Gianna Nannini accantona per il momento il progetto di
un album di inediti per reinterpretare in chiave rock 17 grandi classici
della musica italiana. La cantante presenta a Tgcom24 "Hitalia": "E' un po' la mia vita raccontata con le canzoni". Come 'O sole mio': "La canto con Massimo Ranieri, ero una fan pazza di lui a 14 anni". Poi duetti anche con Gino Paoli ("lui è davvero rock") e con Vasco in "C'è chi dice no".
E' stato difficile scegliere questi 17 brani?
La
scelta delle canzoni si è basata sull'attrazione emotiva ma anche sulla
mia storia e la mia vita. Ad ognuna di esse sono legata anche perché le
ascoltavo da piccina.
Perché hai pensato al progetto "Hitalia"?
In un certo qual modo mi deresponsabilizza dal lavoro che altrimenti
avrei dovuto fare con un disco di inediti o come autrice. Ho trovato
stimoli nel cercare di riarrangiare, sempre con il mio grande amico di
lunga data e produttore Will Malone, i brani che hanno fatto la storia
della musica italiana nel mondo.
Qual è stata la canzone che hai avuto più difficoltà ad interpretare?
Sicuramente 'O sole mio'. Ho un grande rispetto della lingua napoletana
ed è difficilissimo cantarla in maniera precisa e lineare. Ma ho voluto
lo stesso affrontare questa sfida difficilissima se pensiamo che nel
mondo ne esistono ben 67 versioni. Ma non ce la poteva fare da sola.
E' così che è nata la collaborazione con Massimo Ranieri?
Ero pazza di lui lo confesso, a 14 anni. Lo seguivo nei concerti e gli
ho anche offerto un passaggio in motorino ma lui mi aveva risposto che
non poteva salire perché sarebbe stato impegnato per un film e non
poteva rischiare di farsi male. Così l'ho seguito fino in albergo,
eravamo a Viareggio, ho bussato alla sua porta e gli ho chiesto se
potevo fargli una foto. E' sceso nella hall, è uscito fuori e gli ho
scattato una immagine di lui davanti al mio motorino.
Poi vi siete più rivisti?
Dopo tanti anni. Gli ho detto 'Ehi Massimo ma ti ricordi di quella
bambina che ti cercava sempre?'. Lui è rimasto stupito e mi ha detto 'Ma
eri tu?!". Siamo scoppiati a ridere. Ho coinvolto Massimo perché è un
interprete straordinario, non ce l'avrei fatta senza di lui. Lo
ammetto.
C'è anche un duetto con Gino Paoli in una stupefacente versione de "Il cielo in una stanza"...
Ha una voce bellissima, oggi più di ieri. Lui è veramente rock! Quando
gli ho fatto ascoltare questa versione è impazzito di gioia!
"Caruso" è un evidente omaggio a Lucio Dalla, perché hai scelto proprio questa canzone del suo repertorio?
Sono affettivamente legata a questa canzone perché la ricollego alla
perdita di una mia carissima amica. Mi sembra opportuno celebrare
questo brano di Lucio che è entrato ormai tra i grandi classici della
musica, conosciuto in tutto il mondo.
Non poteva mancare "Mamma"...
Non potevo non farla anche perché mia madre è venuta a mancare quest'anno. Glielo dovevo.
Questa festa della musica italiana sembra adatta per una tua partecipazione a Sanremo come superospite, andrai?
Ogni anno molti giornalisti mi chiedono se vado a Sanremo, per ora posso dire che non è previsto.
E' previsto invece un tour?
Sì e partirà in primavera. Ci sarà anche spazio per un gran concerto in Germania assieme ad una orchestra sinfonica.
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martedì 2 dicembre 2014
Gianna Nannini: "Quando a 14 anni ero pazza di Ranieri"
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