Si fanno sempre più insistenti le voci di crisi fra Raoul Bova e Rocio 
Morales, da poco diventati genitori della piccola Luna. Già qualche 
settimana fa era uscita l’indiscrezione che voleva Rocio arrabbiata per 
le assenze di lavoro del compagne, che recentemente infatti ha reso noto
 che prenderà un anno sabbatico per stare a fianco della famiglia. 
Ora 
arriva Alberto Dandolo per Dagospia” a mettere nuova carna la fuoco: “Le
 solite malelingue – fa sapere nella rubrica “Milano Spia” - dicono che,
 a dispetto dei sorrisi e delle foto da famigliola, la storia tra Rocio 
Muñoz Moraes e Raoul Bova, 27 e 44, sarebbe finita da un po’ e che a 
tenerli insieme sarebbero gli affari. Sarà vero? Ah, saperlo...”. 
 
 
 
Sono gemelle e sono anche inseparabili: oltre ad essere due gocce 
d'acqua, trascorrono gran parte delle loro giornate insieme. Ma Lia e Lori Woof,
 22 anni, avevano un gran problema: non si piacevano. Il loro aspetto 
fisico non permetteva loro di avere fiducia nei propri mezzi. In 
particolare non erano contente delle dimensioni del loro seno e allora 
hanno deciso di ricorrere alla chirurgia estetica per risolvere il 
problema.

 
Lora, originarie di Gateshead (Inghilterra) hanno messo mano al portafogli e hanno sborsato ben 13.000 euro
 per aumentare le dimensioni del loro decolletè: ma attenzione, hanno 
modificato il seno in egual misura, in modo da rimanere identitche anche
 dopo l'operazione chirurgica.  "Guardavamo le altre ragazze ed eravamo 
invidiose - hanno ammesso le due gemelle Lia e Lori Woof
 -. Volevamo le loro grandi tette. Prima dell'intervento non avevamo 
fiducia in noi stesse, ma ora è cambiato tutto. Era da tanto tempo che 
volevamo operarci al seno e ne abbiamo discusso a lungo. Alla fine 
abbiamo deciso di farlo, ma di modificare il nostro corpo in maniera 
identica, in modo da non tradire ciò che eravamo in principio": 
 
 
 
            
        
          
        
          
        
«Abbiamo qui ad Altamura un tesoro prezioso per tutta la Puglia, anzi 
per il mondo culturale e scientifico intero: sono pochi i reperti 
fossili umani con una simile combinazione di caratteri morfologici. Non 
c’è nulla di altrettanto completo nella documentazione 
paleoantropologica mondiale che precede la comparsa e la diffusione 
della nostra specie; niente del genere prima di Homo sapiens».

 
 Così l’assessore della Regione Puglia all’Industria turistica e 
culturale, Loredana Capone, commenta in una nota la ricostruzione 
dell’Uomo di Altamura da parte degli studiosi presentata oggi. La 
ricostruzione è stata affettuata partendo dallo scheletro di Homo 
neanderthalensis scoperto il 3 ottobre 1993 nella grotta di Lamalunga, 
ad Altamura, risalente a 180.000 anni fa.  «Il Polo museale di Altamura,
 grazie anche alla importanza del ‘suo uomò – prosegue Capone – a 
partire da oggi può diventare un attrattore potente per i viaggiatori in
 Puglia. Per questo sarà molto importante che la fruibilità e la 
gestione del Polo siano in linea con l’impegno della Regione a favore 
del recupero dei beni culturali e dell’immenso patrimonio di cui la 
Puglia dispone, sempre più nella direzione di valorizzare il bene sulla 
base di un progetto che garantisca non solo il restauro, ma anche la 
fruibilità nel modo il più innovativo possibile». Per l’assessore 
pugliese «non è più immaginabile di restaurare le nostre bellezze e poi 
lasciarle chiuse a deperire nuovamente senza un progetto di utilizzo per
 la comunità e per i turisti e senza generare economia e occupazione per
 le imprese culturali e creative. Altamura sta progettando il suo futuro
 rendendo noto al mondo il suo grande patrimonio. La Regione – conclude 
Capone – sarà accanto e ne terrà conto sia nel Piano strategico del 
Turismo che in quello per la Cultura». 
 
 
 
Jacobus van Nierop, il dentista degli orrori, non potrà più fare del 
male ai suoi pazienti. Il tribunale di Nevers, nella Francia centrale, 
lo ha condannato a otto anni di reclusione per aver mutilato le bocche 
di circa 120 persone. Van Nierop, 51enne di nazionalità olandese, aveva 
trasformato il suo studio dentistico nella cittadina di Chateu-Chinon in
 una sorta di camera delle torture nella quale «traeva piacere» nel 
provocare orribili lesioni ai malcapitati che gli capitavano a tiro. 

 
Nel
 corso del processo, riporta la Bbc, i giudici hanno ascoltato le 
testimonianze delle sue vittime, che hanno raccontato di mandibole 
fratturate, ascessi e setticemie provocate dal dentista che, dopo averli
 anestetizzati, si accaniva su di loro praticando estrazioni non 
necessarie e ogni sorta di procedure «inutili e dolorose». Van Nierop, 
ha detto il pubblico ministero durante il processo, non solo truffava le
 assicurazioni dei suoi pazienti eseguendo interventi inutili, ma 
provava un autentico «piacere nel provocare dolore».
 Il 51enne ormai
 ex dentista venne arrestato nel 2103. Fuggito in Canada, era stato 
nuovamente arrestato in base a un mandato di cattura internazionale. Il 
tribunale lo ha anche radiato dalla professione medica e multato per 
10.500 euro. Durante il processo, van Nierop ha ammesso le sue 
responsabilità, spiegando di «non avere interesse per le persone» e 
rispondendo con laconici «no comment» alle domande degli avvocati e dei 
giudici. 
 
 
 
«Ora sto meglio, fortuntamente, e così sono voluta ritornare. Papà mi accompagnava sempre ai concorsi, era appassionato come me: penso sia giusto continuare anche per lui, nel suo ricordo, che non mi lascia mai. Spero di arrivare in finale».

 
Le parole sono di Beatrice Bussanich, ventitreenne commessa di Conselve,
 che nei giorni scorsi, a poco più di quattro mesi dal terribile 
incidente nel quale perse la vita il padre Carlo e lei rimase seriamente
 ferita, è ritornata in passerella, quella di Miss Italia, conquistando con il quarto posto l'accesso alla fase regionale.
 «Mi piacciono la moda ed i concorsi che seguo da tempo - continua 
Beatrice seconda di tre figlie -. Papà era il primo ad accompagnarmi e a
 condividere le esperienze mettendoci tanta passione. A volte, se 
secondo lui il risultato non era giusto, se la prendeva, ma fa parte del
 gioco. Io in passerella, lui a seguire dalla platea».  
 Lo scorso 
novembre Carlo, 56 anni, e Beatrice erano in scooter. Un'auto ha 
tagliato loro la strada: nell'inevitabile impatto lui è morto sul colpo,
 proteggendo la figlia seduta dietro. Beatrice, a causa di una lesione 
evidenziata successivamente, è stata rivoverata per settimane con una 
ridottissima mobilità.  
 
 
 
            
        
          
        
          
        
Le chiazze di greggio nelle acque genovesi, dopo il cedimento della diga sul torrente Polcevera,
 "risultano degradate e notevolmente ridotte di dimensioni". Lo rende 
noto la guardia costiera, spiegando che risultano presenti tre piccole 
chiazze al largo del tratto tra Arenzano e Cogoleto delle dimensioni di circa 600 metri ciascuna per non più di 100 metri di larghezza.

 
Altre
 tre chiazze sono state rilevate una 8 miglia al largo di Savona e due a
 circa 4 miglia al largo Imperia. Si presentano con una lunghezza di 
circa 2-3 miglia ciascuna e di poche decine di metri di larghezza, ed in
 ogni caso si tratta di leggera iridescenza in via di dissolvimento. In 
prossimità delle spiagge di Savona e Albissola gli uomini della locale 
Capitaneria hanno, inoltre rilevato, la presenza di piccole macchie di 
prodotto, ma si tratta certamente di limitati effetti derivanti dalle 
iridescenze presenti al largo di quel tratto di costa.
 Non si esclude che lo stato di emergenza locale possa essere dichiarato cessato limitatamente alla zona del savonese.
 La situazione più sotto stretto controllo e dove si concentrano 
maggiormente gli sforzi, resta quella del ponente genovese e degli 
specchi acquei portuali, dove le chiazze di sostanza si presentano più 
vive, in quanto alimentate dalla corrente del Polcevera, leggermente 
aumentata a causa delle piogge di questa mattina. Qui, oltre ai 50 
autospurgo che operano lungo il corso del Torrente, il presidio di 
contenimento e bonifica costituito dai mezzi navali costieri e da quelli
 d`altura, nonché dalle barriere di confinamento continua ad operare con
 intensità, in modo da giungere in tempi brevi ad una definitiva 
soluzione dell`emergenza. 
 
 
 
Ieri si è spento all'età di 89  anni, Loris Piangiarelli. Aveva iniziato
 a lavorare con  suo padre nel 1952. Qualche anno dopo aprì il negozio 
di  ricambi per auto ed autocarro in via Cavour a Macerata  e 
successivamente trasferì l'attività in via Valenti ed  infine Piediripa. 

 
I suoi amici di una vita raccontano che l'idea di  aprire un'attività 
del genere gli venne una mattina  guardando il traffico di corso Cavour:
 “Tutte queste  macchine che girano avranno pure bisogno di ricambi per 
 la riparazione” e fu l'inizio di una piccola grande  azienda che ha 
segnato la storia cittadina. Nel 1991 Piangiarelli costituì una nuova 
società  "Piangiarelli e Quintabà": si tenne l'attività legata ai 
 ricambi per auto cedendo invece con grande generosità  quella per gli 
autocarri ai dipendenti. Dal 1992 per problemi di salute non poté più 
seguire da  vicino l'attività come avrebbe voluto. "Era un  commerciante
 - ricorda la moglie Giuliana Spinaci,  straziata dal dolore - 
conosciutissimo". Per la socia Sabina Quintabà Loris Piangiarelli era 
“un  uomo estremamente laborioso con mille idee da  realizzare. Era una 
persona molto stimata, una bella  guida, un grande amico”.         
         
 
 
 
            
        
          
        
          
        
La Germania non ha mai visto di buon occhio l'azione di Mario Draghi 
alla guida della Bce. Più volte, l'inflessibile ministro delle Finanze 
tedesco, Wolfgang Schaeuble ha manifestato la sua insofferenza per le 
scelte di politica monetaria di Francoforte.  Ieri il numero uno della 
Bce ha deciso di alzare la voce: «Abbiamo un mandato per perseguire la 
stabilità dei prezzi in tutta l'Eurozona, e non solo in Germania, e 
questo mandato è stabilito dalla legge europea, noi obbediamo alle leggi
 e non ai politici».

 
 Schaeuble aveva preso di mira soprattutto i tassi 
sotto zero dando voce, a suo parere, alle paure diffuse fra i 
risparmiatori tedeschi. Ma il fronte anti-Draghi in Germania è folto. 
Hans-Peter Friedrich, vice-segretario della Csu, partito alleato della 
Merkel, ha invocato un prossimo presidente della Bce tedesco.  Ma 
Draghi, che per molto tempo ha preferito non alimentare la polemica, 
ieri ha avvertito: «Le critiche di un certo tipo potrebbero sembrare in 
grado di minacciare l'indipendenza della Bce».Uno scontro in piena 
regola che ha reso necessario l'intervento di mediazione della stessa 
Angela Merkel: «È legittimo che in Germania si parli dell'impatto dei 
tassi bassi, anche se questo non deve essere confuso con l'intervenire 
nella politica indipendente della Bce, che io sostengo pienamente». 
Draghi del resto non ha intenzione di cedere alle pressioni tedesche. La
 Bce, ha sottolineato, «è pronta ad agire usando tutti gli strumenti 
concessi dal suo mandato». I tassi, dunque, resteranno a lungo ai 
livelli attuali: - 0% il principale e -0,40% quello sui depositi. 
 
 
 
            
        
          
        
          
        
Si sono lasciati, ma negli ultimi tempi le frequentazioni fra Belen Rodriguez e Stefano De Martino
 sembrano essere riprese e i due vengono spesso sorpresi insieme. 
Belen è
 stata fotografata da Novella2000 mentre esce dalla palestra: ad 
attenderla, oltre i fan, c’è l’ex marito con il figlio, il piccolo 
Santiago in macchina. Il coach di “Amici” lascia la sua ex davanti al 
portone, poi parcheggia e la raggiunge, per trascorrere la notte insieme
 a lei.
   
 
 
 
Il 21 aprile la Gran Bretagna festeggia i 90 anni di Sua Maestà Elisabetta II.
 Nel corso del suo regno da record, la regina più longeva della storia 
britannica ha visitato ben 120 Paesi e ha lasciato un segno indelebile 
nella storia (non solo) del Novecento. La festa per Elisabetta sarà 
tripla: dal 12 al 15 maggio è prevista una grande festa pubblica a 
Windsor, che coinvolgerà 1.500 artisti tra danze, musica e spettacoli, 
mentre a giugno si terrà la parata in pompa magna del "Trooping the 
Colour" con annesso pranzo per diecimila sul Mall, fuori da Buckingham 
Palace.

 
La regina più amata dai britannici - 
Secondo un nuovo sondaggio, l'amore dei sudditi britannici per la loro 
sovrana da oltre 63 anni è enorme. Elisabetta II, la monarca con il 
regno più duraturo della storia britannica, non sembra aver intenzione 
di andare in pensione, anche se negli ultimi anni ha affidato alcuni dei
 suoi compiti ai membri più giovani della famiglia reale. Un nuovo 
sondaggio indica che ai britannici va bene così: il 70% di loro si 
augura che regni il più a lungo possibile, la percentuale più alta dal 
1981. Secondo il sondaggio Ipsos-Mori per il King's College di Londra, 
il sostegno alla monarchia resta elevato, al 76%. 
 Harry: "Lei è il capo"
 - Carlo e il figlio William partecipano sempre di più agli impegni 
pubblici della regina, ma Elisabetta ha presenziato a 393 di essi nel 
corso del 2015, comprese due visite di Stato, a Malta e in Germania. 
William, che con la moglie Kate e i due bambini piccoli ha portato una 
ventata di energia alla casa reale britannica, ha reso omaggio alla 
nonna, che con il fratello Harry chiama "il capo". "Sono incredibilmente
 fortunato ad avere mia nonna nella mia vita. Nel suo novantesimo 
compleanno, è molto energica e una vera guida per la sua famiglia", ha 
dichiarato il principe. 
 Neutralità politica - 
La regina è vista in Gran Bretagna come una presenza costante, simbolo 
di stabilità in un mondo turbolento, un'immagine che ha coltivato con 
cura rifiutando di rendere pubbliche le sue opinioni personali. La sua 
determinazione a restare al di sopra della politica è stata messa a dura
 prova in vista del referendum sulla Brexit del 23 giugno, dopo che un 
quotidiano ha diffuso la notizia di una sua adesione all'uscita della 
Gran Bretagna dall'Unione europea. Il titolo del tabloid The Sun, "La 
regina è per la Brexit", ha provocato una replica insolitamente puntuta 
di Buckingham Palace, che ha sottolineato che la sovrana "è e resterà 
sempre neutrale" sul piano politico. 
 La sovrana dei record
 - A settembre, quando ha battuto il record di Vittoria e il suo è 
diventato il regno più lungo della storia britannica, Elisabetta ha 
minimizzato, dicendo che il risultato "non è qualcosa a cui ho mai 
aspirato". "Inevitabilmente, una lunga vita passa molte pietre miliari. 
La mia non fa eccezione". Fatto sta che Elisabetta II è la "sovrana dei 
record". Oltre alla longevità e al fatto di essere la monarca più 
raffigurata sui francobolli, ecco alcuni numeri e curiosità che hanno 
contribuito a consegnare la sua figura alla storia: 
 Il 21 aprile 1926
 nasce con il nome di Elizabeth Alexandra Mary Windsor al 17 di Bruton 
Street, nel lussuoso quartiere londinese di Mayfair. La casa di famiglia
 dove è avvenuto il lieto evento è stata poi distrutta da una bomba 
durante l'ultima guerra. 
 A quattro anni ha ricevuto il suo primo pony, "Peggy", dono di re Giorgio V, e inizio della sua grande passione per l'equitazione. 
 33.446.430 minuti
 o 23.226 giorni, 16 ore e 30 minuti è il tempo che la regina ha 
trascorso sul trono quando ha battuto il record del regno più lungo il 9
 settembre 2015 spodestando la illustre trisavola, la regina Vittoria. 
 341:
 il numero degli impegni ufficiali onorati nel Regno Unito e all'estero 
della regina nel 2015, fra cui le visite di Stato in Germania e a Malta. 
 Dodici:
 il numero dei Primi ministri che si sono avvicendati dall'inizio del 
suo regno. Il primo fu Winston Churchill (1951-55) che le fece da 
mentore quando salì al trono a 25 anni nel 1952, l'ultimo David Cameron,
 rieletto nel maggio del 2015 per un secondo mandato. 
 Sette:
 gli arcivescovi di Canterbury che si sono succeduti alla guida dalla 
Chiesa anglicana da quando Elisabetta è regina. Il primo fu Geoffrey 
Fisher, che officiò il suo matrimonio nel 1947, poi la sua incoronazione
 nel 1953. 
 Dieci: sono le ore che Elisabetta 
ha impiegato per pronunciare i suoi 62 Queen's Speeches, i celebri 
"Discorsi della regina", che segnano l'inizio dell'anno parlamentare. 
 117:
 il numero dei Paesi visitati dalla sovrana che ha percorso circa 1,7 
milioni di chilometri attraverso il mondo. Nonostante i suoi lunghi 
viaggi, la regina non possiede un passaporto. 
 50.000:
 il numero degli invitati che la regina riceve in media ogni anno ai 
vari eventi ospitati nelle sue dimore. I garden-party da soli hanno 
attirato più di 1,45 milioni di persone. 
 68: gli anni di matrimonio con il principe Filippo, duca di Edimburgo. La coppia è sposata dal 20 novembre 1947. 
 626: il numero delle associazioni caritatevoli e di beneficenza o di regimenti militari di cui la regina è madrina. 
 1997:
 anno in cui la regina lanciò ufficialmente il sito internet della 
Corona. Elisabetta da allora ha mandato il suo primo tweet nel 2014, 38 
anni dopo il suo primo email inviato da una base militare. 
 
 
 
            
        
          
        
          
        
Altro che mezza età. Jennifer Aniston si riprende il
 titolo di donna più bella del mondo, già conquistato nel 2004, quando 
la carta d'identità diceva "anni: 35". Un riconoscimento che l'ha vista 
superare colleghe e non ben più giovani. La Aniston si è messa alle 
spalle non solo le over 40 Sofia Vergara e Reese Whiterspoon, ma anche le "ragazzine" Selena Gomez e Keke Palmer.
Un trionfo che per la star è diventata anche l'occasione per allontanare i rumors sul suo matrimonio, che il National Enquirer vorrebbe in crisi 
per colpa del marito. "Mi fa ridere. E' un uomo così interessante e così
 attento - dice la Aniston - E incredibilmente talentuoso in diversi 
campi. E' proprio un uomo buono". Parole al miele che sanno di smentita. 
 
 
 
Se i gatti è vero che hanno sette vite, questo micio deve averne perse 
almeno un paio.  Puss-Puss, di 3 anni, è stato trovato in una pozza di 
sangue colpito da 30 pallini da caccia, ma nonostante quelle che 
sembravano terribili condizioni il gattone è riuscito a sopravvivere.   
Il gatto si era allontanato da casa da circa una settimana e quando è 
stato trovato in una pozza di sangue è stato portato dal veterinario che
 lo ha soccorso. Malconcio e con un occhietto in meno, ma Puss-Puss 
potrà ancora stare con i suoi padroni.  
 
 
 
Chris Hemsworth, l'affascinante protagonista di Thor, ha perso il suo
 portafogli al ristorante. Lo sbadato attore non si aspettava certo di 
ritrovarlo, ma non aveva fatto i conti con l'onestà di un ragazzo di 17 
anni, Tristin Budzyn-Barker, che lo ha notato e recuperato con l'intento
 di restituirlo. 
Tornato a casa, ha
 detto alla madre: "Mamma, ho trovato il portafogli di Thor".   Il 
giovane si è impegnato a contattare Hemsworth, e l'incontro tra i due è 
avvenuto nel salotto televisivo di Ellen DeGeneres. «Mi aspettavo di 
trovarlo vuoto - ha detto l'attore - e invece c’era tutto. Per questo, 
voglio darti i contanti che c’erano dentro».  Ma il bel gesto del 
ragazzo non è stato ricompensato solo con il gruzzolo della star (che 
sembra comunque una cifra considerevole), ma anche con una borsa di 
studio da 10mila dollari offerta dalla stessa DeGeneres. 
 
 
 
L'addio a Eddy Martens, padre di sua figlia Maelle, sembra diventare 
sempre più reale. E le immagini di Diva e Donna ne sono la prova. 
Antonella Clerici e Adolfo Panfili, il suo medico ortopedico, non si 
nascondono più e in una bella giornata di sole camminano mano nella mano
 nei cortili dell'Abbazia di San Galgano, tra le colline senesi...Soli 
ed affiatati come una coppia di innamorati alla loro prima gita insieme.

 
Look
 da centauro, con giacca di pelle nera e catenina al collo per lui, 
tacchi a spillo e borsa griffata per lei. Sorridenti, complici e sereni.
 Sembra che Antonella non abbia proprio nulla da nascondere. La sua 
relazione con Martens è arrivata al capolinea, a quanto pare e dopo i 
tanti alti e bassi degli ultimi anni, a mettere la parola fine, senza 
tanto rumore è stata lei. Con Panfili, la bionda conduttrice si 
frequenta da settembre, dopo che lei si è rivolta al suo studio 
ortopedico per un'ernia lombare. Lui l'ha curata, egregiamente e le ha 
ridato il sorriso e uno scossone al cuore. Quel cuore che adesso sembra 
essere tornato a battere con passione. Tornata in tv a La prova del 
cuoco, dopo il malore della scorsa settimana, adesso per la Clerici la 
prova più importante resta quella dell'amore. Vediamo come sarà 
superata. 
 
 
 
Un dramma da Premio Pulitzer. Foto bellissime e struggenti quelle 
realizzate dal team del New York Times (Mauricio Lima, Sergey Ponomarev,
 Tyler Hicks e Daniel Etter) che ha deciso di seguire una famiglia di 
profughi dalla Grecia alla Svezia.  
Un canmmino durato 40 giorni, la metà esatta degli 80 giorni raccontati 
da Jules Verne per il suo Giro del mondo. Stavolta il viaggio 
simboleggia il mondo del Terzo Millennio con il suo problema più grande,
 i migranti, il cui effetto si sentirà per decenni. A far trionfare il 
quotidiano newyorchese nel premio giornalistico più prestigioso (che ha 
insignito pure la Reuters) sono state soprattutto le immagini di 
Ponomarev e Lima su una famiglia siriana, i Majid, in fuga dalla guerra 
verso un futuro migliore.  
 
 
 
            
        
          
        
          
        
Di fronte alla pressione delle famiglie delle vittime, di molti 
esponenti del Congresso, compresa la leader della minoranza democratica 
Nancy Pelosi, Barack Obama afferma che sta valutando la pubblicazione del rapporto segreto sull'11 settembre, 28 pagine che furono classificate nel 2002 dall'amministrazione Bush. 
Intervistato alla Cbs, il presidente americano, che oggi parte per Riad,
 ha detto di avere «un'idea di quello che è contenuto nel rapporto» ma 
che per la pubblicazione bisogna aspettare il responso del capo 
dell'intelligence Usa, Jim Clapper.

 
«C'è un processo che viene gestito 
all'interno della nostra intelligence community, e il direttore del 
National intelligence sta valutando il rapporto per assicurarsi che se 
verrà pubblicato non saranno compromessi importanti interessi di 
sicurezza nazionale», ha detto Obama che poi ha aggiunto: «A quanto so, 
Clapper sta per completare il processo». 
La polemica sulle «28 pages» - come viene chiamato il 
rapporto che, estrapolato dalle 838 pagine conclusive dell'inchiesta del
 Congresso sull'11 settembre, da 14 anni è chiuso in una stanza blindata
 di Capitol Hill dove comunque i deputati ed i senatori possono accedere
 - è tornata alla ribalta dopo che l'ex senatore Bob Graham, che della 
commissione faceva parte, ha detto che questo potrebbero fornire indizi 
del sostegno saudita ai dirottatori e anche sulla rete dei finanziatori 
degli attacchi. 
La questione del rapporto è poi strettamente intrecciata con quella 
della legge, che il mese scorso è stata approvata all'unanimità dalla 
commissione Giustizia del Senato, che permetterebbe alle famiglie delle 
vittime degli attentati di fare causa al governo saudita per il presunto
 ruolo svolto a sostegno degli attacchi. Alla legge, che rischia di 
creare una pericolosa frattura tra Washington ed un importante alleato 
come Riad, si oppone Obama che, nell'intervista televisiva, ha ricordato
 che «se apriamo alla possibilità che singoli individui negli Stati 
Uniti facciano causa a governi, allora dobbiamo anche aprire alla 
possibilità che singoli individui in altri Paesi facciano causa agli 
Stati Uniti». 
Nel dibattito divampato proprio negli ultimi giorni di campagna 
elettorale per le primarie di oggi a New York, città colpita al cuore 
dagli attacchi dell'11 settembre, sia Bernie Sanders che Hillary Clinton
 si sono schierati a favore della legge. Sanders è anche favorevole alla
 pubblicazione del rapporto che afferma però di non avere letto, anche 
se come senatore ne avrebbe avuto la possibilità.  
 
VETO ALLA LEGGE ANTI-SAUDITI  Obama con ogni 
probabilità metterà il veto alla legge che permetterebbe alle famiglie 
delle vittime dell'undici settembre di fare causa ai sauditi per il loro
 presunto sostegno ad associazioni benefiche ed altri gruppi che 
avrebbero finanziato al Qaeda. È quanto ha detto il portavoce della Casa
 Bianca, Josh Earnest, alla vigilia del viaggio in Arabia Saudita del 
presidente che oggi parte alla volta di Riad. 
Il ministro degli Esteri saudita ha già avvisato l'amministrazione Usa 
che, se il progetto di legge approvato all'unanimità dalla commissione 
Giustizia del Senato dovesse andare avanti, il suo governo inizierà a 
vendere i 750 miliardi di dollari di investimenti negli Stati Uniti per 
mettersi al riparo da eventuali ingiunzioni di sequestro da parte dei 
giudici. In realtà la discussione della legge in aula al Senato non è 
calendarizzata, ma il viaggio diObama a Riad ha fatto riaccendere la 
polemica sulla misura. 
Secondo Earnest non sono tanto le minacce di vendita dei beni sauditi a 
muovere il presidente, quanto il fatto che la legge metterebbe «a 
rischio la stessa nozione di immunità governativa: questo potrebbe 
mettere gli Stati Uniti, i nostri militari e personale diplomatico a 
grave rischio se anche altri Paesi dovessero adottare misure del genere.
 Considerate la lunga lista di preoccupazioni che ho esposto - ha poi 
concluso - è difficile immaginare uno scenario in cui il presidente 
firmi una legge in questi termini».  
Per quanto riguarda poi il monito saudita, Earnest ha invitato 
Riad alla cautela nei confronti di un passo che avrebbe ampie 
conseguenze economiche: «un Paese con un'economia moderna ed ampia come 
l'Arabia Saudita non avrebbe benefici da un mercato finanziario globale 
destabilizzato, come non ne avrebbero gli Stati Uniti». Il portavoce 
della Casa Bianca ha comunque affermato di non essere sicuro che la 
questione verrà sollevata durante i colloqui che domani Obama avrà con 
re Salman, che avranno al centro l'accordo nucleare con l'Iran, la lotta
 allo Stato Islamico e la Siria. Tematiche già scottanti nel rapporto 
tra i due alleati storici che Obama recentemente ha definito 
«complicato». 
Sponsorizzata sia da democratici che da repubblicani, la legge creerebbe
 un'eccezione alla misura che tutela i governi stranieri da cause civili
 - e che finora ha impedito alle famiglie delle vittime di fare causa ai
 sauditi - nel caso che si dimostri che il governo straniero sia 
coinvolto in un attacco terroristico sul suolo americano. Ruolo che il 
governo saudita ha sempre negato, con la commissione d'inchiesta dell'11
 settembre che ha concluso che il governo «come istituzione» o i suoi 
più alti funzionari non finanziarono gli attacchi. Ma le famiglie delle 
vittime stanno chiedendo la pubblicazione di un rapporto del 2002 in cui
 invece si analizzerebbe in dettaglio il ruolo svolto da funzionari 
sauditi negli attentati. 
 
 
 
Dopo tanta sofferenza (molto esposta), Madonna torna finalmente serena.
Il figlio Rocco, 15 anni, ha deciso di andare a vivere 
con papà Guy Ritchie a Londra e la cantante non ha preso per niente bene
 separazione e lontananza date dalla scelta del suo pargolo.
Madonna, 
col volto sereno, infatti è stata sorpresa mentre esce da un locale con 
Rocco, dopo aver cenato insieme. 
 
 
 
            
        
          
        
          
        
Con le prime forme da futura mamma, Federica Nargi si offre agli obbiettivi dei paparazzi per l’inaugurazione dello store di Sandro Ferroni.L’ex velina (e partecipante a Pechino Express) ha annunciato di essere incinta,
 precisamente al quarto mese, dello storico fidanzato Alessandro Matri 
ed è stata protagonista, in un centro commerciale della Capitale, della 
boutique dello stilista Ferroni. 
Federica ha dato la lieta notizia a 
“Chi”: “Questa volta è vero! Questa volta è magnificamente vero. Aspetto
 un figlio. Sono al quarto mese di gravidanza (..) Ma sono davvero tanto
 ingrassata? Ma anche se fosse… chissenefrega. La nostra gioia è più 
forte di qualsiasi cosa".        
         
 
 
 
Profumerà di soffritto e di basilico domani lo Stadio Olimpico di 
Roma. Un impianto nato per le Olimpiadi del 1960 - oggi sede di eventi 
sportivi clou come il derby Roma-Lazio, i Golden Gala di atletica e il 
Sei Nazioni di rugby - per un giorno sarà sede delle lezioni di cucina 
di Antonino Cannavacciuolo.

 
L'impianto del Foro Italico è stato infatti scelto dallo chef, autore di
 libri e volto televisivo, come prestigiosa e maxi aula per il secondo 
incontro formativo dal disincantato titolo «Pure tu vuoi fare lo chef?»,
 che promette un mix di stimoli creativi e motivazionali nei quattro 
show cooking in programma sul tema «Sud e Nord si uniscono in cucina».
Il prof-imprenditore di origini napoletane, 41 anni appena compiuti, 
temutissimo per i sonori ceffoni nel serial «Cucine da incubo Italia», 
nella sua biografia evidenzia gli studi presso la Scuola Alberghiera 
della sua zona, a cui hanno fatto seguito esperienze lavorative nelle 
cucine di grandi tristellati francesi quali l'Auberge dell'Ile di 
Illerausen e il Buerehiesel di Strasburgo, oltre che nel ristorante del 
Grand Hotel Quisisana, quando la cucina era «governata» da Gualtiero 
Marchesi. Fino all'approdo nel 1999 al timone, insieme alla moglie 
Cinzia Primatesta, e alla gestione del ristorante hotel Villa Crespi, 
due stelle Michelin, a Orta San Giulio (Novara).
Quella di domani, sottolinea Cannavacciuolo, l'Olimpico di Roma, «è una 
location eccezionale per un evento eccezionale. Già, perchè dobbiamo 
formarci, crescere, lavorare, ma anche goderci la bellezza e motivarci. 
Ci confronteremo su un argomento fondamentale nella gestione di 
un'attività di successo: »La scelta«. Si tratta di quella visione 
dell'imprenditore che guida l'impresa, che permette di caratterizzare la
 propria attività e di incontrare la vera domanda del cliente. In questo
 la coerenza delle azioni è fondamentale. Devi trovare come - consiglia 
il big chef - essere non il migliore, ma unico!». Per sapere come i 
biglietti d'ingresso variano dai 77 euro a 92 euro. 
 
 
 
            
        
          
        
          
        
Una popstar, forse per davvero: nell'accezione piena del termine. Ossia 
una cantante che non solo canta musica pop, ma che ha fatto di sé e 
della sua immagine una diva popolare.  Le cronache rosa non a caso sono 
tornate di recente a parlare di lei, di Mariah Carey: la diva americana 
in arriva dal vivo al Mediolanum Froum di Assago domani. 

 
Dopo la fine 
del suo matrimonio con il rapper e attore statunitense Nick Cannon, ha 
infatti già annunciato nuove nozze con l'imprenditore 48enne James 
Packer, il quarto uomo più ricco d'Australia, che per l'anello di 
fidanzamento non ha badato a spese regalandole un diamante da 35 carati:
 bazzeccole. Insomma, una donna desiderata, molto femminile ma anche 
dalla parte delle femministe. Sostengo da sempre il rispetto per le 
donne», ha dichiarato non molto tempo fa.  «In casa tengo esposto una 
foto che feci con la grande Aretha Franklin nel 1998, durante uno show 
televisivo per beneficenza. È un esempio per la sua fierezza e per la 
sua integrità». Il tour che la porta del vivo a Milano è partito lo 
scorso febbraio da Las Vegas, la città dove Mariah Carey è tornata a 
vivere. Il suo concerto milanese è quasi un evento: non si esibisce 
infatti in Italia da ben tredici anni. Dai quattrodici dischi ufficiali 
di carriera, più raccolte, per un totale stimato di 55 milioni di coppie
 vendute, che hanno fatto di lei la cantante con il maggior numero di 
vendite.  Mariah Carey offrirà dal vivo brani come Infinity, Fantasy, We
 belong together. «Sono i brani che ho nel cuore», dice. Al ritorno 
negli Stati Uniti l'attende un reality sulla sua vita per la 
televisione. Da vera diva pop. 
 
 
 
Dovrebbe concludersi la querelle consumatasi (a sua insaputa) intorno ad
 Al Pacino: a chiudere la questione le parole di Vincenzo De Luca, 
presidente della Regione Campania. «Sono contrario al finanziamento di 
700mila euro per avere la presenza di Al Pacino al Teatro Festival - ha 
detto il governatore, sgombrando il campo da ogni dubbio. 

 
È un grande 
artista, ma credo che dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra 
presenze che valorizzino gli eventi e risorse disponibili. Per cui a mio
 giudizio non è opportuno stanziare una cifra per questa presenza», ha 
affermato ieri sera De Luca nel corso di una trasmissione andata in onda
 sull’emittente salernitana Lira Tv. Ergo, Al Pacino non calcherà il 
palco dell’Arena Flegrea.
  La trattativa avviata con gli agenti 
dell’attore americano si fondava su un contratto da 700mila euro per due
 serate che dovevano consistere, peraltro, in un dialogo-intervista. Su 
quel talk show d’autore, da pagare a caro prezzo, e con soldi pubblici, 
s’era sollevato un polverone anche tra gli impresari teatrali di una 
città nella quale molte sale faticano a stare aperte e attendono dalla 
stessa Regione Campania che avrebbe dovuto soddisfare le richieste del 
divo provvigioni risalenti al 2013. 
 
 
 
            
        
          
        
          
        
Veronica Panarello è pazza? La 27enne accusata dell'omicidio del figlio 
Loris, di 8 anni, verrà sottoposta ad una risonanza magnetica alla testa
 per verificare le sue condizioni «neuro, radiologiche, morfologiche e 
funzionali» in una clinica di Catania. Eppure secondo il direttore del 
Dipartimento di salute mentale dell'Asl di Avellino, il dottor Antonio 
Acerra, questo esame è nullo ai fini delle indagini. 

 
Secondo l'esperto 
psichiatra, intervistato dal setimanale Giallo, la risonanza magnetica è
 inutile: "Le condizioni psicologiche non possono essere riscontrate con
 questo tipo di esame. Può servire per individuare una malattia come un 
tumore, ma non per evidenziare comportamenti stabilire le decisioni che 
una persona prenderà". La difesa della donna ha richiesto questo esame 
per scagionare l'imputata, ma se le cose stanno come sostiene il dottor 
Acerra, la risonanza non può considerarsi un esame affidabile per 
accertare se un individuo è capace di intendere e di volere. Una mossa 
che probabilmente servirà soltanto ad allungare i tempi processuali, 
visto che l'esame potrebbe rivelarsi un buco nell'acqua. Secondo Giallo,
 i medici che l'hanno già visitata avrebbero rivelato che Veronica 
Panarello è sana di mente e quindi processabile. La prossima udienza del
 processo, fissata per l'11 maggio, sarà rinviata a data da destinare. 
Intanto la Panarello continua ad accusare il suocero, con cui avrebbe 
avuto una relazione sentimentale.  
 
 
 
«La riforma è un gigantesco passo avanti, porta l'Italia nel futuro, è
 una delle grandi belle notizie di questa settimana, anzi di questi due 
anni. Son tutti colpiti che le stiamo facendo, sono talmente abituati al
 fatto che la politica non riesca a fare la sua parte che ora sono 
stupiti che la politica risolva questioni ferme da troppi anni».

 
 
«Già l'altra volta ho sottolineato l'importanza di stringere un pò sulle
 deleghe, di accelerare sulle deleghe, spero nelle prossime settimane di
 potervi dare qualche data più precisa per poter essere operativi sulle 
deleghe della buona scuola». Lo afferma il premier Matteo Renzi nel 
corso della diretta Twitter e Facebook #Matteorisponde.  Non c'è il 
rischio che il referendum sulla riforma costituzionale si trasformi in 
una consultazione pro o contro Renzi? «Il rischio c'è ma la riforma 
costituzionale deve essere votata sul Senato, sulle regioni, sul 
funzionamento della democrazia e non su di me. Poi io è chiaro che devo 
trarre le conseguenze se non ce la facciamo e vada a casa».   «Io penso 
che i numeri per vincere referendum sulle riforme ce li abbiamo, credo 
che il referendum d'ottobre lo vinciamo».
Libia
 «La Libia non solo non l'abbandoniamo ma ieri Gentiloni si è recato a 
Tripoli, ha portato viveri e aiuti farmaceutici, ha incontrato Al Serraj
 e ha assicurato tutto l'impegno italiano per sostenere la Libia. 
Credo sia un segno evidente di quel che stiamo facendo».   Le entrate
 «Prendo 5.500 euro al mese, il complessivo lordo credo sia 100mila o 
105mila euro, lo metterò on-line. Un pò meno di un parlamentare, ma un 
ottimo stipendio. Oltre all'indennità c'è il grande onore di servire il 
proprio paese. È giusto che sia pubblico quello che prende il presidente
 del Consiglio».  Unioni civili
 «Oggi in 
commissione credo sia stato votato l'articolo 2: se la settimana 
prossima si fa qualche notturna o al massimo quella successiva penso che
 entro il mese di aprile potremo firmare la legge sulle unioni civili. 
Sarà un gran giorno, di festa. Potremo firmare una legge che in tanti 
altri Paesi c'è e da noi non ancora prevista».  Banche
 «Il fondo Atlante sarà la soluzione, lo vedremo nelle prossime ore e settimane».  Pubblico impiego
 Con i provvedimenti Madia «si sono finalmente ridotti i comparti, ora 
possiamo iniziare la discussione sui rinnovi dei contratti».  
 
 
 
            
        
          
        
          
        
È morto a 61 anni Gianroberto Casaleggio, il "guru" e fondatore del Movimento 5 Stelle insieme a Beppe Grillo.
Nel 2014 fu operato per un edema al cervello e da tempo era nota la sua 
malattia. Secondo quanto si è appreso, Casaleggio era ricoverato in 
una struttura dell'istituto Scientifico Auxologico.
 Questa mattina è mancato Gianroberto Casaleggio, il cofondatore del 
MoVimento 5 Stelle. Ci stringiamo tutti attorno alla famiglia.
Gianroberto ha lottato fino all'ultimo. 
"Sono un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi 
cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, 
talvolta anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive." 
Gianroberto Casaleggio (dallalettera al Corriere della Sera del 30 
maggio 2012)  
 
 
 
I candidati a sindaco non si fermano più. Si fanno avanti altri due 
nuovi aspiranti alla poltrona, oltre alla conferma di Luigi 
Santambrogio.  Le new entry sono Marco Cozzi e Maria Teresa Baldini, 
unico volto femminile. Mentre Corrado Passera si è ritirato per allearsi
 con l'uomo del centrodestra Stefano Parisi (oggi presenta la sua 
lista), nuove figure sono scese in campo ieri, fra cui appunto la prima 
donna: è Maria Teresa Baldini che, eletta al Pirellone nella lista 
Maroni e poi fondatrice del gruppo misto Fuxia People, si mette in gioco
 «per curare una città oramai malata». 

 
Parola di medico, visto che miss 
fuxia, classe '61, è un chirurgo: una pasionaria che per alcune sue 
dichiarazioni su rom e immigrati ha scatenato in passato le polemiche.  A
 meno di un mese dal termine per formalizzare le candidature per le 
amministrative del 5 giugno, si è presentato ufficialmente alla città 
Santambrogio: l'ex assessore leghista della giunta Formentini corre per 
Alternativa Municipale, una delle liste nate alla sinistra di Giuseppe 
Sala, sostenuto dall'ampia coalizione di centrosinistra (Pd, 
SinistraXMilano, Bebbe Sala sindaco. Noi, Milano). Santambrogio, 52 
anni, ha parlato in un incontro all'aperto, in piazza Scala: «Al centro 
della nostra proposta ci sono i cittadini». A chi gli ha chiesto 
spiegazioni sulla sua militanza nella Lega, ha risposto:« Era una realtà
 diversa rispetto a quella di oggi. Era molto civica, partiva dalla 
base. Tante parole belle che mi trovano ora coerente».  Dalla parte 
opposta, esterna centrodestra - unito e compatto su Parisi (FI, FdI, 
Lega, Area Popolare, Lista Parisi) - nasce la formazione Facciamo Centro
 dell'Udc, che schiera l'avvocato Marco Cozzi, in contestazione con i 
colleghi di partito che sostengono mister Confindustria. Simbolo della 
lista, lo scudo crociato. Sono così 11 i contendenti alla poltrona di 
sindaco: vecchi partiti e nuovi movimenti avranno un peso al 
ballottaggio, dato quasi per certo fra Parisi e Sala. 
 
 
 
Poche pagine, molti documenti e un'immagine plastica che rimane 
impressa: quella del capo di Stato maggiore della Marina, Giuseppe De 
Giorgi, all'epoca comandante della Vittorio Veneto, che in una sosta a 
New York, avrebbe atteso i suoi ospiti, trasportati con un elicottero, 
in sella a un cavallo bianco, noleggiato a spese della Marina in 
occasione del cocktail. 

 
È solo una delle feste patinate organizzate 
dall'ex ammiraglio che un anonimo, evidentemente interno agli uffici, ha
 deciso di rivelare alla procura di Potenza (dove il capo di stato 
maggiore risulta già indagato per associazione a delinquere), a quella 
di Roma e alla procura militare, che adesso andranno avanti con le 
verifiche.  La lettera, supportata dalla documentazione, è stata 
trasmessa anche al presidente del Consiglio, al ministro della Difesa e 
allo stesso De Giorgi. In primo luogo le modifiche da 42 milioni di euro
 che, nel 2013, dopo una visita alla fabbrica di Fincantieri a Muggiano,
 l'alto ufficiale pretese fossero realizzate all'area destinata agli 
ufficiali (quadrati) e ai camerini di comandante e ammiraglio e per la 
realizzazione di una cabina di plancia vista mare destinata al 
comandante nella nave Bergamini, fregata della classe Fremm ancora in 
costruzione. Poi l'affare nel quale avrebbe avuto un ruolo anche Valter 
Pastena: il contratto da 30 milioni con una società praticamente 
inesistente che, secondo l'attuale capo di Stato maggiore, avrebbe 
dovuto costruire un'imbarcazione super veloce di 32 metri. Un progetto 
secretato e ancora in corso. 
 
 
 
«Tutto è stato registrato, tutto era scritto, tutto era sottoposto alle 
tasse annuali, perché si trattava di un fondo di investimento 
commerciale, non familiare».  Il premier britannico David Cameron per la
 prima volta dallo scoppio dello scandalo Panama Papers in cui è 
coinvolto il defunto padre Ian, si è difeso, alla Camera dei Comuni, 
ribadendo e rilanciando la sua strategia anti-evasione. «Il fondo - ha 
spiegato Cameron - era off-shore perché come fondo commerciale aveva 
senso che avesse luogo in una zona in cui si commerciava in dollari».  

 
Il premier ha liquidato come «offensive e profondamente false» le accuse
 contro il padre e ha affermato di aver venduto le quote del fondo 
Blairmore prima di diventare ministro «per evitare un conflitto di 
interessi». Poi ha annunciato un'azione politica vigorosa contro gli 
evasori. Ha ricordato la trasparenza del suo Governo e ha annunciato che
 sarà creata una task force con i compiti di analizzare Panama Papers e 
condurre la battaglia contro i reati fiscali.  Il discorso non ha 
convinto tutti. «David Cameron non ha chiarito gli interrogativi sulle 
sue finanze, cambia discorso ed il suo intervento è stato un capolavoro 
nell'arte della diversione», secondo il leader laburista Jeremy Corbyn. 
Il premier ha invitato ministri e politici a seguire il suo esempio, 
pubblicando le rispettive dichiarazioni dei redditi. Proprio la sua 
dichiarazione, però, ha sollevato nuove polemiche. Nell'anno fiscale 
2014-2015, Cameron ha pagato circa 76mila sterline di tasse su un 
imponibile di oltre 200mila sterline, regalo che la madre 
ultraottantenne gli ha fatto nel 2011. Un dono che, secondo molti, 
sarebbe solo un escamotage per aggirare la tassa di successione. 
 
 
 
            
        
          
        
          
        
Ci risiamo. Un altro record, un'altra scoperta. Protagonisti, ancora 
una volta, i buchi neri. In questa occasione il “peso” della rivelazione
 è davvero consistente visto che l'oggetto appena scovato al centro 
della galassia NGC 1600 ha la mole pari a 17 miliardi di Soli.  
 A 
fare la scoperta è stata l'astronoma  Chung-Pei Ma, dell'University of 
California-Berkeley, responsabile del progetto Massive Survey, uno 
studio delle galassie più massicce e buchi neri supermassicci 
nell'universo cosiddetto locale.
«Il buco nero supergigante -ha 
commentato la studiosa- si trova in una zona scarsamente popolata, al 
centro di una galassia ellittica situata nei pressi di un piccolo gruppo
 di 20 galassie». Il dubbio che assale la ricercatrice e il suo team è 
che fino ad ora buchi neri di questa dimensione sono stati trovati solo 
al centro di grandi galassie e in aree dell'Universo molto popolate.  
IL
 RECORD ASSOLUTO
 Il record assoluto, infatti, appartiene ad un altro
 mostruoso oggetto che si trova nell'ammasso di galassie, circa mille, 
nella costellazione della Chioma di Berenice: in questo caso il peso del
 buco nero è di ben 21 miliardi di Soli. Una delle ipotesi messe in 
campo dagli scienziati è che per spiegare le dimensioni del  buco nero 
bisogna pensare alla fusione con un altro suo simile.
 «Quando due 
galassie si fondono ha spiegato Ma-, i loro buchi neri centrali si 
stabilizzano nel nucleo della nuova galassia e orbitano uno intorno 
all'altro. Stelle cadenti vicino al buco nero binario, a seconda della 
loro velocità e la traiettoria, possono effettivamente rubare moto dalla
 coppia vorticosa e raccogliere abbastanza velocità per sfuggire dal 
nucleo della galassia. Questa interazione gravitazionale fa sì che i 
buchi neri si muovano lentamente avvicinandosi, alla fine fondendosi per
 formare un buco nero ancora più grande. Il buco nero supermassiccio poi
 continua a crescere inghiottendo gas incanalato al nucleo da collisioni
 di galassie».
  LE OSSERVAZIONI DI HUBBLE
 A 
tenere d'occhio oggetti come questi ci pensano due gioielli della 
tecnologia terrestre: l'Hubble Space Telescope della Nasa e il Gemini 
Telescope alle Hawaii. Dalle osservazioni sia dell'uno che dell'altro si
 sta dimostrando che nell'Universo, oggetti mostruosi di questa 
dimensione,  possono essere più comuni di quanto si pensava.
IL DILEMMA E LA CASA NELLE GRANDI PRATERIE
 L'astronoma Chung-Pei Ma ha un dubbio, è assalita da un atroce dilemma:
 «Stimiamo -ammette- che questi gruppi più piccoli siano circa 50 volte 
più abbondanti degli spettacolari ammassi di galassie come quello della 
Chioma di Berenice. Quindi la domanda da porsi adesso è la seguente: è 
la punta di un iceberg, o forse ci sono più buchi neri mostruosi là 
fuori che non vivono come in un'area affollata di un grattacielo a 
Manhattan, ma in qualche sperduta casa nelle pianure del Midwest?».