 10mila dollari.



 Tutto è cominciato per gioco, quando i padroni di Bodhi, Yena Kim e David Fung, hanno cominciato a pubblicare su Instagram le foto del loro cucciolo vestito con capi d'abbigliamento umani sulla pagina Mensweardog.
 Oggi ha più di 150.000 fan sul social. 

fonte

Manovra, ira dei sindacati. Renzi a "Otto e Mezzo": "Vogliono trattare? Facciano i deputati"

Uno scontro durissimo sulla legge di stabilità che non conosce mezzi termini. Dopo la protesta in piazza di sabato, Renzi e i sindacati (la Cgil in particolare) si lanciano nuovamente messaggi di guerra. Una giornata iniziata con l'incontro tra governo e parti sociali e conclusa con un fiammeggiante premier ospite di "Otto e Mezzo". 
IRA SINDACATI. I sindacati hanno incontrato oggi ministri che «non erano nelle condizioni di rispondere», «non avevano il mandato», dice il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. E la leader della Cgil, Susanna Camusso, aggiunge: "Il problema è che non avevano mandato a discutere. Questa è la sintesi del rispetto che si ha per le parti sociali", è surreale".  IRA RENZI. «Trattare cosa? La cosa surreale è che Camusso dica che si deve trattare. È giustissimo che sindacato tratti ma tratta con gli imprenditori per salvare posti di lavoro. Il sindacato non fa trattative con il governo, non chiede permesso, le leggi non si scrivono con i sindacati ma in Parlamento». Così Matteo Renzi a '8 e mezzo'.  "FACCIANO I DEPUTATI". «Se i sindacalisti vogliono trattare si facciano eleggere, ce ne sono già, si troverebbero a loro agio». Continua Renzi a Otto e Mezzo. «Io ho detto ai ministri - prosegue il premier - che siamo disponibili ad ascoltare, ho detto che questa è la nostra manovra, se avete considerazioni da fare vi ascoltiamo se vi viene più comodo mandateci una mail, ma è ora di finirla di pensare che si alza uno e blocca gli altri».  "NO ALLE ELEZIONI". «Io mi sento di escludere le elezioni anticipate. Perchè credo che in questo momento l'Italia non ha bisogno di un presidente del consiglio che prende voti ma di un governo che cambia l'Italia. Se qualcuno in Parlamento si metterà contro, faremo un pò più fatica».  A PICCO LE BORSE. Gli investitori non vanno tanto per il sottile e bastonano l'Italia dopo l'esito degli esami della Bce. Nonostante solo due banche - Mps e Carige - siano state bocciate dal 'comprehensive assessment' dell'Eurotower, tutto il comparto bancario è stato tempestato dalle vendite. E lo spread tra Btp e Bund ha rialzato la testa, portandosi a 168 punti base. Il Ftse Mib ha chiuso con un tonfo del 2,4%, facendo molto peggio degli altri listini europei, da Londra (-0,4) a Parigi (-0,8%), da Francoforte (-0,9%) a Madrid (-1,4%), in una seduta su cui il sesto calo consecutivo dell'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche ha rinnovato i timori sull'economia dell'Eurozona. Le preoccupazioni sulla ripresa globale si sono riflesse nelle quotazioni del petrolio, sceso nuovamente sotto gli 80 dollari in corso di seduta a New York.

lunedì 27 ottobre 2014

Crisi e tecnologia: la paghetta dei genitori su carta prepagata, ma più bassa degli scorsi anni

«Me lo compri papà?» Forse una volta funzionava così. Ma i tempi cambiano e oggi i ragazzi hanno in tasca la paghetta 2.0, vale a dire la carta di credito ricaricabile con cui mamma e papà finanziano la ”settimana” di piccole spese. 
Tutto al passo con i tempi, compresi purtroppo anche i versamenti: con la crisi, infatti, la paghetta virtuale scende anche fino a 5 euro settimanali. A rivelarlo è uno sondaggio, effettuato su 500 clienti di City Poste Payment, da cui emerge che 3 genitori su 5 scelgono la prepagata per i figli.  Si tratta di ragazzi tra 12 e 16 anni che decidono di spendere i loro soldi per acquisti di tutti i giorni ma non solo.




 Va da sé infatti che, al contrario dei contanti, con una carta prepagata i genitori hanno maggiori possibilità di vedere dove e come vengono spesi i soldi. Ed ecco allora la lista delle priorità: 1 su 4 spende per le ricariche del cellulare e meno di 1 su 5 per piccoli gadget di elettronica, il 13% va in pizzeria e al fast food. Il 10% acquista cosmetici, il 9% va dal parrucchiere o nei centri estetici e il 7% in palestra e corsi vari. C'è anche un 6% che spende per cinema e teatro. Meno del 5% acquista piccoli accessori d'abbigliamento. C'è di tutto, quindi.  Ma nella carta quanti soldi ci vanno a finire?
Nel 20% dei casi si tratta di circa 30 euro a settimana, mentre un ragazzo su 10 riceve ben 50 euro e solo il 3% li supera. Ma la maggior parte, il 37%, riceve bonifici sulla carta prepagata di appena 5 euro a settimana. «Anche la paghetta – spiega Antonio Palma, della Federazione italiana medici pediatri – si adegua ai tempi. E' giusto che i ragazzi imparino che, se la famiglia è in difficoltà, per loro c'è il contenimento della paghetta che resta comunque il metodo migliore per insegnare ai figli a gestire le risorse. Rispetto al versare soldi a richiesta, in quel modo si va fuori controllo. Temo però che, nel caso delle 5 euro, si tratti di una ”falsa paghetta”, che viene integrata con altri soldi a consumo». 


fonte

Si tuffa nel canale per salvare il cane: muore annegato Emiliano, medico 40enne

Emiliano Sermidi, un medico 40enne di Mantova, è morto annegato a Borghetto sul Mincio nel tentativo di salvare il suo cane che era finito in un canale. La tragedia si è consumata in presenza della compagna dell'uomo. 



Il medico non ha esitato a buttarsi in acqua per portare in salvo il suo cane ma è stato trascinato dalla corrente e non è più riemerso. La donna ha dato l'allarme e il cadavere è stato recuperato dai vigili del fuoco.
 Il cane ha seguito il suo padrone nel tragico destino; alcuni passanti lo hanno scorto galleggiare a qualche chilometro di distanza dal luogo dell'incidente. Un episodio analogo che aveva avuto per vittima una donna, era accaduto ieri nella Laguna di Venezia.

fonte

Camion li travolge mentre corrono in ospedale per il parto: genitori muoiono, salvato il piccolo

Un piccolo miracolo nella tragedia che ha coinvolto la sua famiglia e di cui è diventato involontariamente il protagonista.
Pingan Zhao ha “assistito” alla distruzione della sua famiglia dal grembo della mamma. Della tragedia non ne avrà ricordo negli anni ma per sempre rimarrà la testimonianza della vittoria della vita sulla morte per gli abitanti di Xiamen, nella provincia del Fujian nel sud-est della Cina.  Wang Zhao, 40 anni, e suo marito Mao, 42, stavano viaggiando sulla loro moto quando sono stati travolti da un camion. 




Era marzo e stavano correndo in ospedale per dare alla luce il loro bambino: Wang aveva iniziato ad avere le doglie e il marito, preso dal panico, aveva preferito mettersi in sella alla sua moto piuttosto che aspettare l'arrivo dell'ambulanza. Mai scelta si rivelò più fatale. All'incrocio tra Maqing Lu e Lu Jiaosong, la coppia è stata colpita da un camion ed è rotolata in strada. I due sono morti prima dell'arrivo dei soccorsi. Wang è rimasta sull'asfalto con il pancione in vista e, proprio sotto gli occhi di alcuni testimoni, Pingan è venuto al mondo.  Il piccolo, trasportato immediatamente in ospedale, ha riportato lievi contusioni e ha subito un'operazione al cervello. La risonanza magnetica ha evidenziato che il bambino è affetto da idrocefalo ma, secondo un'equipe di medici del Beiiing Tian Tan Hospital, le sue condizioni non sono gravi. Pingan, che è stato ribattezzato il “bambino prodigio” o il “bimbo del miracolo” dai media cinesi, rimasto prematuramente orfano adesso è stato adottato dallo zio Yanchao Zhao e dalla nonna Kaixing Xiao. «Ho perso mio fratello maggiore in questa tragedia assoluta – ha detto l'uomo pronto a portare finalmente a casa il piccolo rimasto in ospedale per mesi - ora ho il dovere di vegliare su Pingan. Lo amerò e lo custodirò come un tesoro, come avrebbero fatto i suoi genitori». 

fonte

Grillo a Palermo sfiducia e insulta Crocetta: non si sa cosa sia. Sulla mafia: "Quotiamola in Borsa"

Beppe Grillo scende a Palermo per sfiduciare il presidente della Sicilia Rosario Crocetta ed è subito show con strascico di polemiche assicurato. «Firmate nei banchetti per la sfiducia a questo qui e lo mandiamo via. Questo qui che non si capisce cosa sia, sotto ogni punto di vista», dice dopo aver gettato in pasto al pubblico qualche frase choc sulla mafia come "La mafia è stata corrotta dalla finanza", o "bisognerebbe quotarla in borsa".  Crocetta nel mirino L'attacco a Crocetta è solo uno dei passaggi del comizio di Grillo che davanti al Parlamento regionale ha parlato anche di mafia: «Bisognerebbe quotare la mafia in Borsa e se si investe si guadagnerebbe. 



Non dovrei dire queste cose, vedete domani i giornali titoleranno che Grillo inneggia alla mafia», aggiunge. E ancora: «La mafia è emigrata dalla Sicilia, è rimasta qualche sparatoria, qualche pizzo e qualche picciotto». «La Sicilia è un far west oscuro, riprendetevi la vostra identità».  Frasi choc «La mafia è stata corrotta dalla finanza, prima aveva una sua condotta morale e non scioglieva i bambini nell'acido. Non c'è differenza tra un uomo d'affari e un mafioso, fanno entrambi affari: ma il mafioso si condanna e un uomo d'affari no», continua Grillo. «Nelle associazioni a delinquere non ci sono ormai più delinquenti, ma imprenditori, affaristi e magistrati»  Jobs act Ma c'è tempo per parlare della riforma del lavoro del governo Renzi: «Il Jobs act è una idea tedesca fantastica, prendere una persone e dividerla per tre: l'occupazione aumenta e le ore lavorative sono sempre le stesse. In Germania il Jobs act ha fallito e lo hanno rifilato all'Italia», dice l'ex comico.

fonte

Matteo Renzi: "Ci tocca cambiare il Paese" Alla Leopolda, "siamo al governo per fare"

"Questa è la Leopolda, il luogo è lo stesso ma noi siamo al governo, io, noi, e se siamo al governo non è per occupare una sedia, ci tocca cambiare il Paese, perché quella bicicletta ce la siamo andati a prendere, ora è arrivato il momento di prenderci terribilmente sul serio". Lo ha detto Matteo Renzi alla Leopolda. "Ci raccontano che facciamo le cose un po' per caso. Noi, invece, abbiamo un disegno organico", ha aggiunto il premier.
"Partiamo dal fatto - ha spiegato - che il mondo è interconnesso, un gran casino e che l'Italia ha un futuro se cambia sé stessa ma deve liberarsi di alcune paure". Iniziando a investire "nella politica estera che è una cosa seria, se si investe nella politica estera dell'Europa è per restituire dignità e orgoglio alla politica".


Stoccata alla Lega sull'immigrazione - "La politica europea non è solo discussione sul deficit. So che la politica estera non scalda, ma quando la Lega riunisce i cittadini contro l'immigrazione ignora che i 100mila sbarchi non sono figli del caso ma perché la Libia è saltata e meno male che sulla nostra nave può nascere una bambina altrimenti il Mediterraneo sarebbe sia culla che tomba", ha proseguito difendendo "Mare Nostrum" e sferzando il Carroccio.

"In Ue nessuno è così stupido da impiccare un Paese a una virgola" -
"In Europa per me è una battaglia tutte le volte ma non perché mi metto a litigare sullo zero virgola. Nessuno in Europa è così stupido da impiccare un Paese a una virgola ma c'è un atteggiamento, paradossalmente portato da alcuni italiani, per cui l'Italia non solo è un problema", ha sottolineato. "C'è un atteggiamento tutto italiano di funzionari che pensano in Ue di fare carriera parlando male del nostro Paese, un riflesso pavloniano per cui l'Italia è un problema. Ci sono regole in Europa che farebbero diventare euroscettico anche Adenauer", ha ribadito il presidente del Consiglio.

"Nel Pd c'è chi è ancorato al passato" -  Sui problemi all'interno del Pd: "Di fronte al mondo che cambia a questa velocità, puoi discutere quanto vuoi ma il posto fisso non c'è più. Siccome è cambiato tutto, la monogamia aziendale è in crisi, un partito di sinistra che fa: un dibattito ideologico sulla coperta di Linus o chi perde il posto di lavoro trova uno Stato che si prende carico di lui?". E poi: "Quelle come quella di ieri della Cgil sono manifestazioni politiche, e io le rispetto, e non ho paura che si crei a sinistra qualcosa di diverso, sarà bello capire se è più di sinistra restare aggrappati alla nostalgia o provare a cambiare il futuro". Ma, ha ribadito, "non si creano posti di lavoro a colpi di cortei".

"L'Italia porta avanti il tema della crescita in Europa" - "A chi va in piazza a manifestare dico, con il rispetto che si deve, che questa storia della crescita e contro l'austerità qui in Europa la porta avanti solo l'Italia, l'idea di cambiare il modo di percepire l'Europa, è del Pd", ha poi detto.

"Art.18 è come iPhone a gettoni" -
"Nel 2014 aggrapparsi a una norma del 1970 che la sinistra di allora non votò è come prendere un iPhone e dire dove metto il gettone del telefono? O una macchina digitale e metterci il rullino. E' finita l'Italia del rullino". Così Matteo Renzi criticando dal palco della Leopolda, tra gli applausi, chi difende l'art.18.

"Tagli alle tasse con il ddl stabilità" - Sulla legge di stabilità, poi ha affermato: "Abbiamo tagliato 18 mld di euro di tasse. Non è un'operazione elettorale ma di giustizia sociale".

Stilettata alla vecchia guardia del Pd - Sul finale stilettata alla vecchia guardia della sinistra: C'è chi si "imbarazza perché dopo 25 anni uno riesce a mettere insieme le persone che parlano di politica. A chi ha detto che la Leopolda è imbarazzante (lo ha detto Rosy Bindi, ndr) diciamo che non consentiremo a quella classe dirigente di riprendersi il Pd".

Infine il saluto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Quando si sentono tante menzogne nei confronti del nostro Capo dello Stato, credo sia doveroso che l'Italia per bene faccia sentire tutto l'affetto".


fonte

In tv il Pulcinella della Terra dei Fuochi. De Filippi: "Da italiana mi vergogno"

" Da italiana mi sento in difetto per quello che è sucesso ad Acerra: mi vergogno che succedano in Italia cose del genere". Lo ha affermato Maria di Filippi durante la trasmissione di ieri sera del programma "Tu si que vales", il talent show condotto da Belen. 



Parole pesanti scaturite dell'esibizione teatrale di Alfonso Pannella, studente liceale e attore acerrrano di 18 anni che ha interpretato un originale Pulcinella nella sua sfaccettatura drammatica in versione Terra dei Fuochi. "Questa è la guerra di Acerra, dove gente analfabeta ha occultato i veleni", una delle frasi che durante il drammatico monologo hanno colpito pubblico e giuria, composta tra gli altri, da Maria di Filippi, Gerry Scotti e Paolo Bonolis. L'esibizione, accompagnata dalla chitarra di un altro ragazzo di Acerra, Marcantonio Abbate, ha avuto il gradimento di giuria e pubblico, che hanno premiato il monologo permettendo ad Alfonso e a Marcantonio di passare il turno. Gerry Scotti ha poi aggiunto un altro commento forte: "grazie di averci scelto per diffondere messaggi così importanti ". 

fonte

Festival del Cinema di Roma, il pubblico premia "Trash" di Daldry

Il film "Trash" di Stephen Daldry si è aggiudicato il premio del Pubblico BNL nella sezione Gala della nona edizione del Festival di Roma. Premiati anche "12 Citizens" di Xu Ang per Cinema d'Oggi, per Mondo Genere "Haider" di Vishal Bhardwaj, "Fino a qui tutto bene" di Roan Johnson per Cinema Italia (Fiction) e per Documentario la pellicola "Looking for Kadija" di Francesco G. Raganato.



Vincono la spazzatura piena di speranza di Trash di Stephen Daldry; 12 Citizens, rifacimento in salsa cinese del classico di Sidney Lumet La parola ai giurati; Haider di Vishal Bhardwaj adattamento di Amleto di Shakespeare e, per l'Italia, la leggerezza ottimista dei fuori sede pisani di Fino a qui tutto bene di Roan Johnson.

Questo il voto del pubblico della nona edizione del Festival di Roma che si è chiuso con un punto interrogativo sul suo futuro. Voto elettronico che ha assegnato questi Marco Aurelio d'oro nelle rispettive categorie di Gala, Cinema d'oggi, Mondo genere e Cinema Italia.

Ma a prendere riconoscimenti sono, tra gli altri, anche il documentario Looking for Kadija di Francesco G. Raganato ambientato in Eritrea. E per la Camera d'Oro miglior opera prima premi a Escobar: Paradise Lost (Gala), a Laura Hastings-Smith produttore di X+Y di Morgan Matthews (Alice nella città) e, infine, una menzione speciale è andata a Last Summer di Lorenzo Guerra Seragnoli (che ha vinto anche due premi collaterali).

Questo per quanto riguarda i riconoscimenti consegnati nella Sala Sinopoli dell'auditorium in una serata condotta da Nicoletta Romanoff e con un parterre dove spiccava la presenza del presidente del Senato Pietro Grasso. Tra i momenti salienti della serata, la dedica al Brasile di Daldry. Il regista britannico ha donato il premio in denaro a una associazione a sostegno delle famiglie delle favelas, cosa che ha subito prodotto il raddoppio dell'assegno da parte di Luigi Abete della Bnl, main sponsor della manifestazione. Da lui un appello a non remare contro questo festival ("c'è troppa gente che fa cortocircuiti" ha detto), e anche il suo forte basta a parlare ancora di festa e festival "le due cose possono convivere insieme senza problemi".

La dedica più bella e originale è stata di Gaetano Di Vaio che nel ricevere il premio Doc/it per il suo documentario Largo Baracche lo ha dedicato all'ex moglie: "Che mi ha aiutato tanto nei momenti difficili della vita". Daldry, telefono in mano, ha detto: "Sto cercando di mandare un sms ai tre ragazzini brasiliani, forse lo sanno già e stanno festeggiando". 


fonte

Halloween, ogni vip ha la sua zucca

E' caccia alla zucca in America per la festa più spaventosa di sempre. Grandi o piccole, l'importante è che siano all'altezza delle aspettative di grandi e piccini. E in attesa di scoprire come si travestiranno le star di Hollywood, non resta che seguirle nell'acquisto degli ortaggi arancioni. Da Elisabetta Canalis a Jessica Alba a Jennifer Lopez, scopriamo le dimensioni delle loro zucche...
 Ottobre è un mese di grande fermento, nessun vip vuole arrivare impreparato alla festa di Halloween e tra travestimenti per stupire e zucche da decorare è meglio portarsi avanti.



A Los Angeles Jessica Alba, marito e figlioletti, ne comprano di tutte le dimensioni, Elisabetta Canalis e Brian Perri, per il loro primo Halloween da sposati, ne scelgono una a testa: lei una di medie dimensioni e lui una davvero grande. Eli, in pantaloncini e canottiera, è davvero radiosa e senza fatica porta a mano la sua zucca in auto. Al momento non sappiamo ancora come si vestirà la notte del 31 ottobre: qualche settimana fa ha provato un vestito da Minnie, ma era poco convinta. "Non sembra che quello di Minnie sia il vestito piu' divertente che abbia mai provato...", ha scritto su Instagram.

Presente all'appello anche Jennifer Lopez, accompagnata dai suoi gemellini, le scruta con attenzione prima di acquistare. Hilary Duff e suo marito Mike Comrie, accompagnati dal loro piccolo “pirata” si fanno largo nel magico mondo delle zucche. Troppa scelta li mette in difficoltà.

Tra la carrellata di celebrità spunta il cantante Robin Thicke accompagnato dal figlioletto Julian, l'attore Lorenzo Lamas, Fergie e Phoebe Price, vestita da sexy scheletro con tanto di calze a rete.


fonte

sabato 25 ottobre 2014

Trova un chiodo nella pizza, chiuso il panificio: "Alimentava il forno con le pedane di legno"

Un chiodo nella pizza. Usava anche pedane di imballaggio per alimentare il forno a pietra e un chiodo è finito in una pizza di un cliente.
È la tecnica per risparmiare utilizzata da un panificatore del Catanese la cui attività è stata bloccata da carabinieri del Nas del capoluogo etneo per «gravi carenze igienico-sanitarie».  Le indagini erano state avviate dopo la segnalazione di un consumatore che su un trancio di pizza che stava per mangiare ha trovato nella farcitura un chiodo in ferro lungo alcuni centimetri che, se ingerito, avrebbe potuto causargli gravi lesioni. Militari dell'Arma nel panificio hanno scoperto un deposito abusivo con 500 chilogrammi di scarti di legname e pedane d'imballaggio accatastate, che l'artigiano utilizzava per alimentare il forno a pietra e cuocere pane e pizze che così erano a contatto diretto con i chiodi conficcati nelle assi di legno. Questo tipo di materiale di risulta è classificato dalla legge come rifiuto speciale e, pertanto, non può essere impiegato per l'alimentazione di forni a pietra che richiedono, invece, esclusivamente legna o prodotti naturali. L'uomo è stato segnalo alla Procura della Repubblica di Catania. 


fonte 

Renzi apre la Leopolda: "Vinceremo se smentiremo che l'Italia è irriformabile"

"La Leopolda non è mai stato un partito e nemmeno una corrente". Lo ha detto il premier Matteo Renzi aprendo la kermesse fiorentina. Parlando della scenografia scelta per l'occasione, quella di un garage, ha aggiunto: "E' il posto in America delle start up, in Italia si sono sempre fatte battute sulle differenze con i nostri garage. Tocca a noi farle smettere. Ma il garage è anche il luogo in cui la macchina è ferma e bisogna farla ripartire".
 
 "La Leopolda del 2011 - ha spiegato Renzi - mi ha fatto capire che questo Paese era scalabile, so che questo termine creerà polemiche ma lo dico: per anni ci hanno raccontato che l'Italia era un Paese chiuso, eppure giorno dopo giorno ci rendevamo conto che si potevano cambiare le cose sul serio, presa, rivoltata e cambiata".

La nuova sfida, per il premier, è una. "Siamo partiti da 0, ci siamo presi il partito, siamo al governo del Paese, stiamo facendo quello che volevamo, abbiamo smentito tutti. Ma non serve a niente se non smentiremo il luogo comune che l'Italia è irriformabile, lo pensano a Bruxelles, a Roma, dietro l'angolo, sono dovunque".


fonte

venerdì 24 ottobre 2014

Torna l'ora solare nella notte tra sabato e domenica: stanchezza, malinconia e insonnia per i più piccoli

Dopo sette mesi di ora legale, nella notte tra sabato 25 e domenica 26, tornerà l'ora solare: alle ore 03.00 si dovranno spostare un'ora indietro le lancette degli orologi e quindi si dormirà un'ora in più, recuperando quella persa a marzo scorso. L'ora legale sarà di nuovo in vigore dal prossimo 29 marzo.  Secondo quanto rilevato da Terna, durante il periodo di ora legale, iniziato il 30 marzo 2014,l'Italia ha risparmiato complessivamente 549,7 milioni di kilowattora, quanto il consumo emdio annuo di elettricità di circa 205mila famiglie. Grazie proprio a quell'ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l'uso della luce artificiale.  E' la luce naturale il principale antidoto agli effetti del passaggio dall'ora legale a quella solare.«Un cambio che determinerà per il 10% della popolazione una lieve confusione per l'orologio biologico con effetti come stanchezza, malinconia o depressione che possono incidere sulle relazioni personali ed il lavoro. Ma basta una maggiore esposizione alla luce per indurre un miglioramento di questi sintomi». A parlare è Francesco Peverini, direttore della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno Onlus.  «Per molte persone, in autunno, con la prima settimana di riduzione della luce accentuata dal passaggio all'ora solare vedono diminuire la propria efficienza, peggiorare la qualità della vita, divenire più stanchi» aggiunge Peverini.  L'ora in più di sonno in arrivo regalerà notti agitate alle famiglie con bambini piccoli. Può sembrare un controsenso ma portare indietro le lancette rappresenta una rivoluzione ruba-sonno per 250mila bambini.

fonte

Il sole dà spettacolo: eclissi parziale in nord America

Macchie, eruzioni ed eclissi: in questi giorni il Sole regala spettacoli di ogni tipo. La nostra stella si trova in un picco di attività ed è segnata da una enorme macchia grande come Giove e visibile anche ad occhio nudo (è necessario usare però appositi filtri per evitare danni agli occhi), il tutto mentre negli Usa si è verificata nel tardo pomeriggio di oggi (questa notte in Italia) una eclissi parziale. 
 
Da circa una settimana sulla superficie solare è comparsa una gigantesca macchia solare denominata Ar2192 che sta producendo un gran numero di brillamenti ed eruzioni. Il fenomeno ha provocato una serie di potenti brillamenti, ossia violente eruzioni di materia, di cui ben due di categoria X, la più potente delle cinque classi in cui vengono suddivise. Nessuna delle esplosioni ha però coinvolto direttamente il nostro pianeta e si è registrato solo un breve black out nelle comunicazioni radio.  Un piccolo 'incidente' quindi che è ha colpito solo radioamatori, operatori di volo e le radio comunicazioni marittime. L'Agenzia americana per gli oceani e l'atmosfera (Noaa) ha comunicato che esiste un'alta possibilità (del 95%) di nuovi brillamenti di classe M nelle prossime 24 ore e del 55% che si verifichino nuovi episodi di classe X. La macchia solare comparsa da circa una settimana è molto grande, un dimensione paragonabile a quella di Giove, e risulta facilmente visibile ad occhio nudo, è necessario pero utilizzare speciali filtri per evitare gravi danni alla retina.  Il tutto mentre nelle prossime ore gli abitanti di Canada e Usa potranno osservare lo spettacolo di una eclissi di Sole parziale. A partire dalle 17,30 (ora locale, le 23, 30 in Italia) gli abitanti della costa orientale del Nord America potranno osservare la Luna iniziare a oscurare il disco solare fino a raggiungere una copertura massima circa 30 minuti dopo. La visione migliore sarà però per gli abitanti del profondo nord, in molte regioni del Canada e dall'Alaska sarà possibile vedere una copertura del Sole di circa il 70%.



 fonte 

Ferita gravemente in un incidente stradale, 24enne partorisce un figlio al settimo mese

Ha partorito un figlio subito dopo un gravissimo incidente. È successo oggi all'ospedale Le Scotte di Siena dove una 24enne, al settimo mese di gravidanza, è stata trasportata con l'elisoccorso Pegaso. La donna era rimasta ferita in un incidente avvenuto nel pomeriggio non lontano dalla sua abitazione, a Lucignano.
All'arrivo a Siena i medici, viste le condizioni della mamma che ha riportato un grave trauma commotivo, hanno deciso di far nascere il bambino. Il parto, con taglio cesareo, è andato bene e il neonato è buone condizioni. I medici del policlinico senese stanno ora valutando se sottoporre la 24enne a un interventochirurgico. Le sue condizioni rimangono gravi ma stabili. 


fonte

"Patente e libretto dello stesso intestatario", multe di 700 € per automobilisti trasgressori

Cambiamenti in vista per gli automobilisti che usano vetture non intestate a loro nome. A partire dal 3 Novembre la carta di circolazione e la patente dovranno coincidere, cioè essere dello stesso intestatario.
La registrazione dovrà essere fatta alla Motorizzazione e sulla carta di circolazione dovrà essere annotato il nome di chi utilizza in modo costante l’auto di proprietà altrui per oltre 30 giorni.
Tutti coloro che non aggiorneranno la carta di circolazione saranno punibili con una sanzione di 705 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione.  Sono esenti coloro che usano già un mezzo non di loro proprietà o possiedono un’intestazione non aggiornata prima della data dell'entrata in vigore delle nuove norme o coloro che usano auto di familiari conviventi (aventi la residenza nello stesso indirizzo).
Le categorie che invece saranno maggiormente colpite sono coloro che utilizzano auto aziendali. L'obbligo è per ogni tipo di veicolo e sarà rivolto sia alle persone fisiche che alle persone giuridiche.