mercoledì 25 marzo 2015

Francia, airbus si schianta con 150 passeggeri. Relitto ritrovato, sono tutti morti

Spagnoli, tedeschi, turchi, un belga, un israeliano. Una scolaresca di sedici ragazzini tedeschi al ritorno da un programma di scambio. Il baritono Oleg Bryjak e il contralto Maria Radner, noti cantanti lirici dell’Opera di Dusseldorf. E due neonati. Sono 150 - 144 passeggeri, due piloti e quattro membri dell’equipaggio - le vittime dell’incidente aereo che, ieri, ha visto un volo della Germanwings, low cost del gruppo Lufthansa, schiantarsi contro una montagna del massiccio dei Trois evechés in Francia meridionale, nei pressi di Barcelonette.  


Partito alle 9.55 da Barcellona per raggiungere Dusseldorf, l’Airbus A320 è scomparso dai radar un’ora circa dopo il decollo, alle 10.40. Immediata la partenza dei soccorsi, senza la speranza, però, di trovare superstiti. Il relitto è in una zona difficile da raggiungere, a 2700 metri di altezza, i rottami sono sparsi nel raggio di due chilometri. «Nessun sopravvissuto», assicura il premier francese Manuel Valls. Secondo un testimone, il volo faceva «strani rumori» prima di abbattersi: «Il rumore è durato circa 8 secondi, sembrava volasse più lentamente di un aereo militare. Poi c’è stato un altro prolungato rumore, 30 secondi dopo». «L’aereo è entrato nella montagna e si è disintegrato - ha raccontato un soccorritore che ha sorvolato la zona in elicottero - è difficile perfino riconoscere i rottami. Una scena spaventosa».  Secondo le primissime ricostruzioni, l’aereo sarebbe salito a quota novemila metri per poi scendere a circa duemila, in appena otto minuti. Una manovra anomala, forse d’emergenza, mai comunicata. Rimangono un mistero, dunque, le cause dell’incidente e dell’interruzione di ogni contatto con l’aereo. Proprio il silenzio ha messo in allarme il controllo aereo.

L’incidente è il primo di una low cost in Europa e uno dei più gravi degli ultimi dieci anni. Molte le congetture, dettate soprattutto dalle prime confuse indiscrezioni secondo le quali la rotta sarebbe stata anomala, subito smentite dalla compagnia aerea. La rotta era giusta e giusta era pure la quota. Sarà la scatola nera, ritrovata in serata, a spiegare forse cosa è accaduto sull’aereo in quei pochi e terribili minuti. L’Airbus era stato a terra per tutto il giorno precedente il volo per problemi alla “nose landing door”, ossia agli sportelli che lasciano uscire il carrello, che la Lufthansa assicura, però, completamente risolti.  Intanto, però, il giallo rimane e si fa più fitto. Un altro volo della Germanwings, la cui partenza era prevista per le 20, è rimasto a terra, cancellato per «ragioni operative». Cancellati anche altri voli in Europa, almeno trenta, della medesima compagnia. La Lufthansa motiva la situazione specificando «gli equipaggi non sono completi». Lo stop, secondo alcuni testimoni, sarebbe stato dato da piloti e assistenti di volo per «consultarsi».

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